Gentile Vicesindaca
Avvocata Barbara Bissoli
Verona, 1 gennaio 2025
Le scrivo in merito a sue dichiarazioni riportate da L’Adige del 30 dicembre ‘24:
“L’associazione Barbieri è il braccio operativo di un partito politico e quindi deve seguire i
percorsi ufficiali. Aperta la fase di concertazione si valuterà se l’associazione sia uno degli
enti che possono partecipare e proporre le loro idee”.
Francamente ci siamo preoccupati per quella che è sembrata una chiusura al
contributo che può dare l’Associazione, rafforzata dal passo nel comunicato stampa dello
stesso giorno nel quale lei afferma che il documento approvato è “una sintesi innovativa di
saperi tecnici e di saperi politici e diffusi, che potrà essere affinata e migliorata nella fase
della concertazione con le altre amministrazioni preposte alla cura degli interessi
pubblici e con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul
territorio e di interessi diffusi.”
E dato che “il confronto con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti
interessi sul territorio e di interessi diffusi” è quanto recita l’art. 5, comma 2 della L.R.
11/2004, pur apprezzando la precisione giuridica della sua citazione, abbiamo iniziato a
preoccuparci che non si volesse osservare l’art. 2, comma 2, lettera c) della stessa L.R.
11/2004 che, come lei ben sa, prevede che il conseguimento delle finalità indicate nel
comma 1) si attui mediante “il coinvolgimento dei cittadini, delle rappresentanze
economico-sociali…..”
Ma la successiva lettura del comunicato stampa postato sul sito del Comune nel quale
il Sindaco afferma che “Naturalmente ci sarà un confronto con le associazioni” ci ha
tranquillizzati sul fatto che saremo considerati, secondo la prassi dell’ascolto, che tanto gli
è cara.
Chiarito questo, mi preme una precisazione che mi permetto di inviarle data la
similitudine di alcune nostre esperienze: io presidente dell’Ordine degli Architetti per 4 anni,
lei dell’Ordine degli Avvocati per 3 e ½, io assessore tecnico all’urbanistica per 2 anni, lei
già per 2 e ½, la condivisione della tenacia nella realizzazione di un progetto quale quello
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della tranvia di cui ho coordinato la procedura di VIA in parallelo alla sua partnership con
l’avv. Dario Donella per gli aspetti legali.
Insomma, pur schierati su posizioni politiche diverse, entrambi abbiamo operato, e
stiamo operando, al servizio della città. E sappiamo cosa significhi avere un “ruolo
istituzionale”, e come questo possa, anzi debba, essere distinto dalle proprie posizioni
personali.
Una posizione politica personale non va confusa con un ruolo di rappresentanza:
milito, orgogliosamente, in Forza Italia, e con me circa la metà dei 94 soci dell’Associazione
Giuseppe Barbieri, ma come Presidente rappresento anche l’altra metà che non è iscritta
ad alcun partito e anche i 15 simpatizzanti iscritti anch’essi all’Associazione al di fuori di ogni
identificazione di parte (alcuni simpatizzano per la sua parte politica). Quindi, dei propri 109
aderenti l’Associazione ne conta meno della metà schierati con un partito che in Comune è
all’opposizione. Fra gli aderenti contiamo professionisti, imprenditori, dirigenti, insegnanti,
anche universitari, operatori culturali, domiciliati per lo più nel veronese, ma anche in altre
regioni e uno negli Stati Uniti. Contiamo pure politici in attività, che partecipano a titolo
personale e non in rappresentanza di partiti, in uno scambio continuo di conoscenze e di
esperienze. Non si può proprio dire che l’Associazione Giuseppe Barbieri sia il braccio
operativo di alcunché. Anche perché nei nostri contributi ci avvaliamo di tecnici del tutto
estranei all’Associazione, come l’arch. Tullo Galletti per il contributo alle infrastrutture del
PAT.
Quindi, gentile Vicesindaca, le preannuncio che l’Associazione Giuseppe Barbieri sarà
parte attiva nel processo di discussione del PAT, nelle sue vari fasi, offrendo il contributo
della professionalità dei propri aderenti e di quanti vorranno lavorare con noi. Da progettista
di PAT e di PI ho vissuto varie esperienze in proposito e sono certo che sono importanti tutti
i contributi, anche irrituali, cioè al di fuori delle procedure canoniche di concertazione
previste dalla legge.
Poi l’Amministrazione avrà di diritto-dovere di decidere.
Augurandole, anche a nome di socie, soci e simpatizzanti, un buon lavoro ed una
proficua prosecuzione del nuovo anno, la saluto cordialmente.