XXXI Film Festival della Lessinia. A Bosco Chiesanuova, Verona, la Montagna protagonista.
“Montagna protagonista al Film Festival della Lessinia (FFDL). Inaugura ufficialmente venerdì 22 agosto la trentunesima edizione della rassegna cinematografica internazionale di Bosco Chiesanuova, Verona. Il grande schermo del Teatro Vittoria torna ad illuminarsi con una programmazione di 86 film da 36 Paesi. In Lessinia sono attesi registi, attori e ospiti. Fino al 31 agosto, un calendario di iniziative collaterali – presentazioni editoriali e tavole rotonde, escursioni alla scoperta del territorio e laboratori per i più piccoli, mostre e concerti – anima la Piazza del Festival e altri luoghi del paese. La cerimonia di apertura, alle 18, introduce alla tematica dei confini nel concerto dal vivo del musicista Luca Donini (clarinetto e sax). Nel frattempo, sullo schermo scorrono le immagini di quattro opere cinematografiche della sezione Retrospettiva: L’emigrante (Italia 1915) di Febo Mari, Confini (Italia 2014) di Alina Marazzi, Emigrazione 68: l’Italia oltre confine (Italia 1968) ed Emigranti (Italia 1963) di Franco Piavoli. Al Teatro Vittoria, doppia sessione di proiezioni. Per Montagne Italiane, alle 15.30 si inizia con la visione de La religione della libertà (Italia 2025) dei registi Marco Zuin e Giulio Todescan che fa memoria di un uomo, partigiano e maestro di vita, esempio di valori antifascisti. Segue La marchesa, la monaca, la matta e la spia (Svizzera 2024) di Antonella Kurzen che riporta alla fine degli anni Venti, sui costoni del Monte Generoso, nelle Prealpi Luganesi sul confine tra Svizzera e Italia, dove venne costruito per volere della marchesa Carla Nobili Vitelleschi un misterioso edificio a strapiombo sulla parete rocciosa. Dalle 21, al via il Concorso con il cortometraggio Upshot di Maha Haj (Francia, Italia, Palestina 2024). Tra le montagne, una coppia palestinese trascorre le proprie giornate coltivando un oliveto e allevando galline. Finché non arriva un giornalista a intervistarli sul tragico evento che ha colpito la loro famiglia dieci anni prima: un missile israeliano ha distrutto la loro casa. A seguire, in anteprima italiana: The shephered’s keeper (Israele 2024) di Hadara Oren. È il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari a inaugurare alle 16, nella Piazza del Festival, il primo degli incontri letterari di Parole Alte. “Quando si parla di montagna prevale un’idea stereotipata: lo spazio dello sci, delle vacanze nelle solite località del turismo. Ma le terre alte sono anche altro. […] È venuto il momento di stilare un manifesto, di dire forte e chiaro qual è la montagna che vogliamo”. Bastano queste poche frasi introduttive per chiarire l’intento dell’ultimo libro di Ferrari: uscire dalle abitudini, cambiare paradigmi spesso dati per scontati per immaginare nuove forme e idee per la vita e il turismo di montagna, in un’epoca così delicata a livello climatico, con buona parte delle nostre Alpi che nano luoghi ormai irrimediabilmente spopolati ad altri in cui invece l’overtourism (l’eccesso di affluenza turistica) è ormai la triste quotidianità. Dopo le parole di denuncia dei suoi ultimi libri, con La montagna che vogliamo (Einaudi, 2025) l’autore porta una nuova visione, in cui comunitarismo, senso della misura e responsabilità potranno essere le chiavi per il crearsi di una “nuova montagna”. Un progetto musicale nato nel 2012 dal desiderio di portare il pubblico a vivere l’Irlanda in Italia. Alle 23, i Patricks portano sul palcoscenico del Festival ciò che per loro rappresenta la musica irlandese: storie di vita, convivialità, spensieratezza e allegria. Voce (Margot Zanetti), fiddle e banjo (Gabriele Girlanda), chitarra (Alessio Malesani), irish whistles (Riccardo Alberti) e batteria (Nicolò Alberti): un mix di strumenti, voci ed energia per immergersi nella tradizionale musicale irlandese, con un sound decisamente energico e moderno. Fino al 31 agosto, biglietteria al Teatro Vittoria (in Piazza Guglielmo Marconi, 35) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Info: biglietteriaffdl.it o ffdl.it”. Appunto: la montagna non è solo bellezze naturali – delle quali, sempre possiamo godere – passeggiate, in un immenso verde, o sci… Bosco Chiesanuova, che è montagna, con il suo Film Festival della Lessinia dona al territorio veronese nuovo sapere, nuova vita e cultura, nonché, con partecipazioni scelte, anche internazionalità.
Pierantonio Braggio