ORE 14:14 - La Bindi presiede l'aula e annuncia una «risoluzione Bocconi». Voleva dire Bocchino ma non riesce a pronunciare il vocabolo.
ORE 14:02 - Fini è ancora riunito con i suoi. Potrebbe annunciare già oggi o domani il nuovo partito. Lascerebbe così la presidenza della Camera per guidare i futuristi e tenerli insieme.
ORE 13:55 - Calearo struggente: «Se non vado a destra è solo per Veltroni».
ORE 13:52 - L'on. Melchiorre, la deputata più sexy secondo gli autotrasportatori, che se ne intendono, demolisce il discorso di B: «Libro dei sogni, programma elettorale...». Non deve aver avuto il posto da sottosegretaria.
ORE 13:42 - Lupi controbatte con Nietzsche, purtroppo in italiano.
ORE 13:37 - Il biondo Castagnetti scatenato: «Bossi ha offeso non solo i romani ma pure noi reggiani, pure noi abbiamo nello stemma SPQR!».
ORE 13:33 - Il biondo Castagnetti rimisura l'appartamento di Montecarlo in 60 metri quadri.
ORE 13:30 - Qualche peone preso dall'entusiasmo tenta pure di baciare B sulle guance ma lui evita sconcertandolo con una serie di finte di corpo.
ORE 13:27 - Casini dopo aver demolito il discorso di B, lo va a omaggiare pubblicamente.
ORE 13:23 - B si sta assopendo.
ORE 13:21 - Pezzotta si inginocchia devoto: «Il cardinale Bagnasco, che è persona mite, mansueta, buona...».
ORE 13:18 - Adornato infierisce: «Il suo programma è come la Salerno-Reggio Calabria».
ORE 13:14 - Deborah Bergamini lascia a B una lettera, forse una supplica. Al fianco del premier, defilatisi Tremonti e Bossi, sono rimaste Prestigiacomo e Carfagna, la bionda e la bruna.
ORE 13:11 - Leoluca Orlando parte subito forte citando Goethe in tedesco con forte accento palermitano.
ORE 13:10 - La Lanzillotta dà a B dell'ipocrita ma B le dà le spalle e riceve i peones che sfilano a congratularsi.
ORE 13:07 - Giuliano Cazzola del Pdl ha fatto, senza ironia, un intervento di alto livello, dall'economia al diritto del lavoro. Forse per questo non l'ha ascoltato nessuno.
ORE 13:02 - La voce è che, entrando in aula, Tremonti abbia mormorato: «Dura minga...».
ORE 12:56 - Professor Tremonti che impressione ha avuto? «Io non parlo mai in Transatlantico».
ORE 12:54 - Alla vigilia si temeva un altro scontro a distanza ravvicinata tra F e B. I due si sono completamente ignorati.
ORE 12:50 - Per il Pd parla la Bindi: «Vi critica persino la Chiesa...».
ORE 12:43 - Calearo ancora indeciso: «Voglio vedere cosa dice il Pd». I colleghi lo apostrofano duramente: «Cosa vuoi che dica il Pd?».
ORE 12:39 - La Lega non fa parlare il capogruppo ma Caparini che non delude mai: «Noi siamo nella scia di Cattaneo, Gobetti, don Sturzo, Einaudi..».
ORE 12:35 - Santanché: «Oggi andrà bene. Purtroppo da domani si ricomincia».
ORE 12:34 - D'Alema: «All'estero chi ci vuol bene di Berlusconi ride. Figuratevi gli altri».
ORE 12:24 - Casini: «Pareva il primo giorno di scuola. Qualcuno gli dica che i fondi per la Salerno-Reggio Calabria che lui dà per finita li hanno bocciati in commissione proprio stamattina».
ORE 12:19 - Scettici i finiani. Bocchino: discorso di inizio legislatura. Granata: comizio.
ORE 12:17 - Tremonti si apparta con Vendola. Ricorre più volte la parola Veltroni.
ORE 12:11 - Brunetta: «Discorso alto».
ORE 12:11 - Rotondi vive il discorso di B come una vittoria personale: «Democristiano, democristianissimo».
ORE 12:05 - Piccola folla di deputati Pdl fuori dalla stanza del presidente del consiglio a Montecitorio, in attesa dietro la porta chiusa per congratularsi.
ORE 12:00 - Fa cenno che preferisce non stringere mani. Però si alza e accenna un inchino al pubblico come a teatro.
ORE 11:58 - Fini manda sms. B lancia un appello generico a tutti i deputati che hanno la stessa visione della vita (e sono cinque) e della famiglia.
ORE 11:56 - Nessun riconoscimento ai finiani. Solo un invito, senza nominarli: «Fate uno sforzo». Loro non applaudono mai, come fossero ormai un partito d'opposizione.
