Debutta la stagione lirica del Teatro Verdi di Trieste. Si parte con Onegin di Čajkovskij.
Comincia la stagione lirica del Teatro Verdi di Trieste, e lo fa con un’opera bellissima: Evgenij Onegin di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Evgenij Onegin è stata concepita da Čajkovskij in un periodo particolarmente tormentato di una vita che, a dire il vero, troppo serena non credo sia mai stata. L’idea per il lavoro teatrale gli fu suggerita da una dama, cantante al Bolshoi, durante una festa. Elizaveta Lavrovskaja, così si chiamava la gran signora, propose al compositore di prendere in considerazione un romanzo in versi di Aleksandr Sergeevič Puškin per trarne un’opera lirica. Le scene liriche, in tre atti e sette quadri, saranno rappresentate in lingua originale con sopratitoli in italiano e inglese. La regia sarà di Vera Petrova, le scene di Alexander Kostyuchenko, i costumi di Steve Almerighi, mentre l’allestimento sarà a cura del Teatro dell’Opera di Stato di Sofia. Tra i principali attori Giovanna Lanza (nel ruolo del possidente Larina), Valentina Mastrangelo e Alexandra Grigoras (interpreteranno entrambe Tat'jana, la figlia di Larina), Cătălin Ţoropoc e Alexey Zhmudenko (Evgenij Onegin) e Tigran Ohanyan e Motoharu Takei (nel ruolo del poeta Vladimir Lenskij). La direzione dell’opera, che andò in scena per la prima volta nel 1879, è affidata al Maestro Fabrizio Maria Carminati, che affronta per la prima volta la partitura dell’Onegin, e che anche quest’anno inaugura la Stagione triestina, dopo i successi dello scorso anno in Rigoletto (novembre 2016) e Tosca (giugno 2017). “Sarà una sfida importante e avvincente – ha commentato il direttore - Si parla di amore, tradimento, amicizia, sentimenti introspettivi che il compositore esprime con la massima tensione. Lavorerò per la prima volta con questa regista, che ha dimostrato grande padronanza dei meccanismi dell’opera e della geografia del palcoscenico”.