ArtVerona, la 20ª edizione dal 10 al 12 ottobre con 143 espositori
Verona, 30 settembre 2025 – Dal 10 al 12 ottobre 2025, nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere, ArtVerona torna con la sua 20ª edizione, un traguardo che celebra vent’anni di crescita della manifestazione all’insegna del dialogo tra arte, cultura e territorio.
Con 143 espositori, grazie alla collaborazione con ANGAMC, la fiera rafforza il proprio ruolo nel sistema dell’arte moderna e contemporanea in Italia, mettendo al centro i temi Conversazione e scrittura come approccio curatoriale e filo conduttore.
Sotto la nuova direzione artistica di Laura Lamonea, ArtVerona si presenta come un soggetto che rinsalda il rapporto tra fiera e città, creando connessioni tra gallerie, artisti, collezionisti e le principali istituzioni, quali il Comune di Verona e Fondazione Cariverona. La manifestazione si estende nella città attraverso l’arte, che diventa un’occasione di incontro e partecipazione.
La fiera supera quest’anno la tradizionale divisione tra i padiglioni, dando vita a un vero e proprio dialogo tra moderno e contemporaneo.
ArtVerona 2025 è stata illustrata oggi nella sala degli Arazzi del Comune di Verona. All’evento hanno partecipato: l’assessora alla Cultura Marta Ugolini e l’assessora al Commercio e alle Manifestazioni Alessia Rotta, Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, Barbara Ferro, amministratrice delegata di Veronafiere, Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona, Marco Semprebon, responsabile Sviluppo territori Nord Est UniCredit, Laura Lamonea, direttrice artistica ArtVerona, Barbara Lavanda, dirigente Direzione Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Verona, Leonardo Regano, curatore sezione Pittura Ora, Patrizia Nuzzo, responsabile collezione GAM Verona e curatrice Apeiron, Marta Cereda, curatrice Wounded Words. Wounding Words, Thomas Ba, curatore Autogeografie. Tu fai le foto, ma sei parte del paesaggio, e Jessica Bianchera, curatrice Tomorrows-Folding, Flexing and Expanding.
«ArtVerona consolida il suo ruolo di piattaforma culturale profondamente connessa con il territorio. La collaborazione con le principali istituzioni pubbliche e private della città – dal sistema museale ai collezionisti, dalle accademie alle fondazioni – permette di ampliare la fiera oltre i padiglioni, portandola in luoghi simbolici come Palazzo Forti, la Biblioteca Capitolare o la Rondella delle Boccare. Questo modello diffuso, reso possibile grazie alla stretta sinergia con il Comune e con partner prestigiosi come GAM, Fondazione Cariverona, Università di Verona e UniCredit, rafforza il legame tra la fiera, la città patrimonio mondiale UNESCO e le sue comunità, generando valore culturale ed economico per l’intero territorio. Questa edizione di ArtVerona, poi, assume un significato ancora più rilevante grazie all’introduzione dell’IVA al 5% sulla compravendita di opere d’arte, una misura per la quale Veronafiere ha sostenuto con convinzione l’iniziativa di ANGAMC. Un traguardo che valorizza ulteriormente il mercato italiano e conferisce un forte impulso all’attrattività della manifestazione ha commentato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere.
«Con questa 20ª edizione, ArtVerona non solo celebra un traguardo importante, ma pone anche le basi per un ulteriore rilancio nei prossimi anni. La nuova direzione artistica, insieme al rafforzamento della collaborazione con ANGAMC e alla crescente attrattività internazionale con espositori da Stati Uniti, Cina, Svizzera, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e Lituania, conferma il nostro impegno nel dare voce tanto alle realtà storiche che emergenti. ArtVerona negli anni si è configurata infatti come una struttura agile ed efficiente, con una solidità organizzativa che ha permesso a molte giovani gallerie di affacciarsi per la prima volta al mondo delle fiere in modo sostenibile. Inoltre, stiamo lavorando con decisione a una strategia integrata di cross marketing tra le nostre manifestazioni: un approccio che ci permette di valorizzare i contenuti artistici di ArtVerona anche in contesti differenti, creando sinergie virtuose tra pubblici diversi e complementari, come quelli di Vinitaly e Marmomac» ha spiegato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere.
