LA REALIZZAZIONE DEL MUSEO DEL VINO PRONTO PER LA FASE OPERATIVA.
Dalla fase ideativa a quella operativa. La realizzazione del Museo del Vino a Verona è pronto per la fase successiva. In attesa che parta il complesso iter amministrativo, viste le molte istituzioni coinvolte, ora la novità è l’adesione di tutte le componenti del mondo vitivinicolo veronese.
Molte sono le rappresentanze di categoria che hanno dato adesione al progetto, ideato e promosso dal consigliere regionale Enrico Corsi. Un ulteriore tassello sulla strada del Museo del Vino che sarĂ anche punto di riferimento della produzione vitivinicola internazionale, ma non solo, visto anche il ruolo recitato dalla gastronomia. Ad esprimere soddisfazione infatti sono realtĂ chiave del territorio come Confagricoltura, Coldiretti, Unione Consorzi Vini Veneti DOC e DOCG, i consorzi Soave, Valpolicella, Custoza, Bardolino e la Confederazione Italiana Agricoltori.
A fare il punto della situazione sono intervenuti in sala Arazzi il sindaco Federico Sboarina, il deputato europarlamentare Paolo Borchia, il consigliere regionale Enrico Corsi, la vicepresidente Confagricoltura VR Camilla Capurso, il membro della giunta esecutiva Coldiretti Verona Chiara Recchia, per il Consorzio Soave Silvia Bolla, per il Consorzio Valpolicella il presidente Christian Marchesini, la presidente Consorzio Custoza e rappresentante UVIVE Roberta Bricolo, il responsabile Consorzio Bardolino Andrea Vantini e il presidente di CIA Verona Andrea Lavagnoli.
“Verona deve abituarsi a pensare in grande ed ha bisogno di investimenti – ha sottolineato l’eurodeputato Borchia -. E’ una città europea per storia e per posizione, e questo progetto di museo è totalmente funzionale al suo ruolo. Durante la pandemia abbiamo imparato quanto il turismo sia importante, e le analisi dei dati ci dicono quanto questo progetto possa funzionare”.
“E’ la prima volta che vedo una condivisione d’intenti così granitica tra gli attori coinvolti - spiega il consigliere Corsi -. Ad oggi abbiamo tutti gli elementi possibili per decidere, da dopo l’elezione del presidente della Repubblica, quale struttura societaria mettere in piedi per iniziare l’iter della realizzazione del museo che porterà tanti benefici per il territorio”.