La 126ª Fieracavalli, a Veronafiere, dal 7 al 10 novembre, con immagine rinnovata, importante palinsesto di competizioni sportive e spettacoli, il meglio del comparto allevatoriale e spazi, atti a raccontare il turismo rurale e l’equitazione etica e consa
Fieracavalli, manifestazione di riferimento del panorama equestre internazionale, sarà alla sua 126ª edizione, alla Fiera di Verona. Dal 7 al 10 novembre, più di 140mila visitatori, tra appassionati, operatori e atleti, potranno ammirare oltre 2.200 cavalli di 60 razze, scoprendo le sfaccettature del mondo equestre, in 12 padiglioni e 6 aree esterne, pari ad oltre 128mila metri quadrati espositivi netti, 35 Associazioni allevatoriali, 700 aziende espositrici, da 25 Paesi, e oltre 200 eventi, tra competizioni, spettacoli e convegni. La rassegna è stata presentata, ufficialmente, il 24 ottobre, a palazzo Serbelloni, Milano. «I numeri confermano la forza del nostro brand più storico e conosciuto – afferma Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Fieracavalli è stata capace di rinnovarsi negli anni, adattandosi alle evoluzioni della società e alle esigenze del mercato, trovando sempre l’equilibrio, tra le varie anime della manifestazione: sport, business, sostenibilità , spettacolo, inclusione e solidarietà . Anche questa edizione è frutto di un lavoro di sistema, che coinvolge istituzioni come il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Agenzia ICE, la Regione del Veneto, il Comune e la Provincia di Verona. Senza dimenticare il supporto indispensabile di FISE, FEI, FITETREC-ANTE, delle associazioni allevatoriali, oltre che di tutti gli sponsor». Per la prima volta, tenutasi a Verona, nel 1898, Fieracavalli è, oggi, un gioiello di Veronafiere, costituendo, fra l’altro, l’inizio dell’attività di un Ente, Veronafiere, appunto, che, con massima, riconosciuta professionalità , organizza circa sessanta rassegne, in Verona, ed altre, nel globo, fortemente contribuendo alla positiva evoluzione dell’economia.
Pierantonio Braggio