Fra limiti e barriere immaginarie: Marco Aime al Film Festival della Lessinia
Giovedì 28 agosto, l’antropologo e viaggiatore è ospite a Parole Alte per parlare di limiti e di barriere, che dividono e talvolta spaventano, e della necessità di sconfinare nello spazio e nel tempo. Spazia tra montagne vicine e lontane anche l’incontro “Oltrelessinia”, promosso dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Verona. Al Teatro Vittoria arriva, con un film nella sezione Concorso, l’entomologa e documentarista Marianne Chaud già vincitrice di riconoscimenti alla rassegna di Bosco Chiesanuova
Comunicato stampa Bosco Chiesanuova (Verona), 27 agosto 2025
Ma a che serve, in fondo, un confine? Quando parliamo di confini viene immediatamente spontaneo pensare al concetto geografico di limite, politico o fisico, che tutti noi abbiamo conosciuto sin dai primi anni di scuola. All’incontro di Parole Alte, giovedì 28 agosto alle 16 nella Piazza del Festival, Marco Aime, antropologo e grande viaggiatore, con il suo Confini. Realtà e invenzioni (Edizioni Gruppo Abele, 2023) insegna che in realtà questo concetto è molto più variegato, contemplando in gran parte anche tutto un mondo simbolico a cui non si pensa immediatamente ma che divide il mondo e l’umanità in gruppi con un’identità condivisa. La pelle è dunque un confine, parimenti lo è il cibo con le più varie abitudini alimentari, allo stesso modo esistono confini tra generazioni, tra religioni, tra classi sociali, nella produzione artistica e letteraria e in molti altri campi dell’esperienza umana.
Parole Alte
Gli incontri di Parole Alte continuano alle 10.30, in Sala Olimpica, con “Oltrelessinia. Esperienze di recupero di antichi borghi e di architetture nell’arco alpino”. Dalle valli del Piemonte a quelle della Liguria, dal Verbano al Ticino: le esperienze portate a dialogare con il contesto dell’architettura di pietra della Lessinia provengono quest’anno da terre di confine.
Nell’incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Verona verranno presentati casi di insediamenti che hanno attraversato fasi successive, dall’abbandono al recupero: interventi che hanno comportato innesti contemporanei sia in termini morfologici che funzionali e sociali. Partecipano Claudia Cavallo (Università IUAV di Venezia), “Comporre lungo i limiti. Giancarlo De Carlo a Colletta di Castelbianco”, Giacomo Lombardo (sindaco di Ostana), “L’esperienza di Ostana: un laboratorio architettonico e sociale”, Dario Castellino (architetto), “Da Paraloup a Campofei: progettare nella pietra”, Fabio Figaroli, Giulia Giavoni (ATOMAA), “Casa Cinsc e Casa in Borgata Cisore: recupero dell’architettura in pietra sulle Alpi Lepontine”.
Alle 11, nella Piazza del Festival, ospite di Parole Alte è Irene Penazzi. Un giardino, un albero, un sentiero, una tenda in un bosco: da qui hanno inizio insolite avventure che l’occhio bambino sa intravvedere. Ogni fruscio, soffio, scricchiolio è una sorpresa e se vissuta con gli amici è ancora più appagante. Su e giù per le montagne (Terre di Mezzo, 2021) e Nel mio giardino il mondo (Terre di Mezzo, 2019) dell’autrice descrivono questo stato d’animo senza bisogno di parole.
Proiezioni
Proseguono le proiezioni al Teatro Vittoria. Alle 10, per la sezione Retrospettiva, è in programma il docu-film Io sto con la sposa (Italia 2014) di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry. Un poeta palestinese e un giornalista italiano mettono in scena un finto matrimonio per aiutare cinque migranti siriani a raggiungere la Svezia. Nei panni della corte nuziale, attraversano l’Europa superando controlli e confini.
Dalle 15.50, continua la visione della programmazione di FFDL+ con: René va alla guerra (Italia, Slovenia 2024) di Luca Ferri, Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa in anteprima italiana Ibuka, justice (Canada 2024) di Justice Rutikara Dasht mikhanad (Iran 2024) di Gita Feizi in anteprima italiana Thu gui me (Vietnam 2024) di Hà Lệ Diễm Plevel (Rep. Ceca 2024) di Pola Kazak.
La sezione FFDLgreen, alle 18, propone la visione del corto The ice builders (India, Italia 2024) di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro. La vita degli abitanti della remota valle dello Zanskar, in Ladakh, è strettamente connessa alla presenza dei ghiacciai che forniscono l’acqua necessaria alla coltivazione dei campi. Il riscaldamento globale che, anche lassù sta facendo ritirare le lingue di ghiaccio, pone seri problemi alle popolazioni che, riprendendo un’antica tradizione, si ingegnano a costruire stupa di ghiaccio: torri gelate per conservare la preziosa acqua. A seguire, l’anteprima italiana Protiv vetra (Russia 2024) di Tatyana Soboleva. Nelle steppe del Caucaso meridionale della Russia vivono i Nogai, discendenti dell’antica dinastia mongola dell’Orda d’Oro. Tra di loro c’è una donna, Gulfira, che guida la sua gente nel deserto per contrastare l’avanzata della sabbia mettendo a dimora piante di juzgun, un arbusto dalle lunghe radici che può resistere alle tempeste. Una battaglia per preservare non solo l’ambiente ma anche l’identità di questo popolo.
Alle 21, per la sezione Concorso arriva in Lessinia l’entomologa e documentarista Marianne Chaud – Lessinia d’Argento con i film Himalaya, la terre des femmes (2007) e Himalaya, le chemin du ciel (2008), premiata anche con La nuit nomade (2012) – per presentare in anteprima mondiale La route (Francia 2025). Una nuova strada nella valle dello Zanskar collegherà una delle zone più inaccessibili del pianeta al resto del mondo. Gli abitanti hanno venduto terre e mandrie per diventare operai. Donne sorridenti lavorano sui cantieri, bambini giocano, ignari del cambiamento che sconvolgerà la loro terra. Con la nuova strada, cosa ne sarà dell’armonioso equilibrio conservato da millenni in questa remota regione del Ladakh, nel cuore dell’Himalaya?
Laboratori
Alle 9.45 al Centro Socio Culturale laboratorio (16+) “Tecniche di fermentazione con le piante” per conoscere e sperimentare l’allevamento e la conservazione dei batteri “buoni” attraverso la tecnica della fermentazione tailandese Nam Mak. Ciascun partecipante produce i propri batteri con l’utilizzo di erbe e frutti spontanei presenti in Lessinia, sotto la guida, pratica e conoscitiva, di Paolo Oggiano, cuoco ed esperto di fermentazione buddista tailandese.
Biglietteria
Fino al 31 agosto, biglietteria al Teatro Vittoria (in Piazza Guglielmo Marconi, 35) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Info: biglietteriaffdl.it o ffdl.it.