La deontologia oltre le regole: il primo passo tra le sfide attuali dei professionisti veronesi.
Un incontro per tenere orientata la bussola dell’etica in un percorso condiviso
Legalità, responsabilità sociale, trasparenza: il ruolo delle professioni nella società che cambia. La conferenza promossa da Fiaip Verona ha messo intorno allo stesso tavolo Ordini professionali e Associazioni di categoria.
In un momento storico in cui le professioni sono chiamate a confrontarsi con sfide complesse – dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità ambientale, dal sovraccarico normativo all’etica delle competenze – la conferenza “La deontologia nelle e tra le professioni” ha rappresentato un momento di riflessione comune tra categorie diverse accomunate dalla stessa responsabilità sociale. L’incontro, organizzato da Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) sezione di Verona, si è tenuto martedì 6 maggio nella sede della BCC Valpolicella Benaco in Valgatara, e ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli Ordini professionali e delle Associazioni di categoria del territorio veronese. L’incontro ha restituito un quadro dinamico e condiviso: la deontologia non deve essere percepita come una lista di divieti, ma uno strumento per pensare la professione in un mondo che cambia. E la sua efficacia non dipende solo dalle sanzioni previste, ma dalla capacità dei professionisti di assumere su di sé una funzione sociale, culturale e pubblica.
«Oggi abbiamo fatto un primo passo concreto per lavorare insieme, un giorno importante che segna l’inizio di un percorso condiviso tra professionisti - ha sottolineato Francesco Savino, presidente provinciale Collegio Fiaip Verona, promotore dell’evento -. L’Ordine non è solo un ente di appartenenza, ma una garanzia per agenti immobiliari e clienti, come per tutte le professioni. Proprio per questo, insieme ai presidenti degli Ordini presenti, ci siamo impegnati a promuovere altri incontri come questo, per coinvolgere sempre più realtà». Sono intervenuti Gianluca Savoja, Vice Presidente Consiglio Provinciale Fiaip Verona, Mauro Regis, Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Nicola Marino, Presidente Consiglio Notarile, Matteo Faustini, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Matteo Limoni, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Eleudonia Terragni, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti, Romano Turri, Presidente dell’Ordine dei Geometri, Damiano Bellè, Vice Presidente Ance Verona, e Filippo Mantelli, Consigliere Nazionale A.N.A.C.I.
Ad aprire i lavori Gianluca Savoja, vicepresidente provinciale di Fiaip Verona, che ha messo in evidenza il valore della deontologia non solo all’interno delle singole professioni, ma anche nei rapporti tra categorie diverse. «Il nostro è un mestiere di equilibrio – ha affermato –. L’agente immobiliare è chiamato a tutelare il cliente senza invadere competenze altrui, ma anche a far valere la propria specificità». Savoja ha ricordato i principi cardine del Codice Deontologico FIAIP – onestà, trasparenza, riservatezza, collaborazione tra colleghi, formazione continua – e ha posto l’accento sulla necessità di evitare ogni forma di abuso di competenza o mascheramento professionale. «Nessuno può esercitare ruoli di altri professionisti solo perché ha una formazione simile – ha precisato –. Serve rispetto reciproco, ma anche una collaborazione concreta e strutturata: fare squadra tra professionisti rende il lavoro più efficace, più snello e più sicuro per il cittadino».
Deontologia e società: responsabilità e trasparenza. I relatori hanno condiviso il crescente peso della responsabilità pubblica e del rapporto fiduciario con il cliente, in un contesto sociale e tecnologico in continua trasformazione. «La nostra categoria ha una valenza sociale – ha spiegato Matteo Limoni, presidente dell’Ordine degli Ingegneri –. Gli Ordini tutelano la società garantendo che gli iscritti abbiano competenze e agiscano nel rispetto dell’etica. Non basta ciò che è tecnicamente possibile: il professionista deve interrogarsi sulle implicazioni delle proprie scelte».
