"Supolka" Ассоциация беларусов в Италии "Суполка" - “Supolka” Associazione Bielorussi in Italia.
Il 5 ottobre scorso, una folta delegazione di Bielorussi, residenti in Italia, che si attivano per la realizzazione del progetto ‘Riabilitazione delle famiglie dei prigionieri politici bielorussi”, accompagnata dal segretario di Cisl Verona, Giampaolo Veghini. è stata ricevuta in Municipio, dal presidente del Consiglio comunale, Stefano Vallani. Toccanti le testimonianze dell’attivista di Supolka, Associazione Bielorussi in Italia,Yuliya Yukhno, che, da due anni promuove progetti di accoglienza, per i propri connazionali, di Kristina, madre di 6 figli, reduce da un campo profughi, e di Vadim, rifugiato politico, incarcerato più volte, per aver appoggiato la candidatura di un nuovo presidente, in Bielorussia. Il presidente Vallani: “L’Amministrazione vuole dare voce e spazio ad un tema molto importante, che riguarda i rifugiati dalla Bielorussia e, in particolare, i bambini e le donne che oggi si trovano nel nostro Paese. Appoggiamo, quindi. l’iniziativa promossa da Cisl Verona, quale segno di apertura e accoglienza nei confronti delle popolazioni, che stanno vivendo il dramma della guerra o in regimi dittatoriali. Le testimonianze raccolte, oggi, sono davvero toccanti ma importanti per riaffermare la volontà di dare tutto l’aiuto possibile”. Veghini: “Libertà e solidarietà sono i fondamenti della Cisl. A Verona, come in Veneto, ci siamo subito attivati per aiutare il popolo bielorusso, fornendo la massima disponibilità, aprendo la sede per accoglierli e affrontare insieme le loro problematiche. Ora portiamo avanti questo progetto, confidando nella sensibilità dei cittadini”. IL citato progetto prevede una raccolta fondi per accogliere per un mese, in strutture adeguate, bambini fuggiti dalla Bielorussia, accompagnati da un genitore o affidatario. Secondo i dati ufficiali, i prigionieri politici in Bielorussia sono più di 1.280, ma fonti non ufficiali parlano di cifre più elevate. Al momento, il maggior numero di rifugiati, con bambini si trova in Polonia e Lituania e la maggior parte ha problemi, circa documenti e lavoro, oltre a subire discriminazioni a causa della guerra in Ucraina, tenuto conto dell’appoggio del presidente bielorusso alla Russia di Putin. L’iniziativa mira a raccogliere le spese del progetto che prevede l’organizzazione del viaggio in Italia da Polonia e Lituania, l’accoglienza nelle strutture con vitto e alloggio, la realizzazione di iniziative ricreative nel periodo di permanenza ed eventuale assistenza psicologica. Per donazioni, è suggerito il bonifico sul conto bancario di Iscos Toscana (IT60Y0103002800000003892831), con causale: “Per il progetto dei bambini bielorussi”. Non si può non condividere la disperazione di chi lascia la propria terra, per sottrarsi alla negazione della libertà e, quindi, del rispetto del cittadino, dal quale, invece, unicamente, derivano la scelta e la nomina dei capi di governo.
Pierantonio Braggio