ALL’AGRI FESTIVAL FOCUS SULLA FERTILITA' DEL SUOLO, PER LA SALUTE DELL’UOMO E DELLA TERRA
Oltre 1.000 persone per la giornata di festa
organizzata da NaturaSì
Talk, laboratori per i più piccoli e incontro
con i produttori di cibo bio
Az. Agr. Agricoltura Nuova
Via Valle Perna, 315 – Roma
Roma 14 aprile 2024. Una buona agricoltura parte da un suolo sano così come un buon cibo. E da oggi, le possibilità di aumentare la salute dei terreni agricoli ha una chance in più: giovedì scorso, infatti, il Parlamento europeo ha varato il primo atto legislativo dedicato al suolo, esprimendo voto favorevole alla Soil Monitoring Law. Un primo passo significativo per il nostro Paese, dove il degrado dei suoli agrari causato anche dall'eccesso di fertilizzanti chimici di sintesi è particolarmente importante.
È da qui che parte il primo appuntamento dell'Agri Festival organizzato da NaturaSì per far incontrare la bellezza e i vantaggi di un'agricoltura bio a tutti coloro che vogliono saperne di più su un metodo che fa bene all'uomo e all'ambiente. Un evento che serve a discutere, ad approfondire, a incontrare il biodinamico e il biologico sul campo e nello stesso tempo a festeggiare l'arrivo della bella stagione insieme: giovani, adulti e famiglie che accompagnano i più piccoli.
Una giornata di festa partita con uno spazio di approfondimento dedicato alla cura del suolo. Il talk "Un'agricoltura per la salute dell'uomo e la salute del pianeta" affronta il tema del valore ecologico, curativo e sociale di una sana agricoltura. A discuterne, Silvia Marzialetti, giornalista Il Sole 24 Ore Radiocor; Fabio Ciconte, direttore Associazione Terra!; Fabio Brescacin, presidente di EcorNaturaSì; Carlo Brivio, Consigliere di Banca Etica e Carlo Patacconi presidente di Agricoltura Nuova. A moderare l'incontro Massimiliano Ossini, conduttore Uno Mattina, Rai1.
“Solo rispettando tutte le tessere del mosaico che compone il nostro Pianeta, riusciremo a salvaguardare la nostra salute”, spiega Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì. “Per farlo, occorre l’impegno di tutti. In primo luogo, degli agricoltori, che devono poter scegliere strade più rispettose dell’ambiente rispetto al modello agricolo convenzionale che ha portato all’abbandono, negli ultimi 50 anni, di oltre un terzo delle superfici agricole. Anche i consumatori possono fare la loro parte: sono loro a scegliere cosa portare in tavola, e quindi a scegliere la produzione agricola e lo stato di salute del Pianeta”.
La responsabilità di un terreno sano, e quindi di un ambiente pulito, insomma, non è solo di chi lo coltiva. Ne ha parlato anche Carlo Brivio – consigliere di Banca Etica. “Da agricoltore, prima ancora che da consigliere di un istituto bancario, ricordo che fare agricoltura significa sentirsi parte di una collettività, prendersi cura di un bene comune, che non porta solo profitto materiale, ma un valore su cui si costruisce il futuro della nostra e delle prossime generazioni”, spiega Brivio e aggiunge: “Ritengo che l’agricoltura biologica e biodinamica possa giovarsi molto di una finanza a lei dedicata come ad esempio quella di Banca Etica. Serve una finanza, ancora oggi poco presente, al servizio di attori che si muovono con criteri etici e sostenibili."
Certamente, tra i temi socialmente e politicamente più rilevanti, in rapporto alle proteste in corso degli agricoltori, è emerso anche quello del giusto prezzo dei prodotti agroalimentari, perché i ricavi siano distribuiti equamente su tutta la catena produttiva e distributiva.
Un sistema alimentare quindi da rivedere per migliorare la qualità di vita degli agricoltori, delle cittadine e dei cittadini, e dell’ambiente. Un cambiamento che, per fare la differenza, può partire anche dalla città, attraverso le food policy, le politiche del cibo cittadine.
Da questo punto di vista il caso di Roma, che sta lavorando alla creazione di una food policy, è emblematico perché è nato “sulla spinta di un’ampia rete di organizzazioni e singoli individui provenienti dal mondo della ricerca, della produzione e della società civile che negli anni si sono battuti per una politica di contrasto allo spreco e alla povertà alimentare, per un’agricoltura sostenibile, e programmi educativi che aumentino la consapevolezza della qualità del cibo” ha spiegato Fabio Ciconte, direttore di Terra! tra le associazioni partecipi e, oggi, presidente del Consiglio del Cibo, l’organo appena insediato per rappresentare le oltre 150 realtà sociali e produttive e che avrà il compito di immaginare il Piano del cibo insieme all’amministrazione comunale.
“Giornate come questa – ha concluso Brescacin, che assieme a Carlo Patacconi di Agricoiltura Nuova ha fatto gli onori di casa di questa prima edizione dell’Agri Festival - sono un importante stimolo a continuare con dedizione l’attività che NaturaSì ha intrapreso da oltre 30 anni. Siamo una comunità che cresce formata da produttori, commercianti e cittadini. Una comunità che ha a cuore la propria salute e quella del Pianeta”. Non a caso, all’invito di NaturaSì hanno risposto oggi oltre 1000 persone.
Quello di Roma, è il primo degli appuntamenti che NaturaSì organizza nelle aziende del suo ecosistema agricolo: un momento per festeggiare la natura, quindi l’azione dell’uomo su di essa con la pratica agricola, ma soprattutto per ampliare la conoscenza del biodinamico e del biologico e dare l’occasione di incontrare in prima persone gli agricoltori che ogni giorno si impegnano nel produrre cibo buono e di qualità. Prossima tappa, il 19 maggio all’Azienda Agricola La Carpaneta a Mantova, insieme al Dott. Franco Berrino.