La giornata di mercoledì 27 agosto - La voce coraggiosa di Moni Ovadia al Film Festival della Lessinia
Moni Ovadia porta la sua voce coraggiosa al Film Festival della Lessinia. Mercoledì 27 agosto alle 16 il musicista, scrittore, attore e intellettuale è ospite a Parole Alte in dialogo, tra storia e attualità, con il direttore artistico Alessandro Anderloni.
Si può vivere oltre i confini o a cavallo dei confini? Nella storia d’Europa due nazioni lo hanno fatto: il popolo Rom e gli Ebrei della diaspora. Questi ultimi parlavano una lingua che i confini li scavalcava: l’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno chiamato yiddish. Furono il popolo dell’esilio, genti senza patria sempre e comunque.
Nella loro cultura di erranti, lo straniero è colui che apre il confine, è il portatore della benedizione. «Quella dell’esilio è una condizione di splendore dell’essere umano», afferma Ovadia. La sua riflessione sui confini appare tanto cruciale quanto urgente, in un tempo drammaticamente segnato da nuove migrazioni e da guerre. Egli stesso migrante, arrivato a tre anni in Italia dalla Bulgaria, da ebreo ha denunciato il «genocidio intenzionale» che sta avvenendo a Gaza.
Proiezioni
Proseguono le proiezioni al Teatro Vittoria. Alle 10, per la sezione Retrospettiva, è in programma Il toro (Italia, Ungheria 1994) di Carlo Mazzacurati. Licenziato da un allevamento del Nord Italia, Franco decide di rubare un prezioso toro da riproduzione di nome Corinto e di partire con l’amico Loris verso l’Ungheria per rivenderlo. Una commedia dolceamara che mescola amicizia, fallimento, desiderio di fuga e riscatto.
Dalle 15.30, proiezioni per i più piccoli con FFDL+. È prevista la visione di: Freeride in C (Lettonia 2024) di Edmunds Jansons, Kinva da Pataramotsape (Georgia 2024) di George Ovashvili, Conte sauvage (Belgio, Francia 2023) di Aline Quertain, Akababuru: expresión de asombro (Colombia 2023) di Irati Dojura Landa Yagarí e Amen (Francia 2024) di Orphée Coutier, Bettina Demarty, Kimié Maingonnat, Laurène Perego, Louise Poulain e Avril Zundel.
Alle 18 nella sezione Concorso: La fabuosa máquina de cose oro (Cile, Paesi Bassi 2024) di Alfredo Pourailly De La Plaza. Totò è uno degli ultimi cercatori d’oro della Terra del Fuoco cilena. Dopo quarant’anni di lavoro in miniera non ha ancora i requisiti per la pensione. È stanco e la sua salute è a rischio a causa del duro lavoro che lo costringe a stare immerso per ore e ore nel pantano. Il figlio, un giovane cowboy, vuole aiutarlo e progetta di costruirgli una “favolosa macchina per la raccolta dell’oro” che lo riscatti da questo faticoso lavoro.
A seguire, l’anteprima italiana Baraftoo (Iran 2025) di Sepideh Jamshidi Nejad. In una miniera di sale di un luogo sconosciuto tra le montagne, sei anziane donne lavorano sotto il sole cocente che si riflette sulla roccia e le acceca. I volti sono segnati dal tempo, le mani consumate dalla fatica, l’animo è rassegnato: il lavoro nella miniera ha plasmato il loro corpo e le loro anime.
Alle 21, sempre nella sezione Concorso: Gli ultimi (Italia 2024) di Michele Sammarco. Don Antonio e il suo piccolo aiutante, Agostino, vanno di casa in casa per consegnare il bollettino parrocchiale e benedire. Visitano le case del borgo di Faeto, ma non salgono il Monte Cornacchia, la vetta più alta della Puglia, dove Assunta ed Erminia, madre e figlia, vivono isolate, prendendosi cura del bestiame e della pericolante casa. Finché il parroco deciderà, nonostante la strada dissestata, di salire fin lassù.
Concerto
Alle 23, nella Piazza del Festival, un affascinante viaggio musicale che unisce le radici della tradizione capoverdiana con le sonorità del jazz e del soul. Guidato dalla voce calda e intensa di Karin Mensah, il Capo Verde Quintet reinterpreta i principali stili musicali di Capo Verde, la morna, la coladeira e il funaná, arricchendoli con arrangiamenti jazzistici capaci di esaltarne l’autenticità senza snaturarne l’originale essenza. Con Karin Mensah suonano Roberto Cetoli (pianoforte), Luca Donini (sax), Pier Brigo (contrabbasso) e Ernesto Da Silva (batteria e percussioni).
Biglietteria
Fino al 31 agosto, biglietteria al Teatro Vittoria (in Piazza Guglielmo Marconi, 35) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Info: biglietteriaffdl.it o ffdl.it.