«Vorrei che ArtVerona fosse sempre di più un luogo in cui acquistare opere di qualità e, attraverso la vendita, sostenere nuovi percorsi di ricerca per gli artisti. Immagino la fiera come uno spazio di relazioni: con Musei, Università, Accademie, e come un motore per coproduzioni tra istituzioni pubbliche e private. Per me, visitare ArtVerona deve essere un’esperienza di conoscenza e scoperta artistica: passeggiare tra gli stand significa incontrare idee, linguaggi, visioni» ha affermato Laura Lamonea, direttrice artistica ArtVerona.
«L’Amministrazione comunale ha fortemente voluto che ArtVerona diventasse sempre più una manifestazione capace di uscire dai padiglioni fieristici per diffondersi in tutta la città. – ha dichiarato l'assessora alla Cultura, Marta Ugolini –. Siamo consapevoli che la nostra bella città è un plus per le manifestazioni fieristiche organizzate da Veronafiere. Rendere disponibili molti spazi prestigiosi per il programma diffuso è anche una scelta politica e culturale chiara: crediamo che l’arte contemporanea non sia soltanto un mercato o un’occasione riservata a chi acquista opere, ma un bene condiviso che può trasformare gli spazi urbani, rendere vivi i quartieri e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Dal 2004 i Musei civici di Verona, e in particolare la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, hanno intrecciato un dialogo costante con ArtVerona, sviluppato negli anni e consolidato dalla convenzione triennale firmata con Veronafiere. Con la 20ª edizione questo percorso si amplia ulteriormente, portando mostre, installazioni e performance non solo nei musei, ma anche in alcuni luoghi recuperati e restituiti alla città, come il Silos di Levante, la Rondella delle Boccare e ovviamente Palazzo Forti. Così Verona diventa un palcoscenico diffuso, dove la storia incontra la contemporaneità e l’arte diventa occasione di partecipazione collettiva: una vera e propria festa cittadina, che coinvolge chiunque viva e attraversi la città, offrendo stimoli, bellezza e nuove visioni per una città che si sente all'altezza dell'Europa».
«È un legame naturale quello con la Fiera di Verona che si intensifica e si rafforza per il bene della città – ha precisato l’assessora al Commercio e alle Manifestazioni, Alessia Rotta –. Abbiamo lavorato affinché gli eventi del fuori salone diventino sempre più intensi in tutti gli appuntamenti fieristici, come è stato per la 20ª edizione di ArtVerona che si presenta con una proposta che oltre all’arte punta ad offrire a cittadini e cittadine una possibilità di riscoperta di molti tesori dell’architettura, da Palazzo Forti alla Rondella delle Boccare. Un modo di vivere il tutto in forma più coinvolgente, con una proposta di Fiera e Arte che diventano un tutt’uno e di cui beneficia tutta la città».
«Essere ad ArtVerona con TOMORROWS – Folding, Flexing and Expanding significa rafforzare una collaborazione che unisce ricerca artistica, città e comunità. TOMORROWS si inserisce in Interregno, il nuovo palinsesto annuale di Fondazione Cariverona che porta a Verona mostre, laboratori gratuiti e incontri pubblici attorno a una domanda radicale: cosa significa essere “normali”? Interregno invita a leggere la normalità come costruzione storica e culturale e a riconoscere la diversità come risorsa per il territorio. In questo quadro, TOMORROWS non è solo una mostra di respiro internazionale, ma un laboratorio critico: l’arte come strumento per immaginare ciò che ancora non esiste e interrogare le forme che la vita potrà assumere. È così che intendiamo il nostro ruolo: generare impatto culturale e sociale, aprendo luoghi, opportunità e sguardi che rendano Verona una città sempre più inclusiva e capace di futuro» ha aggiunto Filippo Manfredi, direttore generale Fondazione Cariverona.