Un 1 novembre con pioggia ma in Fvg si continua a lavorare per tornare alla normalità
La pioggia che, come previsto, è ritornata a cadere quest'oggi non ha frenato in alcun modo l'operato di quanti si stanno impegnando a far fronte ai danni provocati dall'ondata di maltempo che ha colpito dalla notte di lunedì anche il Friuli Venezia Giulia. In particolare la Protezione Civile è impegnata con circa 150 volontari e 50 mezzi, monitorando soprattutto la situazione dei fiumi, con attenzione soprattutto al Tagliamento, e delle montagne dove esiste, come avvenuto nella valle del But, il pericolo di frane.
Nel corso della giornata, intanto, la SR 355 della Val Degano nell'Alta Carnia è stata riaperta a tempo di record dopo il crollo del ponte di Comeglians, con l'utilizzo di un ponte laterale alternativo fruibile, al momento, da mezzi fino a 3,5 tonnellate.
A comunicarlo è stato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, sottolineando i grandi meriti della Protezione civile regionale alla quale ha indirizzato "complimenti e ringraziamenti per essere intervenuti con soluzioni appropriate ed efficaci sulle maggiori criticità provocate dall'ondata di maltempo sulla nostra regione. Volontari e tecnici stanno lavorando in maniera eccezionale - ha aggiunto - e va sottolineato quanto siano encomiabili".
“ Nell'arco di un mese, - ha spiegato Riccardi - si conta di colmare il buco creato dal crollo del ponte di Comeglians e ripristinare il normale esercizio della viabilità.”
"Permangono ancora grandi problemi in alcune aree della Carnia che ho visitato oggi – ha poi evidenziato l vicegovernatore, reduce dal sopralluogo con relativi incontri con i sindaci a Comeglians, Rigolato, Forni Avoltri e Sappada - e riguardano soprattutto la mancanza di energie e acqua, in particolare a Sappada dove si deve provvedere con l'intervento di cisterne".
"Stiamo anche sollecitando il ripristino della fornitura di energia elettrica affinché entro la giornata siano nuovamente attive le rimanenti tremila utenze ancora staccate".
Nel frattempo, come ha riporta Riccardi, "a fronte di un problema risolto se ne pone un altro che affrontiamo prontamente". Il riferimento è alla SS52 Carnica chiusa per frana all'altezza del km 47,500, tra Forni di Sotto e Sopra mentre in serata è stata riaperta a Barcis la SR 251 per cui la strada Val Cellina, nel pordenonese, è divenuta interamente transitabile.
Da parte sua, il Governatore Massimiliano Fedriga, dopo il sopralluogo compiuto nel tardo pomeriggio di ieri in Val Cimoliana, una delle zone del pordenonese maggiormente colpita dal maltempo, ha ribadito che “è necessario ripensare seriamente allo sghiaiamento degli alvei dei fiumi per non trovarci ogni volta a fare la conta dei danni quando si verificano eventi atmosferici come quelli di questi giorni”.
"Tutelare l'ambiente - ha detto Fedriga - significa avere il coraggio di compiere quegli interventi necessari affinché simili situazioni come quelle accadute in Friuli Venezia Giulia nei giorni scorsi vengano limitate al massimo".
"Pertanto - ha aggiunto il governatore - va messo mano allo sghiaiamento dei fiumi e dei laghi; compiere queste manutenzioni vuol dire non solo avere rispetto per l'ambiente ma anche e soprattutto tutelare le popolazioni che vivono in questi luoghi. Sul tema legato alla pulizia degli alvei dei fiumi tutti devono assumersi le proprie responsabilità, altrimenti andremo incontro ad una sconfitta dell'ambiente, del territorio e del Friuli Venezia Giulia".
Fedriga ha pure dato l'annuncio dello stanziamento da parte del Governo ha di 40 milioni di euro per compiere una serie di interventi legati ad opere necessarie a prevenire il dissesto idrogeologico.
"Fondi - ha precisato - di fondamentale importanza per una regione come la nostra, ricca di corsi d'acqua dove serve mettere in campo un piano di interventi ben strutturato per la salvaguardia dell'ambiente e della popolazione".
A tal proposito, il sottosegretario all'ambiente Vannia Gava, che ha accompagnato Fedriga nel sopralluogo unitamente al vicegovernatore Riccardi, ha ricordato che “il Governo aveva già deciso di operare in questo senso e che lunedì prossimo avrebbe dovuto illustrare i dettagli nel corso di un incontro con Fedriga a Trieste ma la contingenza degli eventi ha di fatto accelerato l'iter”
Il vicegovernatore a proposito del tema riguardante lo sghiaiamento dei fiumi "che avevamo – ha detto - già preso in considerazione in una riunione di Giunta in tempi non sospetti”, ha sottolineato che “si tratta di un argomento che va affrontato seriamente, oppure ci troveremo ogni volta a fare la conta dei danni".