COMMEMORAZIONE 80° ANNIVERSARIO ASSALTO AL CARCERE DEGLI SCALZI
Il sindaco commenta: “E’ nostro dovere ricordare, approfondire e tramandare questa pagina della storia. 8Alle nuove generazioni dobbiamo ricordare che i diritti non sono scontati ma vanno presidiati costantemente”.
Il sindaco Damiano Tommasi ha partecipato oggi pomeriggio alla cerimonia di commemorazione dell’ 80º anniversario dell’Assalto al Carcere degli Scalzi. Sono inoltre intervenuti il sindaco della città di Lendinara Francesca Zeggio, l’assessore alla Legalità del Comune di Torino Marco Porcedda e l’oratore ufficiale della cerimonia avv. Stefano De Bosio.
“Ringrazio tutte le autorità presenti per essere oggi qui nel cuore della nostra città, in un luogo simbolo, costantemente presente sul nostro gonfalone con la medaglia d’oro alla città di Verona per l’audacia di sei ragazzi che 80 anni fa hanno messo la loro vita un passo indietro rispetto ai valori che oggi ci permettono di raccontare 80 anni diversi – ha detto il sindaco Damiano Tommasi-. Questa tappa della storia della nostra città sia per noi un costante richiamo al fatto che i diritti non sono per sempre, i diritti devono essere vissuti e convintamente difesi.
E’ il gesto compiuto quel giorno da sei giovani, insieme a tanti altri gesti più silenziosi, che ci ha permesso di essere qui oggi, nella nostra repubblica democratica che fonda il suo essere comunità su valori e diritti non negoziabili e indiscutibili.
Come amministratori e amministratrici è nostro dovere ricordare, approfondire e tramandare questa pagina della storia, 80 anni sono
due generazioni, cominciano a mancare i testimoni diretti e di conseguenza le emozioni vissute in prima persona nella tragicità di quei momenti.
Ecco perché diventa ancora più difficile raccontarli e dare la giusta dimensione a cosa significa poter godere di diritti in un Paese democratico che ci obbliga a vivere in maniera pacifica.
Non mi sento solo nel rappresentare quei valori della nostra città che oggi celebrano un anniversario importante, in un luogo che per anni è stato forse raccontato in maniera distorta rispetto a quella che è la reale volontà della nostra città e che è nostro dovere raccontare alle nuove generazioni”.
La cerimonia vuole ricordare l’azione coraggiosa intrapresa da sei militanti dei Gruppi di Azione Patriottica che, alle 18.25 del 17 luglio 1944, si introdussero nel carcere degli Scalzi a Verona per liberare Giovanni Roveda, antifascista, sindacalista e politico italiano rinchiuso da alcune settimane. L’operazione riuscì, ma costò la vita a Lorenzo Fava e a Danilo Preto, giovanissimi protagonisti della Resistenza veronese. Gli altri quattro che vi presero parte furono Emilio “Bernardino” Moretto, Aldo Petacchi, Vittorio Ugolini e Berto Zampieri.