Giorno della Shoah e della Memoria… Giorno di dolore, il 27 gennaio scorso, di pianto, di ricordo d’una tragedia, mai, a sufficienza conosciuta, e di caldo invito a fare in modo che l’umanità, mai più, sia spettatrice del bestiale, spietato assassinio, a
Nonostante sia trascorso quasi un secolo, dalla brutale, bestiale decisione nazionalsocialista di letteralmente ‘eliminare’ gli Ebrei d’Europa – in quel tempo, essi erano circa undici milioni, bene inseriti nella vita civile, contribuendo, anche economicamente, allo sviluppo delle nazioni, in cui erano radicati – assistiamo, ancora oggi, al ripetersi di inaccettabili discriminazioni, oltraggi ed altro, non solo, da parte di adulti, ma “addirittura”, anche di giovani, a danno, “addirittura”, pure di “giovani”, di origine ebraica. L’ultima notizia, in materia, è l’impiego odioso e vergognoso della Stella di David – simbolo di un Popolo, che ha tutte le ragioni, per chiedere all’umanità: quid feci tibi et in quo contristavi te, di uno Stato e di un’antica Religione – per screditare il giustificatissimo Certificato verde, antivirus. I fatti sono fatti e addolorano acutamente, facendo anche ritenere, che gli attori di detti episodi, per agire, in tale disgraziato modo, non siano a completa conoscenza di quanto il Popolo ebraico d’Europa abbia subito – senza colpa, dicevamo – dal 1200 e sino al 1945, solo perché “ebreo”… Un tutto, che si è concentrato, nelle peggiori sofferenze, che uomo potesse infliggere a uomo, a partire dagli anni Quaranta del Millenovecento, a causa della mente perversa e pazza d’un capo di partito e di stato, nonché dei suoi violentissimi pretoriani. La gente deve sapere, ma, perché sappia, dev’essere democraticamente e ripetutamente aiutata a concentrarsi e ad approfondire certa, inimmaginabile storia, onde, non si senta più dire, vedendo, occasionalmente, una certa persona, in tutto uguale a noi: è ebreo, è ebrea! Affermazione, quasi sempre spontanea ed innocente, in vero, che, sino a decenni orsono, era in uso, sulla bocca di tanti, ma affermazione, che conferma, come chi la pronunciava, dimostrasse di non conoscere di quale storia, di quale inferno di umiliazioni e di dolore, fosse stata forzatamente creatrice tale voce…! Quanto e quanto dovremmo dire e raccontare, in fatto di dolore morale e fisico caduto, nel corso dei secoli, sull’antico e, grande Mondo ebraico, accusato, sino all’aprile 1945, persino, d’avere voluto la seconda guerra mondiale, che fu occasione, invece, programmata, per massacrarlo e distruggerlo. Ricordiamo la tragedia di milioni, milioni di vittime di Auschwitz-Birkenau, nella Polonia, stretta nella mano d’acciaio nazista, e di altri campi di concentramento, e impegnamoci a rafforzare la nostra conoscenza di quanta disperazione, di quante spine, di quanta sanguinante coercizione, ad hoc studiata, siano stati vittime gli Ebrei d’Europa, onde, tale dura storia diventi convincente motivo, per diffondere il concetto di doveroso rispetto, per il Popolo d’Israele e, quindi, per ogni uomo del globo… Respingiamo l’intolleranza, la discriminazione, l’antisemitismo e seminiamo, coltiviamo la pacifica convivenza, fra uomini. Antisemitismo: peste, non solo del passato, ma, purtroppo, anche, dobbiamo costatare, del presente… Peste che dobbiamo sradicare, convincendo, dando luce a come la pesante e triste storia del tormentato Popolo ebraico, in Europa, dal Mille, in poi, sia stata basata, e si basi, a suo ingiusto danno, su bugie e su comportamenti scorretti, frutto d’invenzione, talvolta, mista a ricercata cattiveria, nonché su costruite preclusioni… Cogliamo l’occasione per ricordare anche il caro e paziente sopravvissuto di Auschwitz, Shlomo Venezia (1923-2012), che, schiavo e componente di un gruppo speciale, forzatamente attivo, presso le camere a gas, abbiamo conosciuto, anni orsono, con massima simpatia, a Verona, in occasione della sua presenza, nella città scaligera, nel quadro della sua attività di comunicatore, fra adulti e giovani, in tema di atrocità, anche dallo stesso subite, per mano nazista. Fare conoscere, il più possibile, l’infernale ideazione, tempi, fasi e metodi di tale genocidio, non sarà mai sufficiente! Nella foto, carro merci/bestiame, originale delle allora Ferrovie dello Stato, che, fra i numerosi altri, ha portato, in condizioni terribili, nostri concittadini ebrei ,ai campi di concentramento. Pierantonio Braggio

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