Dopo 200 anni, il volto di don Antonio Provolo (1801-1842) rivive, in un ritratto d’autore, immagine ufficiale, per la causa di canonizzazione. Giornata di festa all’Istituto Gresner, Verona
“Dopo un approfondito studio storico e fisiognomico, ricostruito il profilo reale del Sacerdote veronese, pioniere della musicoterapia. Musicista, compositore e pioniere nell’educazione dei bambini, un tempo, definiti “sordomuti”. Don Antonio Provolo è oggi protagonista di una riscoperta, che unisce storia, scienza e arte. Grazie a uno studio storico e fisiognomico, condotto da un’équipe di esperti, è stato possibile ricostruire, con rigore, il suo aspetto originario, andando oltre le immagini tramandate dalle biografie e dai disegni ottocenteschi. Il risultato di questa indagine è stato svelato, il 5 giugno, alla comunità, nel corso di una cerimonia, aperta alla cittadinanza e tenutasi, presso il Teatro dell’Istituto Gresner. È stato presentato il nuovo ritratto ufficiale del Sacerdote veronese, realizzato dall’artista spagnolo Raúl Berzosa, già noto a livello internazionale per le sue opere di arte sacra. Sono intervenuti Madre Elisa Duarte Cabrera, superiora Generale delle Suore della Compagnia di Maria, padre Ángel Ayala Guijarro dei Padri Scolopi, postulatore della causa di beatificazione del venerabile Provolo e don Robert Frainer, superiore Generale della Compagnia di Maria. Presenti autorità religiose e civili. “Questa nuova immagine serve per la causa di canonizzazione, ogni causa infatti è legata ad un’immagine ufficiale. Questo serve, per collegare la causa alla persona – afferma il postulatore Padre Ángel Ayala Guijarro –. L’evento di questo pomeriggio è molto importante perché sveleremo il nuovo volto di Don Provolo, una continuità, con le tradizioni iconografiche provoliane. Don Provolo è protagonista di questo ritratto a mezzo busto, sullo sfondo la città di Verona e, in primo piano, un volto nuovo, giovane e sorridente”. “L’attesa per noi è stata già una festa. Quella di oggi, per noi, è la conclusione delle giornate di preparazione che ha coinvolto tutto l’istituto – afferma madre Elisa Cabrera –. Vogliamo presentare questa nuova immagine di Antonio Provolo, che per noi è una perla preziosa, e i valori che ci ha trasmesso. Lui è ancora vivo, in mezzo a noi, ed il suo carisma si è allargato, perché oggi non ci occupiamo più soltanto delle persone sorde, ma anche di altri tipi di disabilità. Come dice la parola “Effatà”, la nostra è un’apertura verso le necessità delle realtà, in cui ci troviamo. Il messaggio che vorremmo dare è quello di una luce di speranza”. Un’occasione per riscoprire, quindi, il passato, ma soprattutto per rinnovare, con consapevolezza e gratitudine, l’impegno attivo verso un’educazione fondata sulla dignità della persona, sull’ascolto e sull’inclusione: valori, che Don Antonio Provolo ha saputo trasformare in azione concreta. “Quello dello svelamento del vero volto del nostro fondatore è stato un momento di profonda emozione e grande significato – dichiara Carlo Nogara, direttore Generale dell’Istituto Fortunata Gresner –. Un vero e proprio dono per tutta la comunità educativa e per la città di Verona, che oggi ha potuto riscoprire, attraverso l’arte e la ricerca, la figura di un uomo straordinario, non solo per la sua generosità, ma anche per la visione pedagogica innovativa che lo ha reso un pioniere nel campo dell’educazione ai bambini. Don Antonio Provolo ha tracciato un solco profondo, lasciandoci un metodo che, pur nato nell’Ottocento, conserva una sorprendente attualità nei suoi principi educativi. Restituire oggi il suo volto autentico significa rendere onore alla sua memoria, ma anche rinnovare l’impegno a custodire e tramandare il suo insegnamento. Questo ritratto non è solo un’immagine: è un segno tangibile della nostra gratitudine e della responsabilità, che sentiamo nel continuare la sua opera”. Un evento denso di emozioni, dedicato non solo alla restituzione dell’immagine del venerabile don Antonio Provolo, ma anche alla celebrazione della sua visione educativa, ancora oggi fonte d’ispirazione. Il programma dell’evento ha visto un prezioso approfondimento musicale a cura del Conservatorio “Evaristo Felice Dall’Abaco” di Verona, con la partecipazione del Maestro Edoardo Maria Strabbioli, Vicedirettore del Conservatorio, che ha impreziosito il momento con l’esecuzione di offerto una selezione raffinata di sonate per pianoforte, spaziando, da Mompou a Schumann. Un pomeriggio immersivo, capace di unire arte pittorica, musica e riflessione, regalando al pubblico presente (tra cittadini, religiosi, educatori e rappresentanti istituzionali) un’esperienza condivisa e coinvolgente, scandita da emozioni autentiche e dal senso profondo di appartenenza a una storia viva”. Una straordinaria notizia, dunque, che ci permette e ci consentirà di meglio individuare e onorare la bontà e l’alto ingegno, che, in tempi difficili, hanno indotto don Provolo ad essere vicino al meno fortunato, aiutandolo, soprattutto, con la musica, creando, al tempo, un ‘Istituzione, quella Sua, attuale, che trasmette valori e cultura, nella società.
Pierantonio Braggio