CORONAVIRUS. A BORGO ROMA, BORGO TRENTO E MARZANA SIRENE E LAMPEGGIANTI ACCESI PER SOLIDARIETA’ AL PERSONALE SANITARIO. SBOARINA: "UN ABBRACCIO VIRTUALE CHE RAPPRESENTA L’ANIMA SOLIDALE DI VERONA"
“E’ stato commovente vedere quei volti affacciato alle finestre dell’ospedale per assistere alla cerimonia. Tanti uomini e donne che stanno lavorando in prima linea e che in quest'emergenza si sono messi a disposizione di tutti. Attraverso le sirene ed i lampeggianti accesi dei mezzi della Polizia locale e agli applausi delle Istituzioni presenti, la città intera si è stretta oggi a loro, in un abbraccio virtuale. Un gesto dovuto, per far capire che fuori dall’ospedale tutta Verona sta pensando a loro. Una comunità deve dimostrare di avere un’anima, non siamo numeri ma persone, che devono essere in grado di sostenersi ed essere vicine le une alle altre”. Queste le parole del sindaco Federico Sboarina che oggi, alle 11.30, nel piazzale dell’ospedale di Borgo Roma, è stato presente all'accensione dei segnalatori acustici di dieci mezzi della Polizia locale. Sul posto anche l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato, il professor Pier Francesco Nocini rettore dell’Università di Verona ed il comandante della Polizia locale Luigi Altamura, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Francesco Cobello insieme con il dirigente sanitario Chiara Bovo, il direttore del Suem Adriano Valerio, il presidente provinciale Ana Luciano Bertagnoli. Con loro anche quattro sindaci: Sara Moretto di Vigasio, Antonello Panuccio di Castel d'Azzano, Eddi Tosi di Vigasio e Nicola Martini di Erbè. Analoga manifestazione si è svolta contemporaneamente anche negli ospedali cittadini di Borgo Trento e Marzana, e in tutte le strutture ospedaliere dei 98 Comuni veronesi che hanno aderito all’iniziativa, promossa dalla città scaligera.
“E’ stata una cerimonia breve ma dal forte significato – spiega il sindaco –. Sirene e lampeggianti hanno dato voce ai tanti pensieri e parole di gratitudine di un’intera comunità, impedita nel portare di persona il messaggio di vicinanza dovuto ai tanti eroi del quotidiano che, instancabilmente, stanno lavorando da settimane in tutti i presidi sanitari veronesi. Sono medici, infermieri, assistenti, volontari e, soprattutto, persone che, separate dai propri affetti più cari, continuano a lavorare in favore di tutti i malati di questa pandemia e non solo. Un aiuto straordinario a cui non possiamo far mancare il nostro più sentito ringraziamento ed affetto. Non siete soli, Verona è con voi”.