Arena di Verona: fine settimana con le protagoniste dell’opera. Dal 4 luglio, Carmen, la Traviata e Aida
Venerdì 4 luglio, alle 21.15, si apre il sipario sivigliano di Carmen, a 150 anni dalla prima assoluta e dalla scomparsa prematura del suo geniale compositore Georges Bizet. La serata celebra anche i 30 anni dello spettacolo firmato dal regista e scenografo Franco Zeffirelli, che esordì in Arena nel 1995, con questo allestimento. Costumi d’epoca di Anna Anni, luci di Paolo Mazzon, coreografie originali di El Camborio eseguite dal Ballo areniano e dalla Compañia Antonio Gades di Getafe. In scena, oltre 400, fra artisti del Coro, mimi, figuranti, corifee, bimbi, voci bianche di A.Li.Ve., cavallari, danzatori e persino animali. Grande virtuosismo è richiesto anche ai tecnici areniani, che ricreano, nei quattro atti dell’opera altrettanti paesaggi di Siviglia e dintorni, tra piazze, taverne e alture, fra briganti mercanti e toreri, con attenzione al dettaglio da set cinematografico. Accanto alla richiestissima Carmen di Aigul Akhmetshina, le stelle Roberto Alagna (José), Aleksandra Kurzak (Micaela), Erwin Schrott (Escamillo). Completano il cast Sofia Koberidze, Daniela Cappiello, Jan Antem, Carlo Bosi, Gabriele Sagona, Giulio Mastrototaro. Alla guida dell’Orchestra di Fondazione Arena, Francesco Ivan Ciampa, che torna a Carmen dopo il suo esordio in Anfiteatro nel 2018, proprio nel capolavoro di Bizet. Dopo una prima sold-out, sabato 5 luglio alle 21.15 torna La Traviata di Verdi nell’elegante spettacolo fine ‘800 di Hugo De Ana, tra specchi, arazzi e colossali cornici. Speranza Scappucci dirige l’Orchestra di Fondazione Arena e un cast internazionale: il soprano statunitense Angel Blue interpreta la protagonista Violetta Valéry, il baritono Amartuvshin Enkhbat Germont padre. Tra loro Alfredo è il tenore Enea Scala, al suo debutto areniano in un ruolo scenico completo. Nelle parti di fianco Sofia Koberidze, Carlo Bosi, Francesca Maionchi, Jan Antem, Nicolò Ceriani, Gabriele Sagona, Hidenori Inoue e Alessandro Caro. In scena anche il Coro di Fondazione Arena diretto da Roberto Gabbiani e il Ballo coordinato da Gaetano Bouy Petrosino nelle coreografie di Leda Lojodice. Repliche fino al 2 agosto. AIDA. Domenica 6 luglio, alle 21.15 l’opera regina dell’Arena dal 1913: in scena Aida nell’allestimento ‘di cristallo’ per le superfici trasparenti e gli inediti giochi di luce, curato in ogni aspetto da Stefano Poda, che fonde antica simbologia egizia e alta moda contemporanea. Sul palcoscenico tornano gli artisti della prima stagionale 2025: protagonista nel ruolo del titolo è Maria José Siri, come Radames il tenore Gregory Kunde (premio Lugo 2024), come principessa Amneris Agnieszka Rehlis. Alexander Vinogradov interpreta il gran sacerdote egizio Ramfis e il baritono Amartuvshin Enkhbat Amonasro, re etiope e padre di Aida. Completano il cast Carlo Bosi e Francesca Maionchi, mentre debutta il basso Ramaz Chikviladze come Re degli egizi. Un esordio importante anche sul podio: a dirigere Orchestra e Coro il Maestro Francesco Ommassini, già violinista di Fondazione Arena e più volte alla guida di opere e concerti al Teatro Filarmonico, alla sua prima direzione in Anfiteatro. I biglietti per tutte le date sono già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona, su Ticketone e alla Biglietteria Centrale dell’Arena. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65. Sabato 5 luglio, alle 21.30, Fondazione Arena di sdoppia: nella piazza del Mantova Village, Official Partner del Festival, dove sarà eseguito un Rigoletto in forma di concerto. I brani salienti dell’opera di Verdi saranno interpretati da Daniela Cappiello, Paolo Lardizzone e Giulio Mastrototaro, artisti del cartellone areniano 2025, accompagnati al pianoforte da Roberto Brandolisio. A raccontare la storia e illustrare i principali temi verdiani, il professore e musicologo Fabio Sartorelli. Ingresso libero. Per tutti, un’occasione di accostarsi al capolavoro di Verdi, prima dello spettacolare allestimento, che andrà in scena in Arena dall’8 agosto. L’Arena di Verona Opera Festival 2025 conta sul sostegno di numerosi sponsor, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, Numia, RTL 102.5, Genny, che ha firmato le divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico, e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Metinvest, SABA Italia, SDG Group, Sartori di Verona, Palazzo Maffei e Mantova Village. Così come Calvisius Arena Foyer, ManPower Group e Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Ferroli. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner, www.arena.it”. Fondazione Arena di Verona, dunque, prosegue, ogni anno, offrendo di più e proponendo qualità, anche con opere, di grande attrattività e protagonisti di classe, facendo della lirica, per così dire, “veronese”, dal felice e lontano 1913, motivo di grande richiamo, nella Città della ‘vera’ musica.
Pierantonio Braggio