Le tredicesime 2023, disponibili dal 1° dicembre e successivamente. Le riceveranno 35 milioni di italiani, dei quali 16, pensionati, e 19 milioni, dipendenti, per complessivo di 40,7 miliardi.
Considerazioni di CGIA Mestre del 30 novembre 2023.
Dal 1° dicembre, 16 milioni di pensionati presenti in Italia iniziano a ricevere la tredicesima dall’Inps. Ai 19 milioni di lavoratori dipendenti, invece, gli imprenditori (pubblici e privati) la pagheranno nelle prossime settimane e, tendenzialmente, non oltre il 25 dicembre. Complessivamente sono 35 milioni gli italiani che, dal 1° dicembre alla vigilia di Natale, riceveranno questa gratifica. Nei portafogli di queste persone finiranno complessivamente 40,7 miliardi di euro. A fare i conti è stato l’Ufficio studi della CGIA. Come verrà spesa? E’ difficile prevedere cosa acquisteranno gli italiani con la tredicesima. Tra il pagamento delle bollette della luce, del gas e la rata del mutuo, anche quest’anno non saranno molti i soldi che verranno destinati agli acquisti natalizi. Visto l’andamento dei consum,i registrato nella prima parte dell’anno, si stima che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali rimanga pressoché lo stesso del 2022, ovvero tra i 7 e i 7,5 miliardi di euro. Un importo che rispetto a 15 anni fa, comunque, è dimezzato. Come mai? In primo luogo perché tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano sempre più spesso a novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero. In secondo luogo perché in questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese “accessorie” e ciò ha comportato una conseguente flessione della propensione a fare i regali nel periodo natalizio. Sono cresciute di 7 miliardi: Rispetto l’anno scorso, il volume economico complessivo della gratifica natalizia 2023 è aumentato di 7 miliardi. Quali sono le ragioni? Innanzitutto, perché rispetto al 2022 il numero dei dipendenti presenti nel Paese è cresciuto di quasi 400mila unità; dopodiché, va ricordato che anche il monte salari è salito rispetto all’anno scorso e questo è riconducibile, in larga misura, al fatto che alcuni importanti contratti di lavoro sono stati rinnovati. Nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, infatti, l’incremento è stato del 5 per cento. I regali più gettonati? Gli alimentari: Anche quest’anno i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più acquistato dagli italiani: seguono i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento/scarpe e gli articoli per la cura della persona. Non c’è alcun dubbio che anche i cosiddetti regali “digitali” saranno tra i più gettonati: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, subiranno un ulteriore aumento rispetto ai volumi registrati l’anno scorso. In particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per gli acquisti online. A Milano, Roma, Torino e Napoli il più alto numero di percettori: A livello geografico la provincia che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è Milano: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate saranno 2,91 milioni. Seguono i quasi 2,64 milioni di percettori presenti a Roma, 1,38 milioni di residenti a Torino e 1,35 milioni presenti a Napoli. Le realtà meno interessate, anche perché demograficamente più piccole delle altre, sono i circa 72.500 residenti a Vibo Valentia, i quasi 70 mila ubicati a Enna e i 42.800 che abitano a Isernia. Ossigeno, dunque, per le famiglie e per l’economia, anche se, come sopra cennato, la spesa natalizia 2023 risulterà contenuta. Del resto, pensare ad un po’ di risparmio – da un lato, spesso, proposto e suggerito, ma, purtroppo, non certamente bene trattato, dal punto fi vista fiscale, sebbene sia anche da esso, che deriva ricchezza – è raccomandabile, essendo esso alla base della creazione di certezza futura. Ricordiamo la bella espressione d’un tempo, in sé, già regalo: Giovinezza previdente, vecchiaia sorridente….! Pierantonio Braggio