Domenica 24 febbraio si sono svolte le elezioni per il Consiglio regionale della Sardegna, una delle cinque regioni autonome. Ha vinto la coalizione di centro destra, guidata da Christian Solinas, composta da ben 11 liste elettorali corrispondenti in parte a partiti e schieramenti vicini. Era contrapposta ad una coalizione di centro sinistra, guidata da Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e figura emergente della sinistra nazionale. Concorrevano altri 5 candidati tra cui uno dei 5 stelle e altri di schieramenti minori locali. Il fatto più eclatante è stata la forte sconfitta del 5 stelle che ha raccolto un modesto 9,72% (nelle ultime elezioni nazionali aveva ottenuto un risultato molto superiore e la maggior parte dei rappresentanti nel Parlamento).
Il miglior risultato è stato ottenuto dal PD col 13,48%, che ha raggiunto un risultato complessivo con 8 liste collaterali del 30 %, significativo di una ripresa, auspicata dai suoi leader.
Scarsa la situazione delle quote rosa invece: donne elette, solo dieci su 60 malgrado la legge che avrebbe dovuto favorire una loro maggior partecipazione.
La Lega di Salvini ha ottenuto un importante 11,35% mentre il raggruppamento di centro destra ha raccolto il 51,74% (Forza Italia 8%). Colpisce il cospicuo risultato della Lega che per la prima volta conquista voti e seggi: certamente è stata determinante la frequenza delle visite di Salvini, praticamente l’intera ultima settimana e le tante promesse tra cui la soluzione della nota vertenza dei pastori e del latte di pecora.
Si tenga presente che il totale dei votanti è di stato di circa 700.000, poco più del 50% degli aventi diritto. Purtroppo l’astensionismo è stato notevole anche se minore delle precedenti votazioni.
Adesso si dovrĂ comporre la nuova Giunta e vi sarĂ la solita lotta per ottenere un posto di prestigio anche se non sembra vi siano candidature di spicco.
A breve sapremo i nomi. Nel mentre la popolazione sarda spera in una vera rinascita della sanitĂ pubblica oramai al collasso, carente nei servizi e in una maggiore attenzione allo sviluppo lavorativo, all'ecologia dell'isola, allo sviluppo dei servizi turistici.
Per quanto riguarda la situazione dei trasporti i sardi si auspicano una maggiore giustizia verso chi viaggia, con una maggiore qualitĂ dei trasporti sia su rotaie, velocizzandole, e su gomma, ampliando le reti di collegamento, oramai insostenibili per gli abitanti, e nella tanto sospirata continuitĂ territoriale.
Alla politica si chiede piĂą snellezza, piĂą efficenza, assenza di corruzione e meno personalismi nella gestione della macchina regionale. I fondi siano ben spesi a favore di tutta la popolazione, rinnovando e valorizzando beni e paesaggi unici, ricchi di risorse naturali.
Da ultimo, ma non meno importante, si chiede attenzione alla qualità dell'istruzione, insomma... il lavoro è tanto e le parole del passato dovranno dare spazio ai fatti.
AC e GL