CORONAVIRUS. A VERONA RESTA IN VIGORE IL DIVIETO DI PASSEGGIARE ALL’APERTO, ANCHE PER GENITORI CON BAMBINI. SBOARINA: “LA SALUTE DEI VERONESI PRIMA DI TUTTO. NON E' IL MOMENTO DI MOLLARE”
A Verona non è consentito fare passeggiate. Fino al 3 aprile, rimane in vigore l’ordinanza del sindaco che vieta l’attività motoria e sportiva all’aperto per tutti. Genitori con bambini compresi. Il provvedimento, essendo più restrittivo della circolare ministeriale arrivata ieri sera, resta valido per l’intero territorio comunale. Quella in corso, infatti, si conferma la settimana più difficile e cruciale nell’andamento dell’epidemia e dell’emergenza sanitaria a Verona. I dati della provincia scaligera oggi superano anche quelli di Padova per numero di contagi da Coronavirus. Il bollettino regionale dell’Azienda Zero di questa mattina ha registrato 2287 casi nel veronese, con un aumento di 66 positivi al Covid-19 rispetto alle ore 17 di ieri. Padova, territorio che fino ad ora aveva il più alto numero di contagi, è a quota 2283 casi, con un incremento di 56 positivi nelle ultime 15 ore. Più alto anche il numero dei decessi.
Perentorio, nel chiarire le limitazioni in vigore, il primo cittadino Federico Sboarina durante l’ultima diretta streaming. “La salute dei veronesi viene prima di tutto. Da sindaco e quindi responsabile della salute della nostra comunità, finchè la situazione è così grave, non intendo fare passi indietro. Le restrizioni possono piacere o meno ma hanno un’unica finalità, tutelare la salute di 260 mila cittadini. In questo momento è la priorità. La parola chiave è resistere. Siamo ad un punto cruciale, ecco perché le misure prese fino ad ora non cambiano. Il nostro territorio sta soffrendo questa emergenza più di altri, è un momento complicato per Verona, non possiamo mollare e nemmeno permetterci di fare passi indietro. Nonostante la circolare emanata ieri dal Ministero dell’Interno, i provvedimenti nella nostra città restano quelli adottati nelle scorse settimane. Nessuno può uscire per fare attività motoria o sportiva all’aperto, nemmeno per una passeggiata con i bambini. L’unica eccezione ammessa è per chi soffre di particolari patologie, comprovate da certificazione medica che attesta l’esigenza di muoversi fuori casa. Quella che ho firmato lo scorso 20 marzo è sicuramente un’ordinanza più restrittiva rispetto ai provvedimenti ministeriali, ma proprio per questo non in contrasto con quanto deciso dal governo. Una linea che è applicata anche dalla maggior parte dei Comuni della provincia. Dopo il 3 aprile, vedremo. Dipenderà dall'andamento dei contagi, se non calano ritengo che si proseguirà su questa strada. Tutti speriamo arrivi quanto prima il giorno in cui potremo uscire, e vedere i risultati degli sforzi che stiamo facendo, ma non è questo il momento. Non basta la commozione che tutti noi abbiamo provato nelle commemorazioni davanti agli ospedali o sotto al municipio con le bandiere a mezz’asta. Dobbiamo continuare a fare dei sacrifici, anche per chi sta lavorando in prima linea per affrontare quest’emergenza, per le persone che non ci sono più e per i loro cari. Ognuno di noi ha una responsabilità sulle spalle, porta il peso di questa situazione. Chi più chi meno, ma tutti possiamo rimanere a casa e aiutare la macchina che sta lavorando senza sosta”.
L’ordinanza sindacale numero 18 del 20 marzo prevede inoltre che, per le esigenze degli animali d’affezione, si possa uscire con il proprio cane rimanendo nel raggio di 200 metri da casa. Si ricorda che le aree cani restano aperte ma non può entrare più di una persona alla volta, per un massimo di cinque minuti.
Mascherine. Entro oggi la distribuzione dei dispositivi forniti dalla Regione Veneto viene completata. Sono mille i pacchetti da tre mascherine che restano ancora da consegnare, per un totale di 124 mila nuclei familiari raggiunti. Verona è stato l’unico capoluogo di provincia a mettere in campo un’operazione di distribuzione capillare porta a porta, attraverso i volontari di Protezione Civile, Croce Rossa ed Esercito. Purtroppo sono arrivate segnalazioni di casi in cui i dispositivi sono stati prelevati anche dalle cassette della posta dei vicini di casa. Pertanto, se qualcuno ancora non ha trovato i dispositivi può contattare il numero 0458052113 o scrivere una mail a protezione.civile@comune.verona.it segnalando l’indirizzo di residenza.
Controlli. Sia domani che sabato prossimo verranno intensificati i punti di controllo sulle principali arterie viabilistiche della città. Gli agenti della Polizia locale saranno pertanto impegnati a verificare la regolarità degli spostamenti di tutti i mezzi in transito. Durante i controlli dei vigili di ieri sono state fermate 383 persone e ispezionate 200 attività commerciali. Nessuna denuncia o irregolarità riscontrata.
“Le verifiche procedono a pieno regime – ha concluso il sindaco -, e tutte le Forze dell’Ordine, insieme all’Esercito, sono impegnate in un controllo capillare del territorio. Al momento non abbiamo ricevuto segnalazioni di casi particolari o di truffe in città. Dispiace solo constatare che qualche veronese, per farsi una scorta personale, abbia messo le mani nelle cassette della posta dei vicini, sottraendo le mascherine che avevamo consegnato. Rassicuro tutti coloro che non le avessero trovate, c’è una squadra di volontari che da oggi sarà impegnata nella distribuzione a chiamata. Ne abbiamo fatte fare di ulteriori proprio per coprire queste situazioni e far sì che tutti i veronesi le abbiano. Sono orgoglioso del grande lavoro fatto dai volontari. La raccomandazione ora è di utilizzare i dispositivi ogni volta che si esce, indossare mascherine e guanti fa la differenza ed è uno strumento in più di lotta al virus oltre che di difesa personale”.