SARAJEVO DALLE OLIMPIADI DELL’84 AL POST GUERRA DEI BALCANI. MERCOLEDI’ 1 DICEMBRE CONVEGNO ALLE STIMATE
Raccontare e far conoscere agli studenti un momento storico, sportivo e di educazione civica che in pochi anni ha cambiato una nazione. Mercoledì 1 dicembre, alle 10, all’Istituto Alle Stimate si terrà il convegno "Sarajevo, dall'Olimpiade alla guerra fratricida”, organizzato da USacli Verona.
Durante l’incontro si ripercorrerà la storia dai XIV Giochi olimpici invernali del 1984, disputati a Sarajevo, fino ai successivi otto anni, passando da un evento che rappresenta l’unità e la fratellanza tra popoli ad una guerra fratricida che divise la Jugoslavia formando sei stati, Bosnia - Erzegovina, Croazia, Serbia, Slovenia, Montenegro e repubblica di Macedonia.
Negli anni ottanta la Jugoslavia era una nazione che primeggiava nello sport, e le Olimpiadi invernali dell’84 furono i primi giochi ad essere organizzati in un paese comunista e volute dal presidente della ex Jugoslavia Tito, morto nel 1980. Da lì ad otto anni però lo stato confinante con l’Italia si disgregò totalmente a causa della guerra in Bosnia ed Erzegovina che si svolse dal 1 marzo 1992 al 14 dicembre 1995.
Di questo, ma anche di com’è oggi Sarajevo, si parlerà mercoledì prossimo alle Stimate, grazie anche a due preziose testimonianze. Ci sarà infatti l’ex campionessa di sci Paola Magoni, che nel 1984 a 19 anni fu la prima sciatrice italiana a vincere la medaglia d’oro nello slalom speciale femminile. Insieme a lei Arjiana Boras, sciatrice della nazionale di Bosnia che ha partecipato a tre edizioni delle Olimpiadi invernali, che racconterà come è riuscita a fuggire durante la guerra dall’assedio di Sarajevo riuscendo a rifarsi una vita in Italia dal momento che è maestra di sci a Bormio.
Gli studenti dunque potranno ascoltare in prima persona il racconto di fatti che hanno totalmente cambiato il corso della storia di una nazione e del mondo intero, finora appresi solo sui libri di scuola.
Il convegno è stato presentato in Sala Arazzi dall’assessore allo Sport Filippo Rando, il presidente di USacli Verona Giuseppe Biasi e il giornalista del Corriere del Veneto Lorenzo Fabiano, che sarà il relatore al convegno.
“Sarà un evento sicuramente affascinante e interessante, che permetterà di ripercorrere anni particolari per i Balcani e l’Europa – ha detto l’assessore Rando -. Sotto l’aspetto sportivo la Jugoslavia era un pilastro, quindi si avrà la possibilità di vedere questa contrapposizione, da un momento splendente ad uno contrario, che è stato la negazione dell’essere umano nella guerra”.