Energia che parte dal territorio e torna al territorio. È questo il messaggio emerso durante l’incontro promosso da AGSM, Asco Piave, il Consorzio Comune del Bacino Cilifero 80 a Piave e il sindaco Mario Conte, presidente di ANCI Veneto, per discutere delle criticità energetiche che pesano sui bilanci comunali, sulle famiglie e sulle imprese. Un tema caldo, quello della distribuzione di gas, elettricità e concessioni idroelettriche, che oggi non garantisce ai territori un ritorno adeguato. «La ricchezza generata da questi asset prende altre strade — ha detto Federico Testa, presidente di AGSM AIM — invece di contribuire ad abbassare le tariffe o sostenere i servizi sociali e sanitari.» Secondo Testa, gli spazi per intervenire ci sono: «La Conferenza Stato-Regioni dovrà pronunciarsi sulle proroghe ventennali delle concessioni, un tema delicato che ha già attirato l’attenzione dell’Autorità Garante per la Concorrenza.» Mario Conte ha rilanciato: «Non è un’azione contro qualcuno, ma a favore delle nostre comunità. Non chiediamo contributi straordinari, ma un po’ di autonomia nella gestione del nostro patrimonio.» Al centro del dibattito anche la fusione tra Italgas e F2i Retegas, che rischia di ridurre la concorrenza, e la possibilità di riportare in mano locale le grandi derivazioni idroelettriche, oggi gestite da soggetti esterni. Un percorso, quello delineato, che punta a generare risparmi sulle bollette e a garantire stabilità finanziaria ai Comuni. «Tutti i 560 Comuni veneti hanno i conti in ordine — ha ricordato Conte — ma l’aumento incontrollato dei costi energetici rischia di compromettere questo equilibrio.» La parola d’ordine è collaborazione: «Questo tavolo — ha concluso Conte — è uno strumento per trasformare le difficoltà in opportunità. Serve energia, ma anche energia positiva, per dare al Veneto un futuro più solido.» L’iniziativa resta aperta a chiunque voglia portare idee e proposte per un sistema più efficiente e vicino alle persone.