Sono ragazzi dai 14 ai 19 anni, sette italiani, un ucraino e un colombiano provenienti da famiglie della madia borghesia. Famiglie normali, "per bene", che avevano però in casa piccoli ladri che, nel giro di un anno, sono riusciti a portare a termine 43 colpi nel pordenonese, tra furti e danneggiamenti.
Le accuse a carico dei ragazzi vanno dal furto e danneggiamento aggravato, in concorso, alla guida senza patente.
I raid ladreschi - è stato accertato dai Carabinieri della Compagnia di Pordenone, coordinati dal capitano Nicola Di Ciano - hanno interessato la zona compresa tra Fiume Veneto (dove risiedono tutti i ragazzini), Zoppola, Azzano Decimo e Chions.
Nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni delle persone denunciate - tra cui ci sono quattro studenti - è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari refurtiva per circa 43 mila euro. Tra i bersagli preferiti dei raid notturni, edifici pubblici, palestre, ma anche biciclette, ciclomotori, un paio di auto e un autocarro.