Tuffi. Dalla tentazione di lasciare lo sport, fino al secondo gradino sul podio dei Campionati Italiani Juniores.
Quella di Gregorio Tosi classe 2007, incoronato nei giorni scorsi a Roma vicecampione nazionale dalla piattaforma, è una di quelle favole da raccontare nello sport. Un passato nella ginnastica sempre in Bentegodi, Gregorio si fa male ad un ginocchio.
Dopo la delusione, lo sconforto, sceglie di riprovare la carriera con uno sport, i tuffi, simile alla ginnastica ma meno passibile di sollecitazione al ginocchio infortunato, e un giorno si presenta in piscina per una prova.
Coach Giacometti che ne nota subito il talento e accetta la sfida.
Greg giorno per giorno migliora, prende coraggio, ma la strada sembra in salita.
Ad un certo punto, si decide per una soluzione drastica e coraggiosa che si rivelerà vincente. 
Greg va a Bolzano tutte le settimane per affrontare la piattaforma di 7 e 10 metri, molto più simile alla durezza delle pedane della ginnastica rispetto alla specialità del trampolino .
Si decide di tentare l'agonistica juniores, campo che pullula di campioni ma che non spaventa fino a che, pochi mesi prima della finale, un altro infortunio sempre al ginocchio sembra rovinare e compromettere quello che ormai era diventato un sogno.
 Con tanta volontà Gregorio e coach Giacometti, si rimettono al lavoro, puntando tutto sulla preparazione atletica.
Ecco che si arriva alla finale di Roma al Foro Italico in uno scenario maestoso e al cospetto di grandi campioni emergenti. 
Con una gara perfetta, dopo soli due anni di attività di tuffi, e superando ostacoli e delusioni che avrebbero spento l’entusiasmo in chiunque, Gregorio cede il passo solo al romano Pelligra, recente campione del mondo giovanile.
“Un’emozione incredibile, non avrei mai pensato di arrivare a un podio nazionale, ma più andavo avanti con la gara più ci speravo visto che sentivo che stavo – dice il campione bentegodino - andando bene. Anche se non ero allenato come per le altre gare, grazie ai continui incoraggiamenti del coach senza i quali non ce l avrei mai fatta “
“E' stata una sensazione indescrivibile, dichiara coach Giacometti, vedere un ragazzo così determinato da quella piattaforma che vide l'ultima medaglia veronese maschile da 10 metri nei miei assoluti di Bolzano del 1996, e considerando che a Verona la piattaforma non esiste. Sono davvero felice .â€
L’anno in corso ha visto un medagliere impressionate per i tuffi della Bentegodi: 10 titoli italiani per benedetta Manfrin e Daniel Prutean negli esordienti, dopo i due titoli italiani di Cecilia Bragantini, tra l'altro ottima quinta nella nuova e difficile categoria senior ad un passo da un altro storico podio.