Maxi rogo di Caldiero, dopo il fuoco ora la sfida è la bonifica del sito
Caldiero. Due terzi del centro logistico della Commerciale Brendolan di Caldierino, complesso ex Carrera, sono andati completamente distrutti nell'incendio di mercoledì. L'incendio è proseguito per tutto il corso della notte tra mercoledì e giovedì, fino a ieri mattina, ed ha devastato completamente due dei tre magazzini, con tutto il materiale che si trovava all'interno.
L'aspetto che aveva il centro logistico ieri, era quello di un rudere al termine di un bombardamento. I vigili del fuoco di Verona hanno continuato a lavorare per tutta la notte alla luce delle fotoelettriche e dei fari portati dalla protezione civile. Per buona parte della giornata di ieri è proseguito il loro lavoro per domare il rogo così da circoscriverlo ai due capannoni, salvando il terzo, quello più vicino alla strada regionale 11, dove le fiamme non sono arrivate.
La strada regionale è stata riaperta ieri mattina intorno alle 10, dopo essere stata chiusa al traffico per circa 20 ore tra Vago di Lavagno, la zona industriale di Colognola e il centro abitato di Caldiero. Dopo lo sgombero della scuola materna «Maria Bambina» di Caldierino ordinato dal sindaco mercoledì, ieri mattina hanno potuto rientrare all'asilo i 60 bambini della frazione.
L'ARPAV. «L'Arpav infatti ha continuato a monitorare la situazione dell'aria, ma non sono stati rilevati particolari problemi: tutti i parametri sono entro i limiti di legge», spiegava ieri a mezzogiorno il sindaco di Caldiero, Giovanni Molinaroli, con in mano il rapporto dei tecnici dell'agenzia regionale per l'ambiente.I vigili del fuoco di Verona hanno dovuto fare un super lavoro per avere ragione dell'incendio, aiutati dai colleghi giunti da Legnago, Vicenza, Villafranca e poi anche da Mantova e Rovigo. Il fosso di scolo che costeggia la ferrovia e la bretellina tra la nuova Porcilana e la variante alla provinciale 10 della Val d'Illasi, è stato chiuso dal consorzio di bonifica dell'Alta Pianura Veneta.
L'ACQUA. «Questo perchè le migliaia di litri d'acqua usati dai pompieri per spegnere l'incendio, ora sono inquinati e non possono finire né in falda, né tanto meno nel depuratore comunale», spiega l'assessore ad ecologia, ambiente e sicurezza, Giovanni Vesentini, «per questo l'Arpav ci ha fatto chiudere il fosso ed è stata chiamata una ditta specializzata per pompare tutta l'acqua, metterla nelle autobotti e smaltirla in centri specializzati. Operazione che è andata avanti per tutta la notte di mercoledì e per tutta la mattinata di ieri». Ancora ieri pomeriggio, il fumo bianco si levava dalle ceneri del complesso bruciato. «I vigili del fuoco ci hanno chiesto di lasciare qui i fari anche per questa notte (ieri per chi legge, ndr) perchè continueranno a monitorare la situazione, in modo che non si riaccendano dei piccoli roghi e riattivino l'incendio», aggiunge Vesentini.
LA BONIFICA. Intanto ieri mattina, sono arrivati anche i tecnici incaricati dall'azienda Commerciale Brendolan per fare il punto della situazione. «Non appena avrò i riscontri dei tecnici, emetterò l'ordinanza per bonificare il sito», precisa il sindaco Molinaroli, «comunque è certo che due terzi dell'immobile dovrà essere completamente abbattuto. Mentre sembra che il capannone più vicino all'ex statale, non sia stato intaccato».
«Gli operai, all'inizio dell'incendio, dimostrando grande spirito di abnegazione, hanno tentato di mettere in salvo qualche scatolone: si tratta per lo più di qualche televisore e di qualche schermo al plasma. Ma tutto il resto che era contenuto nei due capannoni interessati dall'incendio, è andato perso», raccontavano ieri sindaco Molinaroli ed assessore Vesentini.
I MATERIALI. Si tratta di chincaglieria, elettrodomestici, giocattoli, prodotti informatici e quant'altro (generi alimentari esclusi) veniva depositato e smistato in questo centro, per essere portato poi nei vari supermercati ed ipermercati della catena di grande distribuzione. Il materiale andato in fumo ammontava a milioni di euro. Nel centro logistico di Caldierino lavoravano un centinaio di persone tra autisti, magazzinieri e 36 persone assunte attraverso una cooperativa.