Ancora, sul tema: Bonn, Germania, aveva, nel Medioevo, la denominazione latina “Verona”.
Ulteriori, preziosi dettagli da parte di Rolf Badenhausen, consigliere nel “Dietrich von Bern-Forum”- Forum Teodorico di Verona, Bonn.
Dopo le nostre modeste considerazioni, certamente non copmplete, pubblicate, su questo foglio – Adige TV – il 25 agosto, il 2 settembre e il 4 novembre 2022, sul quesito, se la città tedesca di Bonn, fosse denominata, nel Medioevo, nella Germania stessa, latinamente, Verona, ulteriori, preziose precisazioni, in merito, ci pervengono dall’amico, ricercatore, studioso e scrittore, Rolf Badenhausen, Dorsten, Germania, il quale, fra l’altro, è approfondito studioso del tema Dietrich von Bern, o Teodorico di Verona – notare!: Bern sta per “Verona”… Egli, dunque, segnala, aprendoci nuove vie di ricerca, per cui, vivamente lo ringraziamo, che: – nel X secolo, una “Passio sanctorum Gereonis, Victoris, Cassii et Florentii Thebaeorum martyrum:” cita una "Veronam civitatem in ripa Rheni fluminis", ossia, una “città di Verona, sulla riva del fiume Reno”; – sempre, nel X secolo, un testo di storia della Chiesa riporta, come una “tabula” d’altare, nell’antica Chiesa di San Pantaleone, Colonia, costruita, a suo tempo, su una villa romana, portasse la scritta: “Volcmarus ... Veronae tabulam radienati scemate claram fecit"; – un episcopale del X secolo, scrive: Everacus cisalpinae Veronae praeposistus, quae Bunna dicitur (MGH SS 7, p. 201): in questo caso, non solo si nomina Verona, ma si evidenzia anche “quae Bunna dicitur , segnalandoci anche la denominazione Bonn, Bunna, come seconda a quella di Verona; – esistono anche monete di "Verona renane" o, Verona renana. L'arcivescovo Pil(i)grim di Colonia (1021-1036) fece battere denari, con la scritta marginale "FERONA", ove la F sta per V; – il testo 'De Reginhardo', secolo XI, porta la frase “apud Veronam, quae usitatius Bunna vocitatur” (MGH SS 7, p. 209), laddove, pure, si rileva, dopo “presso Verona”, l’afferamazione “la quale più usualmente è detta Bunna”…; – una moneta del 1290, fatta battere dall'arcivescovo Siegfried von Westerburg, porta la scritta BEATA VERONA VINCES, e, in fine, un sigillo del XIII secolo presenta la dicitura ANTIQUE VERONE NVNC OPIDI BVNNENSIS..., dell’antica Verona, oggi città di “Bonn”. Sigillo, che abbiamo riprodotto in uno degli articoli, sopra citati. Continua il coltissimo Amico Badenhausen: il "Dietrich von Bern - Forum" si è posto il compito di trovare un Dietrich “storico”, che sia esistito, accanto al grande Teodorico italiano e sia stato, poi, letterariamente fuso con lui nell'Alto Medioevo. Studiosi tedeschi più approfonditi, come il prof. Karl Simrock, il prof. Laurenz Lersch, il prof. Karl Müllenhoff, il prof. Hermann Lorenz e non pochi ricercatori del nostro Dietrich von Bern Forum considerano il re franco Teodorico I (Merovingi, V e VI secolo) e suo figlio Teodoberto I, come figure originali di riferimento per Dietrich di Berna. Entrambi i re possedevano anche l'area di Colonia e di Bonn, nel VI secolo. Hermann Lorenz e altri ricercatori scrivono, a tale proposito: In effetti, l'antica saga norrena Þiðrekssaga af Bern (del 13° ) colloca le gesta dei suoi eroi, nella Franconia orientale, nella Bassa Germania e nel Baltico. Gli Annales Quedlinburgensis, scritti nella Bassa Germania, rivelano un secondo “Ermanarico”, che sarebbe vissuto nel V e VI secolo. Esiste anche una cronaca di Dietrich von Bern, scritta in svedese antico. Nella saga dell'Antico Nord, Ermanarico è il re di Roma = Roma secunda = Treviri, che fondata – aggiungiamo noi – da Augusto, con la sua Porta Nigra, è detta anche Roma del Nord. Il dottor Heinz Ritter-Schaumburg, autore di 4 libri su “Dietrich von Bern” e i Nibelunghi, lo aveva tradotto, per primo, e lo aveva denominato "Svava". Da notare, come, nell’intestazione ufficiale a stampa della carta da lettere del “Dietrich von Bern-Forum”, accanto al simbolo-sigillo parlante del Forum stesso, che nella foto, riproduciamo, appare la scritta: Stadtsiegel von Bonn - Verona, ossia, Sigillo della città di Bonn - Verona. Rolf Badenhausen è autore, dei seguenti importanti volumi: “Die Nibelungen - Dichtung und Wahrheit” (2005), ossia, “I Nibelungi - Legggenda e verità”, e “Sage und Wirklichkeit. Über Dietrich von Bern und die Nibelungen” (2007), o, “Saga e realtà. Teodorico di Verona e i Nibelungi.” Ancora grazie, dunque, allo studioso, storiografo e scrittore, Rolf Badenhausen, che, con i suoi nuovi dati, ci dà motivo e base, per nuove ricerche, sulla voce “Verona” e sulla sua antica storia. Una Verona, poi, che gli antichi Cimbri, abitanti della zona dei Lessini, denominavano, nella loro lingua, d’origine geremanica,”Bearn”.