Patrizia Bisinella: “Difendiamo i residenti e i baristi di via San Francesco e Lungadige Porta Vittoria. Il Comune non può voltarsi dall’altra parte. Zivelonghi minimizza da anni: ora basta”
Verona, 4 agosto 2025 - “In via San Francesco, Lungadige Porta Vittoria e in tutta la zona universitaria di Veronetta si sta consumando da mesi una situazione ormai intollerabile, che sta minando la sicurezza, la vivibilità e il lavoro quotidiano di bar, esercizi commerciali e residenti. Le continue risse tra bande, con sempre più violente aggressioni, e la presenza di gruppi di minorenni e dei cosiddetti ‘maranza’, armati di coltelli e persino machete, hanno trasformato un quartiere vivo e frequentato da studenti e famiglie in una zona fuori controllo.” Così Patrizia Bisinella, capogruppo di Fare con Tosi in Consiglio comunale a Verona, interviene con forza dopo gli ennesimi episodi di violenza nella notte di sabato 2 agosto, addirittura cinque risse avvenute negli stessi istanti in vie limitrofe: “L’ennesima serata finita nel caos, con ripetute chiamate alle Forze dell’Ordine intervenute alla fine in Lungadige Porta Vittoria, mentre rimaneva sguarnita Via San Francesco. Non possiamo più tollerare che gli esercenti debbano temere per la propria incolumità e siano costretti a chiudere anticipatamente per paura di quello che succede dentro e fuori i loro locali, o che i cittadini evitino ormai di passare in certe strade, perchè non si sentono sicuri. E non possiamo nemmeno accettare l’inerzia e la sottovalutazione del problema da parte di chi avrebbe il dovere di garantire la sicurezza in Città." Bisinella punta il dito contro l’Assessore alla Sicurezza: “Zivelonghi minimizza da anni una situazione che è sotto gli occhi di tutti e che sta peggiorando. Invece di affrontare il problema con serietà, chiedere con forza interventi incisivi da parte del Comitato per la sicurezza, si limita a derubricare gli episodi come casi isolati e a nascondersi dietro alle statistiche che paragonano Verona ad altre città, quando è invece evidente che ci troviamo davanti a un fenomeno sistemico e sempre più pericoloso, non riportato correttamente dai numeri delle denunce, perchè spesso la gente non denuncia per paura o perché non crede più che possa servire a qualcosa, poichè spesso le chiamate cadono nel vuoto. Le Forze dell’Ordine fanno quello che possono, ma è evidente che la sottovalutazione cronica dei fatti da parte dell’Amministrazione Tommasi ha contribuito al degrado della zona universitaria, così come di molte altre parti della città. Se non è in grado di garantire sicurezza, abbia il coraggio politico di farsi da parte. I Carabinieri sono stati più volte chiamati, i giornali ne hanno parlato, ma a quanto pare l’Amministrazione Tommasi resta sorda. L’unica proposta che ha saputo rivolgere agli esercenti quale è stata? Di rivolgersi a società di vigilanza privata, di tasca loro. Ma allora ci chiediamo: a cosa serve il Comune? Le Istituzioni locali? ”Bisinella conclude con una richiesta formale: “Chiedo che al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica siano ascoltati esercenti e residenti della zona. Servono più controlli, più pattugliamenti, e un presidio fisso serale nei punti critici, ad effetto deterrenza. Non è più il tempo delle parole: servono azioni concrete per restituire sicurezza e dignità a chi vive e lavora a Veronetta.”