Terapia intensiva neonatale. Stanno bene i bambini colonizzati
Fondamentale il sistema di allerta grazie allo screening H24
Indagine microbiologica sul batterio: presto per dire se è lo stesso Citrobacter koseri di 4 anni fa
Verona, 6 maggio 2024
I risultati delle indagini sui tre neonati prematuri risultati colonizzati il pomeriggio di venerdì 3 maggio dal batterio hanno ridimensionato l’allerta. Un neonato è stato già dimesso a casa in buone condizioni, un secondo si è negativizzato e solo uno risulta ancora positivo ma senza segni di infezione, quindi sta bene.
L’allerta era scattata venerdì quando il sistema di sorveglianza attivo con screening H24, per ingressi e degenti in Terapia intensiva neonatale, grazie al test avanzato utilizzato per la ricerca di Citrobacter koseri ha segnalato un risultato anomalo, per la prima volta dopo 4 anni.
Le disposizioni attive per la TIN non interessano i parti a termine. Il Pronto soccorso ostetrico ginecologico infatti rimane attivo per le emergenze urgenze in gravidanza a qualsiasi epoca gestazionale e per tutte le gravidanze con epoca superiore alla 34° settimana. Inoltre è stato attivato il servizio di trasporto in ambulanza per le partorienti pretermine già ricoverate per le quali i clinici ritengano il trasferimento in altre strutture venete fattibile in sicurezza.
Dottor Luca Brizzi, direttore UOC Funzioni igienico sanitarie e Prevenzione dei rischi: “Si tratta di un microrganismo ubiquitario, basti pensare che un organismo sano convive con almeno due milioni di batteri senza che questo crei problemi di salute. Ovviamente questo non vale per i soggetti fragili come, ad esempio, i neonati prematuri che hanno un sistema immunitario fragile – sottolinea il dottor Brizzi -. Per questo motivo, il governo del rischio infettivo nella nostra Terapia intensiva è quotidianamente altissimo, come ha dimostrato la tempestiva individuazione del primo caso anomalo. È quindi seguita l’immediata attivazione di un protocollo straordinario, e come prassi aziendale la Direzione generale ha prontamente attivato una task force dedicata attiva H24â€.
Il protocollo straordinario scattato immediatamente
1) Sopralluogo in TIN
2) Verifica della applicazione delle procedure precauzioni standard, precauzioni aggiuntive e focus sull’aderenza alle procedure per l’igiene delle mani
3) Attivazione straordinaria di sanificazione ambientale aggiuntiva a quella quotidiana
4) Sospensione dei trasferimenti dei pazienti verso altre unità operative
5) Identificazione di equipe medica e infermieristica dedicata ai neonati per i colonizzati
6) Controlli straordinari di microbiologia su tutti i pazienti presenti
7) Convocazione GIO e CIO
8) Limitazione precauzionale accesso prematuri alla TIN
9) Approfondimento microbiologico con tecnica a spettroscopia infrarossa trasformata di Fourier e a whole genome sequency (WGS)
10) Attivazione h24 task force