Nel Veneto via libera alla caccia in deroga Geapress: «Ricorso alla delibera di Giunta»
Venezia. Si chiude il lungo tormentone estivo. Con una delibera portata ieri in giunta dall'assessore alla caccia Daniele Stival, la Regione ha dato il via anche per la stagione venatoria 2010-2011 alla cosiddetta «caccia in deroga»: dal 6 ottobre a fine dicembre si potrà sparare a sei specie di uccellini.
Si tratta di storno, fringuello, peppola, frosone, pispola e prispolone.
L’atto è stato trasmesso alla competente commissione del consiglio regionale per l’acquisizione del previsto parere.
«Si tratta», sostiene Stival, «di una decisione equilibrata, con la quale si danno le risposte attese dal mondo venatorio veneto, pur con un occhio di riguardo alla salvaguardia del patrimonio faunistico e nel rispetto delle complesse normative in materia».
Per Stival, «l’applicazione di queste disposizioni consente, nel rispetto di condizioni applicative e di controllo assai rigide, di sottoporre a un limitato prelievo specie che risultano un buono stato di conservazione, consentendo un pur modesto soddisfacimento di una domanda venatoria fortemente legata alle tradizioni culturali venete, e una diminuzione tendenziale della pressione sulle specie ordinariamente cacciabili».
Per ogni specie, la delibera prevede limiti massimi di prelievo a livello regionale, stagionale e giornaliero.
Per lo storno, il limite massimo giornaliero per cacciatore è di 25 capi; quello stagionale di 100 capi; quello complessivo regionale di 124.285 capi.
Per il fringuello, il limite è 25 capi al giorno, 100 nella stagione, 235.175 a livello regionale. Per la peppola, il limite è 10 capi al giorno, 30 nella stagione, 29.357 a livello regionale.
Per il frosone, il limite è 10 capi al giorno, 30 nella stagione, 9.857 a livello regionale.
Per la pispola, il limite è 20 capi al giorno, 50 nella stagione, 16.072 a livello regionale.
Per il prispolone, il limite è 20 capi al giorno, 50 nella stagione, 111.000 a livello regionale.
Il rispetto dei massimali di prelievo per specie sarà - si dice - garantito da un sistema di monitoraggio quindicinale. Il sistema, la cui congruità - dice l'assessorato - è stata pienamente riconosciuta dai competenti uffici comunitari, ha consentito di raccogliere dati statistici relativi ai prelievi, che consentiranno di attivare una vera e propria banca dati.
L’arco temporale nel quale sarà praticabile la caccia in deroga è dal 6 ottobre al 30 dicembre per storno, fringuello, peppola, frosone e pisposla; dal 6 ottobre al 24 ottobre per il prispolone.
Geapress, agenzia stampa particolarmente attenta all'ambiente e ai diritti degli animali, sottolinea che: «Non potendo avere la legge, bloccata lo scorso 19 settembre al consiglio regionale veneto, si è ricorso alla Delibera di Giunta facilmente impugnabile al Tar ma, se ben giocata sui tempi del ricorso, consentirà per un po’ di tempo le tanto vietate cacce in deroga. Se il Presidente del TAR emanerà il Decreto Urgente, si tratterà di pochi giorni di caccia, ma se così non sarà bisognerà attendere l’udienza dove verrà decisa l’Ordinanza di Sospensiva.
La Deliberà è stata adottata dalla Giunta Regionale, proprio ieri. Dovrà ora andare alla IV Commissione del Consiglio Veneto, e dovrà poi tornare in Giunta per l’approvazione definitiva. Non ci vuole molto a capire che sarà approvata e pubblicata a ridosso del sei ottobre, data di inizio prevista per la caccia alle specie protette. Tutto dipenderà poi dal TAR.