Negli anni abbiamo visto una splendida evoluzione dei droni aerei arrivando ad obbiettivi tecnologici
impensabili ma, nel panorama di questa evoluzione, si sta espandendo ora (come era facile notare anche
alle ultime fiere del settore ) la diffusione dei droni sottomarini.
Una tecnologia già da anni presente e utilizzata nel mondo con mezzi conosciuti più che altro come ROV
(Remotely operated vehicle) ma che aveva costi inavvicinabili.
Ora il trend sembra cambiato e sono comparse sul mercato varie opzioni che, sebbene con margini di
miglioramento, offrono ottime prestazioni.
Uno dei prodotti commercializzati attualmente anche in Italia è il Gladius MINI della Chasing Innovation,
una rampante e giovane Azienda Cinese con (ovviamente) sede a Shenzhen.
Togliamo subito il dubbio (o la speranza per i più nerd) : ha il cavo.
Attualmente non sono infatti ancora disponibili tecnologie di trasmissione sufficientemente sicure per il
mondo “underwaterâ€. Resta comunque libero da vincoli il telecomando e il dispositivo per la visione in
diretta (cellulare o tablet) che si collegano al drone tramite un router (wifi e bluetooth), questo permette
peraltro la visione su più dispositivi contemporaneamente (non ancora testato)
Il piccolo drone subacqueo del peso di circa 2.5 kg si presenta molto solido e ciò è una caratteristica
necessaria vista la profondità raggiungibile : 100 metri – una profondità di tutto rispetto.
La propulsione viene garantita dai 5 motori e, dopo una prova in acqua, abbiamo constatato che la stabilitÃ
di questo drone è veramente ottimale. Gli algoritmi di controllo affiancati alla strumentazione di bordo
(bussola e barometro) lavorano molto bene, e vista l’assenza di motorizzazione per la telecamera (gimbal),
la Chasing Innovation ha pensato di sopperire con una navigazione Tiltabile che può mantenere il Gladius
MINI in un assetto a 45° sia verso il basso che verso la superficie in entrambe le modalità di guida : con o
senza mantenimento della profondità e stabilizzazione .
Con la batteria di bordo da 5000mAh viene dichiarata una durata di navigazione di 2 ore.
La telecamera, installata frontalmente tra due fari a led regolabili in intensità dal telecomando, ha le più
comuni caratteristiche diffuse oggi e registra fino a 4k su un supporto interno al drone (64Gb scaricabili
tramite WIFI con il browser) o su SD.
Nelle prove effettuate abbiamo anche rilevato, come dicevamo in premessa, alcuni margini di
miglioramento che possono comunque essere risolti dall’utente con un po’ di manualità ; quando il Gladius
arriva sul fondo con i motori accesi, risucchia il materiale (si cerca di evitarlo ovviamente ma a volte
succede) e se ci sono piccole conchiglie queste vanno ad inserirsi nelle eliche bloccando il motore,
posizionare una piccola griglia nella parte inferiore risolve il problema. La connessione del cavo sul drone
sembra debole e alcuni utenti hanno preferito adottare una specie di rimando sulla coda del Gladius per
garantire una più salda tenuta del cavo soprattutto nel caso di recuperi forzati. Un po’ scomodo
l’avvolgitore fornito di serie, ma anche qui, con pochi euro ed un po’ di fantasia la comodità viene
ristabilita.
Il Kit base è composto dal drone, il cavo da 50 metri ( quello da 100 metri è optional) , un piccolo router, il
telecomando, il supporto per il cellulare e un tappetino/asciugamano e viene venduto ad un prezzo di 1499
sul sito di Chasing Innovation.