“Il Teatro è Servito”: rassegna estiva al Castello di Montorio, Verona, con la Compagnia Enzo Rapisarda. L’abbinamento cibo - cultura inizia con “Cani e Gatti”, giovedì 3 luglio
Abbinare buon teatro e buon cibo, in una location da sogno? Al Castello di Montorio, si può, con la rassegna teatrale di Enzo Rapisarda “Il teatro è servito”. Ben sei spettacoli teatrali d’autore, a cavallo tra luglio e agosto, prodotti dalla Nuova Compagnia Teatrale. L’esperienza proposta al pubblico è quella di una serata completa da passare in compagnia: prima dell’inizio delle rappresentazioni: infatti, chi vorrà, potrà gustare un menù sempre diverso, in tema con l’allestimento teatrale proposto. La storica compagnia propone un affascinante viaggio nella commedia classica italiana e francese, con testi di Scarpetta, Labiche, Pirandello e Feydeau. Il primo appuntamento è dalle 20 per chi vuole cenare o alle 21.30 per chi vuole solo assistere alla prima delle sette commedie: “Cani e Gatti” di Scarpetta. “È una grande soddisfazione, per noi, tornare a Verona con la nostra rassegna “Il teatro è servito” dice il regista Enzo Rapisarda “È un format che mi sta particolarmente a cuore perché penso sia un’occasione per il pubblico di trascorrere una serata di allegria e divertimento a 360 gradi. I titoli che abbiamo proposto quest’anno sono adatti a diverse fasce d’età, in modo tale da poter essere rivolti a coppie, a famiglie o a gruppi di amici. Trovare l’aiuto di Emanuela Businaro e della sua associazione, poi, è stato di fondamentale importanza. In questo modo potremo garantire il connubio, che cercavo tra buon cibo e buon teatro, in una location di eccezione, in mezzo al verde, lontani dal caos estivo del centro città.” “Per accompagnare la rassegna teatrale che intreccia grandi classici della commedia e del giallo con l'arte culinaria, - sottolinea Emanuela Businaro, presidente dell’associazione Castello di Montorio - sono stati ideati sei menù tematici, ognuno ispirato all’opera rappresentata. Il filo conduttore è l’incontro tra teatro e gusto, dove ogni piatto diventa parte integrante della narrazione scenica. Ogni menù diventa così un’esperienza immersiva, capace di estendere il linguaggio teatrale anche alla tavola, in un intreccio di gusto, emozione e narrazione. “Cani e Gatti” (giovedì 3 luglio, ore 21,30) celebra la tradizione napoletana con vivacità e ironia: dalla bruschetta con pomodorini del piennolo alle polpette al sugo della nonna, fino all’immancabile sfogliatella, il menù riflette la confusione affettuosa della commedia di Scarpetta. Nel menù de “Il Delitto di Via dell’Orsina” (17 luglio, ore 21,30), l’intrigo prende forma nei sapori: piatti come il filetto in crosta di pistacchio o le tagliatelle con porcini e guanciale evocano il mistero e le false piste di un classico giallo. Il percorso culmina in una pasticceria secca, accompagnata da caffè nero, come a suggellare la rivelazione finale in un crescendo comico e surreale che solo Eugène Labiche poteva proporre. In “L’uomo, la bestia e la virtù” (31 luglio, ore 21,30) i sapori diventano metafora delle maschere pirandelliane: ingredienti semplici ma espressivi, come le orecchiette con rucola e pomodorini o il pollo al limone, accompagnano una narrazione più intellettuale, con un dessert agrodolce che richiama l’ambiguità pirandelliana. Il menù pensato per “L’amico di papà” (9 agosto, ore 21) è un omaggio gustoso alla Napoli di fine Ottocento. Gli gnocchi alla sorrentina, la caponata e le zeppole di San Giuseppe creano un’atmosfera familiare e coinvolgente, rispecchiando il tono scanzonato e affettuoso della commedia di Scarpetta. Per “A me gli occhi” (16 agosto, ore 21), ispirata alla commedia degli equivoci di