Al nastro di partenza ''La Shoah e oltre'', il ricco cartellone di iniziative che l'assessorato alla Cultura del Comune di Udine propone ogni anno in occasione della Giornata della Memoria. Il via alla rassegna dedica al ricordo dell'anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz lo dara' Boris Pahor, il grande scrittore sloveno, che presentera' i suoi ultimi due libri ''Tre volte no. Memorie di un uomo libero'' e ''Una primavera difficile''. Appartenente alla minoranza slovena di Trieste (e' nato nel 1913 nel capoluogo giuliano dove tuttora vive), laureatosi a Padova e poi professore di letteratura italiana e slovena nei licei triestini, Boris Pahor ha conosciuto l'orrore dei campi di sterminio nazisti, dove venne tragicamente deportato e dove maturo' il nucleo piu' forte e presente della sua poetica antifascista. Un testimone scomodo, in quanto rappresentante di una comunita' che il fascismo di confine aveva insegnato a odiare e disprezzare, i cui nomi aveva storpiato e cancellato senza ritegno, la cui lingua aveva vietato, e le cui biblioteche aveva incendiato per cancellarne del tutto la memoria. Forse per questo in Italia e' stato tenuto per tanti anni sotto silenzio, fino alla clamorosa scoperta nel 2008 del suo talento letterario con Necropoli (ed Fazi, 2008, dopo una prima uscita passata inosservata nel 2005), romanzo autobiografico sulla sua prigionia a Natzweiler-Struthof. L'incontro udinese sara' l?occasione anche per conoscere gli ultimi sviluppi della sua infaticabile vena di scrittore, che nel 2009 ha prodotto le due nuove opere che saranno presentate al pubblico.