Gli Oblivion inaugurano la Stagione al Cinema Teatro Astra con un tutto esaurito. Tuttorial in scena venerdì 22 novembre, ore 21
Irriverente, moderno e capace di parlare a tutte le generazioni. Il Cinema Teatro Astra inaugura la Stagione 2025-2026 con lo spettacolo che più ne rappresenta lo spirito. Tuttorial - Guida contromano alla contemporaneità alzerà il sipario lupatotino venerdì 21 novembre, ore 21:00 con gli amatissimi Oblivion, interpreti di una brillante parodia che gioca con il mondo social, le notizie lampo e la cultura dell’istantaneo. E visto il grande successo della prima data, sold out già da tempo, l’Astra accoglierà il gruppo comico anche venerdì 17 aprile 2026, sempre alle 21:00, con una serata fuori abbonamento.
Per un weekend, quindi, il teatro lupatotino si trasformerà in una realtà nativa, dove personaggi di ogni epoca trascorrono le giornate a intrattenere i loro follower in cambio del tanto desiderato successo. Galileo Galilei, oggi acclamata star di Tik Tok, e Leonardo da Vinci, alla disperata ricerca di like, condivide la scena con le creature tipiche delle modernità, come l’infaticabile Rider e il pavido Leone da Tastiera. E mentre Marco Mengoni finisce per cantare all’Ikea, gli Oblivion proiettano il pubblico in un futuro surreale in cui tutti cercano di insegnare, spiegare, apparire e monetizzare attraverso contenuti digitali. Una corsa al successo che non risparmia nessuno e che i cinque artisti - Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli - raccontano con un’energia contagiosa. Dai litigi tra Bell e Meucci sull’invenzione del telefono, alla satira di costume, fino alla politica e all’attualità, gli Oblivion danno vita ad una folle playlist teatrale dove torna in scena anche una vecchia conoscenza del gruppo, il caro Alessandro Manzoni, questa volta deciso ad ambientare i suoi Promessi Sposi nelle serie TV più famose di tutti i tempi.
Tra nostalgia e modernità, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e satira sociale, gli Oblivion arrivano a San Giovanni Lupatoto con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, effetti sonori avveniristici e quella naturale inclinazione a rompere gli schemi. Sul palcoscenico cantano, suonano e percuotono, diventando così l’orchestra di loro stessi in un anti musical a metà tra avanspettacolo e dj-set. E così il pubblico, promettono, uscirà dal teatro «più saggio di Siri, più fluido di D’Annunzio, più caldo del riscaldamento globale». Tuttorial si fa specchio ironico e divertito della società iper-digitale per raccontarla, infine, con la leggerezza del gioco, la precisione del mestiere teatrale e l’energia di cinque straordinari performer.
Gli Oblivion, gruppo teatrale e musicale attivo da oltre quindici anni, è conosciuto per aver rivoluzionato la scena comica italiana con una formula unica che unisce canto, teatro e satira. Hanno raggiunto la notorietà con I Promessi Sposi in dieci minuti, parodia del romanzo manzoniano che li ha portati prima sul web e poi in televisione, con la partecipazione a Zelig. Da allora calcano i principali palcoscenici italiani con spettacoli in cui la musica diventa linguaggio teatrale e la comicità si fa riflessione sul presente. Il loro lavoro, che unisce virtuosismo vocale, scrittura comica e cultura pop, si muove tra la tradizione del teatro musicale e la sperimentazione contemporanea. Molto attivi anche sui social, gli Oblivion hanno saputo trasformare il digitale in un’estensione del loro linguaggio scenico, creando format, parodie e contenuti che dialogano con un pubblico trasversale.