Rovigo. Prende farmaci anti-asma, autista di bus perde patente e lavoro
Un rodigino conducente di autobus si è visto ritirata la patente, e di conseguenza ha perso il lavoro, perché risultato positivo all'alcoltest per - a suo dire - aver assunto farmaci antiasma. La vicenda è stata resa nota dagli avvocati Giacinto Canzona e Anna Orecchioni, che assistono l'autista. Franco S., 35 anni, residente in provincia di Rovigo, conducente di autobus, il 22 maggio alle 17.30 è stato fermato dalla Polizia stradale per un controllo di routine su una strada statale in provincia di Ravenna. È stato sottoposto ad alcoltest con risultato di 0,73 gr/l (il limite è 0,50). Immediatamente la patente gli è stata sequestrata, nonostante l'autista abbia fatto presente di essere astemio e di aver assunto per curare l'asma (come da certificazione medica) prodotti come: aerius, polaramin, ventolin, vicks.
Nei giorni scorsi, il 24 giugno, inaspettatamente è arrivata la revoca prefettizia della patente: Franco S. pensava al massimo ad una breve sospensione. Come se non bastasse, dopo due giorni, il suo datore di lavoro - secondo quanto riferito dai legali - gli ha fatto firmare le dimissioni lasciando una famiglia di quattro persone senza entrate.
«Fortunatamente - spiegano gli avvocati Canzona e Orecchioni, esperti in materia - qualche tempo fa, in una vicenda simile successa a Roma (sempre un caso di 'intossicazione alcolica da assunzione di farmaci'), il medico legale nominato dal Giudice ha sancito l'inidoneità dell'alcoltest per rilevazioni al di sotto della soglia 0,8. Grazie a tale perizia sono state restituite patenti di guida in tre casi “singolari”: l'artigiano che si era intossicato con lo sciroppo Vicks tosse (tasso 0,7), l'Imam della Moschea di Roma trovato con un tasso alcolico di 0,8, ed il giornalista che si era ubriacato con tre cioccolatini al liquore».
«Ora - concludono i legali - solo il Giudice di Pace potrà rimediare alla grave ingiustizia».