Feydeau, si gioca con le apparenze anche in cucina: la lasagnetta al ragù bianco e funghi e il filetto in crosta con salsa al pepe verde sorprendono il palato, proprio come gli intrecci scenici. Il dolce, una mousse al cioccolato con frutti di bosco, chiude in leggerezza. Infine, “Il medico dei pazzi” (23 agosto, ore 21) si fa portavoce di una cucina ironica e giocosa: polpette di melanzane, spaghetti alla puttanesca e involtini di vitello raccontano la follia e il caos della scena di Scarpetta con sapori intensi e teatralità. Il babà al rhum è il colpo di scena dolciario de una cena… da manicomio! Le serate della rassegna “Il Teatro è Servito” si aprono alle ore 20 con l’attivazione del servizio bar e ristorazione. Le cene de “Il Teatro è Servito” sono esclusivamente su prenotazione (posti limitati). Si può prenotare sul sito del Castello di Montorio “Prenota ora” o al 347 3688639. Gli spettacoli inizieranno alle 21,30 nel mese di luglio e alle 21 durante il mese di agosto, seguendo il ritmo della luce naturale e offrendo condizioni ideali per vivere il teatro sotto le stelle. Il costo dei biglietti è di 12 euro per l’intero e 10 euro per il ridotto, riservato a minori di 18 anni e over 65. L’ingresso è gratuito per le persone con disabilità. È disponibile parcheggio gratuito, nelle vicinanze del Castello. Programma e trame: 3 luglio, ore 21:30 – “Cani e Gatti”: Farsa in tre atti di Eduardo Scarpetta: una coppia sposata da trent’anni decide, per insegnare alla figlia viziata il valore dell’armonia, di fingere una litigata rumorosa e definitiva. La recita tra coniugi tra prese in giro e gelosie genera esilaranti equivoci 17 luglio, ore 21:30 – “Il delitto di via dell’Orsina” Atto unico di Eugène Labiche: due uomini, un nobile e un operaio, si svegliano insieme dopo una notte misteriosa, con le tasche piene di carbone e senza ricordare nulla. Scoprono che una carbonaia è stata uccisa, pensano di esserne colpevoli e tentano di ripulire le prove in un crescendo comico e surreale31 luglio, ore 21:30 – “L’uomo, la bestia e la virtù”: Apologo farsesco in tre atti di Luigi Pirandello: Paolino, professore perbenista, nasconde una tresca con la signora Perella, il cui marito (il capitano, la “bestia”) vive altrove. I due architettano un piano per farlo avere un figlio con lei e salvare le apparenze, usando afrodisiaci e maschere morali. Alla fine, chi è la vera bestia? 9 agosto, ore 21:00 – “L’amico di papà”: Commutazione brillante di Scarpetta: Liborio, rispettabile padre di famiglia, accoglie l’amico Felice Sciosciammocca, marito del suo vecchio amico. Felice, pieno di buone intenzioni, innesca equivoci che sconvolgono la tranquillità domestica, complicando la relazione con la figlia Marietta e il fidanzato 16 agosto, ore 21:00 – “A me gli occhi!”: Farsa francese di Georges Feydeau in due atti: Giustina, la domestica ipnotizzatrice, scopre che il padrone Marcello sta per sposarsi. Sfrutta l’ipnosi per ostacolare il matrimonio, provocando scenette bizzarre e umorismo da vaudeville 23 agosto, ore 21:00 – “Il medico dei pazzi”: Farsa napoletana di Scarpetta: il nipote Ciccillo, indebitato, fa credere allo zio Felice (sindaco) di dirigere un manicomio. Quando lo zio arriva con la famiglia, Ciccillo lo guida in una pensione reale: Felice, credendola clinica, assicura a tutti cure assurde e si trova invischiato in situazioni stravaganti fino allo svelamento finale”. Grande, innovativa iniziativa, quella sopra esposta, che coniuga – questa volta, anche, con degustazioni – importante arte teatrale, come sempre, offerta dal regista Enzo Rapisarda, creando sano divertimento, cultura e, al tempo, migliore conoscenza del medievale Castello di Montorio.
Pierantonio Braggio