Un altro nodo cruciale è stato quello del rapporto con il committente. La chiarezza del preventivo, l’obbligo dell’assicurazione professionale e l’adeguatezza delle tariffe sono tutte condizioni necessarie a costruire una relazione corretta e consapevole. A questo proposito, Damiano Bellè, vice presidente di Ance Verona, ha sottolineato che «l’impresa ha una responsabilità verso il territorio e la collettività. Costruire significa incidere sul volto delle città, sul paesaggio, sulla qualità della vita. Per questo servono comportamenti fondati su correttezza, integrità e rispetto della legge, ma anche sul rifiuto netto della corruzione e dell’illegalità». Bellè ha richiamato l’importanza della qualità del costruito, sia in termini tecnici che etici e sociali: opere durevoli, sicure, sostenibili, in armonia con il contesto urbano e ambientale.
Altrettanto forte il messaggio sui compensi. Romano Turri, presidente dell’Ordine dei Geometri, ha sottolineato proprio questo aspetto: «Ogni incarico va svolto con responsabilità, ma anche con rispetto per il proprio lavoro, la deontologia passa anche dal riconoscimento dignitoso del lavoro. Compensi troppo bassi o gratuiti sviliscono la professione e ne compromettono la qualità. La deontologia è il primo biglietto da visita della nostra categoria e un comportamento scorretto indebolisce la reputazione dell’intera professione».
Collaborazione tra professionisti: una necessità crescente. Nella seconda parte dell’incontro si è ragionato sul rapporto tra le professioni. Eleudomia Terragni, Presidente Odcec Verona, ha richiamato l'importanza di fare rete: «Gli Ordini professionali oggi sono senz’altro un presidio culturale, oltre che disciplinare, e hanno un ruolo strategico nella formazione continua degli iscritti e nella trasmissione dei valori. Una mission che condividiamo, ecco perché la deontologia può essere strumento di dialogo, garantendo la fiducia delle parti e aprendo a nuove relazioni nell’interesse pubblico. Stiamo investendo e credendo molto sull’interprofessionalità, mettere in rete i professionisti significa ampliare le prospettive e avere uno sguardo lungimirante sul futuro. Ringrazio pertanto Fiaip Verona per questa preziosa occasione di confronto. Come Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili siamo impegnati in prima linea per ‘costruire’ ponti a beneficio della collettività».
Ponti che, ha spiegato anche Matteo Faustini, presidente dell’Ordine degli Architetti, «possono prevenire ed evitare numerosi problemi. Non a caso il nostro codice deontologico si basa su indipendenza, riservatezza e rapporti corretti con i colleghi, interni ed esterni. Negli ultimi anni, infatti, le maggiori criticità legate al Superbonus 110% non derivano tanto dallo strumento in sé, quanto dalla mancanza di comunicazione tra le diverse professionalità coinvolte e con i committenti, come i Comuni».
La conferenza è stata anche un’occasione per riflettere sulle diverse priorità delle varie professioni e su come comprenderle possa favorire una collaborazione più efficace. Concetto fissato da Nicola Marino, Presidente Consiglio Notarile: «La cooperazione è fondamentale, ma ogni ruolo ha tempi e responsabilità differenti. Il mediatore segue la trattativa fino alla sua conclusione, mentre il notaio interviene solo al momento della stipula. Questo può entrare in conflitto con le aspettative dell’agente immobiliare o degli stessi clienti. La deontologia, in questo senso, non è solo un insieme di regole, ma l’impalcatura che garantisce la sicurezza dell’intero sistema».
Filippo Mantelli, consigliere provinciale ANACI, ha poi sottolineato che la deontologia: «È una forza interiore fatta di correttezza professionale e passione. Se riuscissimo davvero ad abbattere i muri tra categorie molte criticità svanirebbero. La correttezza tra colleghi è un pilastro, così come il rispetto reciproco e il riconoscimento del valore del lavoro altrui». Mantelli ha ricordato anche l’importanza di momenti di confronto tra professionisti dell’edilizia: «Se queste conferenze le facessimo ogni sei mesi, e ognuno portasse con sé un collega, cresceremmo in fretta. La vera svolta è la sinergia».
«Il segreto sta nella consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri limiti: sapere fin dove possiamo arrivare e dove, invece, dobbiamo fermarci. È una questione di rispetto reciproco e di responsabilità – ha spiegato Mauro Regis, presidente dell’Ordine degli Avvocati –. Chi lavora bene sa che davanti a una controversia è fondamentale il confronto con il tecnico, perché ogni professionista deve fare il proprio mestiere. Purtroppo, oggi spesso il denaro diventa il primum movens, si cerca il più economico anziché il più competente, e si perde il valore del passaparola basato sull’affidabilità».