Festeggiato il Radicchio rosso di Verona 2023, a cura del Consorzio Radicchio rosso di Verona e della Confraternita del Radicchio rosso di Casaleone, Verona.
L’occasione ha permesso di ammirare una parte, ben conservata, d’un pavimento romano del I sec. d. C., scoperto, durante lavori di restauro, nella cantina del Ristorante Scapin, Verona.
Domenica 12 novembre, un particolare incontro esperenziale si è tenuto presso il Ristorante Scapin, con lo scopo di ricordare ai veronesi che è disponibile, proprio in questo periodo dell’anno e che lo sarà sino alla fine del prossimo febbraio, il pregiato Radicchio rosso di Verona, una cicoria particolare, dalle caratteristiche, anche nutritive, più che confermate e ben adatta, quale oro rosso, purpureo, dalle venture eburnee e croccati, alla preparazione di piatti ad hoc. Una cicoria, assolutamente invernale, eccellenza fra le verdure veronesi, che solo i terreni del Basso Veronese o, meglio, della Terra dei Dogi, permettono di coltivare, e prodotto della natura, che, rendendosi disponibile nei più freddi mesi invernali, crea economia, occupazione compresa, in un momento, in cui, in generale, l’agricoltura tace. Non solo: il Radicchio rosso è portabandiera – di pace…! – in fatto di valorizzazione del territorio, perché la sua presenza permette la realizzazione di diverse ricette, tutte d’antica data, da parte dei diversi, raffinati ristoranti della zona, che accanto al Consorzio Radicchio rosso, con sede a Legnago, e alla Confraternita del Radicchio rosso, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della preziosa cicoria. L’incontro, che ha consentito di gustare piatti studiati, al Radicchio rosso, per lo speciale momento, è stato rallegrato dalle portate: Radicchio stufato su polenta morbida, con formaggio L’Opera; Risotto al Radicchio rosso e Dolce, diplomatico, pure al Radicchio…: un menù ideato da Enrica Claudia De Fanti, referente di segreteria e del settore progetti della Pro Loco Carpanea Casaleone, di ApertoArte e della Confraternita del Radicchio rosso, Casaleone, Bassa Pianura Veronese, in collaborazione con Scapin. Non potevano mancare illustrazioni e spiegazioni sul “Radicchio”, da parte dell’attiva signora De Fanti, che, con grande attenzione, ha pure organizzato il tutto. Quanto al Ristorante ospitante, con conduzione, giunta alla IV generazione, dai fratelli Scapin, esso mira a dare luce alla tradizione e alla tipicità delle ricette antiche veronesi, svolgendo la sua attività, in via Diaz 22, Verona. Ma, oltre a profumi e sapori, i Scapin si onorano di poter fare conoscere ed ammirare una parte, ben conservata, d’un magnifico pavimento romano del I sec. d. C., scoperto, durante lavori di restauro, nella cantina del proprio Ristorante... Radicchio rosso di Verona: grande risorsa, che, merita il massimo d’attenzione, dunque, sia per le sue proprietà nutrizionali, che per il colore straordinario delle eleganti foglie del suo cespo, atte a rendere attraenti piatti diversi e gradita ogni portata, e perché, come cennato, rende attiva l’economia agricola della Terra dei Dogi, anche d’inverno. Una risorsa, di cui non potremmo godere, senza l’impegno costante, sulla terra, dei nostri esperti agricoltori…!
Pierantonio Braggio