A Verona, l’ultima tappa del roadshow Coldiretti-Philip Morris Italia: “Il valore del nuovo accordo decennale di filiera per i territori italiani”. Inaugurato il Parco “Valle del Menago”, Bovolone, Verona, dopo un importante intervento di riqualificazione
“ Si è concluso, il 1° agosto 2025, a Verona, il Roadshow territoriale, promosso da Coldiretti e Philip Morris Italia, dedicato al nuovo accordo decennale di filiera e al suo impatto sui territori italiani. Dopo le tappe in Campania e Umbria, l’iniziativa ha fatto tappa in Veneto, una delle regioni cardine della produzione tabacchicola nazionale. L’accordo, rinnovato nel novembre 2024 insieme al Ministero dell’Agricoltura, ha esteso la collaborazione per la tabacchicoltura italiana a un inedito orizzonte temporale di dieci anni – fino al 2034 – e prevede l’impegno di Philip Morris Italia ad acquistare circa la metà della produzione totale di tabacco greggio italiano. Un investimento complessivo di circa un miliardo di euro che conferma Philip Morris Italia come il principale investitore privato nella filiera tabacchicola italiana, la più rilevante in Europa per volumi. “Il modello di filiera promosso da Coldiretti e Philip Morris Italia si conferma un accordo virtuoso e innovativo per la tabacchicoltura italiana ed europea, capace di coniugare sostenibilità economica, ambientale e sociale. Un’intesa che valorizza il protagonismo agricolo, promuove l’innovazione tecnologica e garantisce stabilità alle aziende agricole che vi partecipano. Tuttavia, questo modello è oggi messo in discussione dai recenti sviluppi normativi a livello europeo e internazionale.” A lanciare l’allarme è Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e Presidente di ONT Italia, che sottolinea come le proposte di revisione presentate dalla Commissione Europea, in particolare sul bilancio pluriennale dell’UE, sulla PAC e sulla Direttiva accise tabacchi rischiano di penalizzare gravemente il settore, se non adeguatamente gestite. “È fondamentale – prosegue Masiello – che i processi di revisione normativa tengano conto delle ricadute economiche, territoriali e occupazionali generate dalla filiera del tabacco Made in Italy. Non possiamo permettere che regole disallineate rispetto alla realtà produttiva compromettano il lavoro fatto in questi anni per costruire un modello agricolo avanzato, sostenibile e competitivo, che costituisce una voce importante per l’economia dei territori vocati alla produzione.” In Veneto, Philip Morris Italia acquista ogni anno circa il 60% della produzione regionale di tabacco, generando un valore aggiunto annuo di 55,8 milioni di euro e contribuendo all’occupazione con oltre 9.100 lavoratori. “Oggi presentiamo con orgoglio l’accordo di filiera decennale tra Coldiretti e Philip Morris Italia in un territorio strategico come il Veneto, che ospita alcune delle aziende tabacchicole più grandi e importanti d’Europa. In questo contesto, siamo particolarmente lieti di inaugurare il parco di Bovolone, restituito alla cittadinanza grazie a un progetto di riqualificazione che testimonia concretamente l’impegno di Philip Morris verso la sostenibilità. Un impegno che viene tradotto, all’interno degli accordi di filiera, in un insieme strutturato di iniziative nell’area della sostenibilità ambientale, della transizione digitale e della formazione dei giovani coltivatori, tese a garantire competitività e resilienza della filiera tabacchicola italiana” – ha dichiarato Cesare Trippella, Head of Leaf EU, Philip Morris Italia. Nel corso della giornata, si è svolto l’evento inaugurale del nuovo Parco Naturale Valle del Menago, promosso da Philip Morris Italia, con il patrocinio del Comune di Bovolone. Il Parco, restituito alla cittadinanza dopo un intervento di riqualificazione, è stato selezionato tra numerose proposte in Italia e all’estero, e si inserisce nella strategia globale dell’Azienda, per la tutela della biodiversità, la conservazione del suolo e delle risorse idriche, e il sequestro del carbonio. Il progetto di riqualificazione, portato avanti dal Comune, grazie al contributo di Philip Morris, valorizza il territorio veneto, cuore pulsante della filiera tabacchicola italiana, e ne rafforza la vocazione ambientale e sociale. Nel corso dell’evento sono intervenuti: Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente ONT Cesare Trippella – Head of Leaf EU, Philip Morris Italia Alberto Mantovanelli, presidente OPIT e vicepresidente ONT Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona Luigi Scordamaglia, ad. di Filiere Italia Carlo Salvan, presidente regionale di Coldiretti Veneto, ed Orfeo Pozzani, sindaco di Bovolone. Il Veneto, in questo contesto, si conferma una delle regioni italiane più importanti per la produzione di tabacco greggio. Con circa 3.700 ettari coltivati e una produzione annua di oltre 14.000 tonnellate, rappresenta il 28% del totale nazionale. Insieme a Campania e Umbria, costituisce il nucleo della tabacchicoltura italiana, che copre oltre il 90% della produzione complessiva. Dal punto di vista storico-produttivo, il Veneto ha conosciuto una marcata riduzione delle superfici coltivate, passando dagli oltre 8.000 ettari precedenti alla riforma del fino a stabilizzarsi negli ultimi anni intorno ai 3.700 ettari. La produzione si concentra principalmente nella provincia di Verona, che da sola rappresenta circa l’80% del totale regionale, con quasi 3.000 ettari e più di 11.000 tonnellate prodotte. Seguono le province di Padova, Venezia e Treviso e Vicenza dove, in particolare, il tabacco è ancora presente in alcune aree storiche come la Val Brenta. A livello economico e occupazionale, la filiera tabacchicola veneta coinvolge attualmente circa 120 aziende agricole e impiega complessivamente 1.200 addetti, di cui 1.000 nel comparto agricolo diretto e 200 nella fase di trasformazione. Il valore complessivo della produzione agricola è stimato in 73 milioni di euro, con un monte salari annuo di circa 10,5 milioni. Il valore aggiunto agricolo è quantificato in circa 7,3 milioni di euro. Negli anni recenti, in particolare dal 2019, le superfici coltivate hanno subito un’ulteriore contrazione, legata sia alla riduzione degli aiuti PAC (per effetto della convergenza interna), sia al ridimensionamento dei pagamenti agroambientali. A questa fase di incertezza si è aggiunta la presenza di contratti di breve durata stipulati nel periodo 2019-2022, che hanno reso più instabile il quadro economico per gli agricoltori. Oggi la situazione sembra essersi stabilizzata, grazie a un nuovo accordo decennale con Philip Morris, che prevede un prezzo di acquisto superiore ai costi di produzione e che include meccanismi di premialità che incentivano la qualità delle produzioni e del lavoro. Questo nuovo quadro contrattuale ha permesso di ristabilire un clima di fiducia nel settore, favorendo un progressivo ritorno alle superfici coltivate registrate prima del 2019, e permette di salvare la veneta ridando speranza ed opportunità ai nostri agricoltori storici e valorizzando il made in Veneto”. Un accordo di grande portata, che garantisce certezza di acquisto, per anni, da parte di Philip Morris, di grande parte del prodotto e, quindi, tranquillità al complesso mondo della produzione e della lavorazione del tabacco. Positivo l’effetto anche sulla continuità delle aziende, sul territorio. Non meno importante è la notizia della lodevole ridata vita al Parco Valle del Menago, Bovolone, Verona, che, tutto natura, in base ai video, che ci è stato dato di vedere, appare splendido e assolutamente meritevole d’essere visitato.
Pierantonio Braggio