In riferimento al comunicato del Movimento 5 Stelle di oggi, Agsm precisa quanto segue:
Secondo un’analisi dell’Università degli Studi di Verona, il Gruppo Agsm è da anni tra i Gruppi industriali più significativi e performanti della nostra provincia. Un solo numero “finale” e incontrovertibile: dall’anno 2000 il Gruppo ha erogato al Socio Comune di Verona (e quindi alla città) 148.000.000 euro a titolo di dividendi.
Tali risultati si realizzano anche attraverso rilevanti investimenti e connesso indebitamento (precisiamo che i debiti bancari vengono puntualmente rimborsati e non sono contributi a fondo perduto a carico della collettività) che, seppur significativo, non corrisponde certo a quanto indicato (nella nota del M5S sono stati aggiunti circa 100 milioni di euro).
Solo da tali indicazioni possiamo valutare la veridicità di quanto indicato che, purtroppo, crea danno ad una Azienda che da oltre 100 anni è patrimonio della città e costituisce un sano elemento di sviluppo.
Ciò premesso, è doveroso fornire anche le seguenti precisazioni:
- Tutti i dirigenti Agsm percepiscono retribuzioni nei limiti di legge e, per la maggior parte, nell’ordine della metà di quanto indicato nel comunicato di M5S. Anzi, sono presenti situazioni con retribuzioni inferiori ai 90.000 euro dichiarati.
- I dirigenti del Gruppo hanno (come spesso accade nelle realtà industriali) parte di retribuzione variabile, cioè percepibile in funzione del raggiungimento di obiettivi tra cui sempre è individuata la redditività della società.
- L’auto aziendale dei dirigenti ad uso promiscuo è un benefit previsto dal contratto di lavoro e non può essere utilizzata da terzi. E’ prevista l’individuazione di un nominativo di un familiare convivente di primo grado, autorizzato a condurre l’autovettura solo in caso di necessità. Sul valore delle auto, si evidenzia che la tipologia delle vetture è quella messa a disposizione dei dirigenti dalla maggior parte delle società (anche private) e comunque il valore reale delle stesse è nell’ordine della metà di quanto dichiarato dalla nota.
- Per quanto riguarda la sanzione irrogata ad Agsm e ad alcune società del Gruppo, come già dichiarato sarà impugnata davanti al competente tribunale. Ricordiamo che si riferisce ad un’ispezione avvenuta nell’anno 2011 ed il Gruppo Agsm è stato il primo oggetto di verifica per il rispetto della normativa in materia di unbundling. Le sanzioni appaiono palesemente sproporzionate rispetto alle contestazioni. Un giustizialismo “a prescindere” appare del tutto fuori luogo.
“Davanti a tante falsità che creano un pesante danno di immagine alla nostra Azienda e alla nostra città specialmente in questa delicata fase di fusione con Aim Vicenza, ci attiveremo nelle sedi giudiziarie competenti”, commenta Fabio Venturi, presidente del Gruppo Agsm. E continua: “Resto però disgustato da questo becero modo di strumentalizzare l’Azienda dei veronesi per un pugno di voti, inventando cifre e fantomatici abusi. Da cittadino veronese prima di tutto sono orgoglioso dell’immane lavoro fatto dal 1898 ad oggi da Agsm, da tutti i collaboratori, dirigenti compresi. E paragonarli a giocatori di calcio, con tutto il rispetto per il nobile sport, è quantomeno offensivo”.