ORE 11.54 - In tribuna Bruno Vespa prende appunti.
ORE 11:52 - Ora rivendica la vitalità del Pdl. Bocchino e Menia parlottano e chiudono mandandosi a quel paese.
ORE 11:50 - «La mia stessa indole personale mi porta a cercare l'intesa...». Finalmente risuona in aula la parola proibita: Montecarlo!
ORE 11:47 - «Un paese in cui l'unica materia prima sono i nostri giovani».
ORE 11:46 - Tremonti annuisce quando B cita la sua formula magica per la rivoluzione liberale attesa da 16 anni: «Tutto quel che non è vietato è consentito».
ORE 11:43 - D'Alema fa origami. La Madia lo guarda incantata.
ORE 11:41 - Bonaiuti ha sotto mano il testo e lo rilegge a fior di labbra all'unisono con B.
ORE 11:40 - Anche la Battipaglia-Reggio avanza.
ORE 11:39 - «Entro dicembre pronto il progetto del Ponte sullo Stretto!». Boato.
ORE 11:38 - Sul «completamento della Salerno-Reggio Calabria» la risata è generale. B; «Va be', ci sono lavori in corso...»
ORE 11:38 - Sull'«aumento della sicurezza percepita» Enrico Letta e la Bindi scoppiano a ridere .
ORE 11:37 - F si appalesa richiamando Furio Colombo alla calma.
ORE 11:36 - «Una grande squadra che si chiama finalmente Stato!». Tutti in piedi anche i leghisti. Restano seduti solo i finiani.
ORE 11:34 - Sulla lotta alla mafia grida inevitabili: «Dell'Utri!».
ORE 11:33 - Più soldi per la giustizia e per le carceri. Nessun accenno al processo breve ma un vago richiamo alla «ragionevole durata».
ORE 11:31 - Stefania Craxi entusiasta del passaggio sull'uso politico della giustizia.
ORE 11:30 - Due Csm, separazione delle carriere, responsabilità dei magistrati: finalmente si scatena l'entusiasmo da destra.
ORE 11:29 - È la quarta volta che B cita la difesa della vita. Il Papa non avrà divisioni ma qualche voto sì, e pure qualche parlamentare.
ORE 11:28 - Casini non applaude neppure quando B indica l'obiettivo del quoziente familiare, da lui richiesto. Tremonti, che non lo vuole, a braccia conserte. Bossi applaude battendo la mano destra sul tavolo
ORE 11:20 - B rivendica ora di essersi battuto per i diritti delle donne. Si ode un sibilo da sinistra:«E delle veline!».
ORE 11:19 - Sull' «Italia che finalmente svolge un ruolo da protagonista sulla scena internazionale» primi brusii indignati da sinistra. B imperterrito ripete di aver fatto fare la pace a russi e americani.
ORE: 11:14 - I deputati leghisti ostentano sui banchi La Padania di oggi dal sobrio titolo, tipo poliziesco anni 70: «Il Nord si incazza».
ORE 11:11 - Finalmente un attacco, a Di Pietro - non nominato -: «Il linguaggio di odio genera eversione». Applausi anche da sinistra per l'elogio dei militari e del trentesimo caduto in Afghanistan.
ORE 11:08 - Attacco alato. Stile sobrio. Evocazione di Napolitano. E pure l'attesa citazione di Veltroni che citava Calamandrei. Pare un docente emerito di diritto costituzionale.
ORE 11.04 - Bossi, ovviamente, accanto a Tremonti. Il Senatur è particolarmente temuto dalle deputate per il vizietto, ovviamente involontario, della mano morta. L'altro giorno è toccato alla Meloni che ha reagito con una gomitata d'istinto.
ORE 11:01 - Fini (d'ora in poi: F) vince la gara su chi arriva in aula per ultimo. Con Berlusconi (d'ora in poi: B) si ignorano completamente.
ORE 11:00 - Tremonti ha occupato il posto alla sinistra di Berlusconi.
ORE 10:59 - Antonio Martino: «Ho consigliato a Berlusconi di individuare un punto forte e, se gli altri non lo seguono, dimettersi. Come il generale de Gaulle». Vasto programma.
ORE 10:52 - Anticipazioni del discorso: Berlusconi evocherà lo spirito del suo insediamento di due anni fa e riconoscerà i meriti sul bipolarismo di Veltroni. Per Veltroni, quasi un colpo di grazia.
ORE 10:32 - Gran viavai di cani a Montecitorio. Insieme con il discorso di Berlusconi e il voto di fiducia, si tiene a Palazzo il 90 anniversario dell'associazione ciechi, guidati da mansueti cani lupo e labrador. Non saranno certo loro i peggiori in campo oggi.