Il 25 maggio 2023, Cantina Valpolicella Negrar festeggerà gli studenti della IX edizione de “La Scuola nel Vigneto”.
“Sarà giovedì 25 maggio, alle ore 17:30, che Cantina Valpolicella Negrar festeggerà, nella propria sala convegni, oltre 80 studenti e studentesse, che hanno partecipato alla IX edizione de “La Scuola nel Vigneto”, progetto didattico-sociale ideato, promosso e organizzato, sino dal 2012, dalla Cantina stessa, in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Negrar di Valpolicella e con il supporto di Valpolicella Benaco Banca. Dopo tre anni di pausa forzata, causa pandemia, e nell'anno del 90° anniversario di sua fondazione (1933-2023), il format cambia, avviando i giovani partecipanti a lavori di gruppo, anziché individuali o di coppia, sull'onda dello spirito cooperativistico, che le è proprio, per cui, giovedì prossimo saranno premiate 4 proposte, una per classe, che daranno vita a 4 diverse etichette, destinate ad un totale di circa 1200 bottiglie, tra Valpolicella Doc Classico Biologico e Valpolicella Ripasso Doc Classico, a marchio Domìni Veneti. Una “capsule collection”, prossimamente in vendita, unicamente nel wineshop di Cantina Valpolicella. Durante l’evento, interverranno Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, Roberto Grison, sindaco di Negrar di Valpolicella, la prof. Angela Longo, preside dell’Istituto Comprensivo di Negrar di Valpolicella, e un rappresentante di Valpolicella Benaco Banca. Il progetto sarà spiegato ai presenti da Michele Battistoni, responsabile marketing della Cantina e dalla prof. Manuela Menon, docente di Arte e Immagine. La presentazione sarà intervallata dalla proiezione di video elaborati dai ragazzi e dalle ragazze e da 3 momenti musicali, a cura dell’Orchestra I.C., diretta dal M° Andrea Stefanoni, la quale eseguirà brani di R. Sakamoto e Vangelis. Dopo la premiazione, è previsto un momento conviviale, offerto da Cantina Valpolicella Negrar”. Grande, dunque, il progetto di cui sopra, ora, non più progetto, ma realtà, dovuta ad una visione lodevolmente pratica della formazione dei giovani: non solo teoria, ma, contatto diretto, con quanto ci sta attorno. Il quale deve essere conosciuto, dai giovani, in questo caso, per capire quanto impegno e sapere occorrano per creare una bottiglia di vino – cosa, alla quale, gustando, non si pensa – e quali siano le tecniche da porre in pratica, sulla viva terra, per curare un vigneto, donatore di valida uva. Il nuovo principio di avere avviato i giovani partecipanti al progetto, a lavori di gruppo, anziché individuali o di coppia, mentre lo stesso corrisponde allo spirito cooperativistico della Cantina, fa comprendere, molto utilmente, agli studenti, che i grandi risultati si ottengono, lavorando assieme, per uno stesso scopo, che è ottenere il meglio, su uno stesso progetto.
Pierantonio Braggio