XI Hostaria - Festival del Vino e della Vendemmia, Verona 2025, dal 17 al 19 ottobre 2025, con due particolari debutti: Olio extravergine del Garda ed Idromiele…
XI Hostaria - Festival del Vino e della Vendemmia, Verona 2025, dal 17 al 19 ottobre 2025, con due particolari debutti: Olio extravergine del Garda ed Idromiele…
Tra i protagonisti dell’undicesima edizione di Hostaria, appassionati e visitatori troveranno l’Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP, al centro di workshop, degustazioni guidate e masterclass gratuite, nella Loggia di Fra’ Giocondo, Piazza dei Signori, grazie al Consorzio di Tutela dell’Olio Garda DOP. Accanto all’Oro giallo del Lago, il Festival accoglierà, per la prima volta, anche “Idromiele”, la più antica bevanda alcolica, ottenuta dalla fermentazione di acqua e prodotto delle api, che trasformerà via Roma, nella Via del Miele”, curata dall’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto. L’Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP debutta, dunque, ad Hostaria, che celebra l’Italia, nel bicchiere, capace, ogni anno, di stupire e di creare nuove partnerships, in dialogo con l'enogastronomia di qualità. Quanto all’Olio del Garda è previsto un ricco programma di workshops, di degustazioni guidate e di masterclass gratuite, alla scoperta dell’Extravergine, nell’apposito spazio, allestito, come citato, nella Loggia di Piazza dei Signori. Durante il weekend di Hostaria, si potranno scoprirne tutte le sfumature del prezioso Olio, anche, attraverso esperienze sensoriali guidate da esperti, che evidenzieranno le caratteristiche distintive dell’Olio del Garda, fra le quali, la sua storia millenaria, le varietà autoctone e il profondo legame del prodotto, con il territorio, non trascurandone le note aromatiche tipiche ed i migliori abbinamenti in cucina. L’Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP nasce in un territorio unico al mondo, nel quale, le acque del Lago di Garda e le montagne circostanti creano un microclima straordinariamente favorevole alla coltivazione dell’ulivo. Questo ambiente, simile a quello mediterraneo, ha permesso e permette all’ulivo di prosperare, da secoli, dando origine a un prodotto di qualità riconosciuto a livello internazionale. Un patrimonio naturale, frutto dell’esperienza e della cura degli ulivicoltori gardesani. La presenza dell’ulivo, sul Garda, è documentata, fin dal VII secol. Nel corso dei tempi, il prodotto è stato apprezzato per qualità e valore economico, fino a ottenere, nel 1997, la citata Denominazione di Origine Protetta - DOP, a tutela di un prodotto,simbolo del territorio gardesano.
Ma, Hostaria 2025 propone, come, sopra, preannunciato, a cura dell’Associazione Apicoltori del Veneto anche una novità dal sapore antico e insieme attuale: l’Idromele, ottenuta dalla fermentazione di acqua e miele, ossia, la riscoperta di una delle bevande alcoliche più antiche del mondo. Il nome stesso deriva dai termini greci, “idro” (acqua) e “meli” (miele), e da sempre accompagna miti e leggende: per i Celti e i Germani, la curata miscela era il “nettare degli Dei”, in Grecia significava immortalità e sapienza, mentre nei Paesi nordici, era il dono di Odino ai guerrieri. Le prime, relative testimonianze scritte si trovano già nell’antico Egitto, mentre già, tra i Maya, esisteva una bevanda simile, il balché, aromatizzata, con corteccia e radici del sempreverde Lonchocarpus violaceus. Durante l’evento, sarà possibile degustare l’Idromele negli stands di via Roma, per l’occasione, denominata “Via del Miele”, guidati dalle spiegazioni dei produttori. L’Idromiele, quindi, sarà protagonista in Italia, anche se resta un prodotto ancora poco diffuso e privo di una legislazione dedicata. Nel mondo, invece, esso sta vivendo un vero rinascimento: secondo dati dell’Agenzia ANSA (agosto 2024), la produzione globale è cresciuta del 50%, negli ultimi dieci anni, soprattutto grazie all’attenzione di produttori artigianali e di microaziende. Le tecniche moderne di produzione dell’Idromiele prevedono la scelta del miele di partenza, la selezione dei lieviti, il controllo della fermentazione, per caratterizzare aromi e gradazione alcolica. «Abbiamo voluto promuovere la conoscenza di questo prodotto dell’alveare ad un pubblico più ampio», evidenzia il presidente dell’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto, Gerardo Meridio. La vicepresidente, Daniela Begnini: «Non è solo una bevanda alcolica forte, come molti credono: esistono tipologie più strutturate e invecchiate, ma anche versioni leggere e frizzanti, ideali come aperitivo. Nei Paesi nordici, ci sono persino cru, arricchiti, con spezie particolari. In Italia, però il settore fatica a crescere, perché l’Idromele è ancora classificato, tra gli “altri fermentati” e incontra notevoli difficoltà autorizzative». La scelta di Verona, come palcoscenico, per il debutto dell’Idromele non è casuale. «Le api sono sempre più in difficoltà, a causa dei cambiamenti climatici e della concorrenza del miele contraffatto – segnala Meridio –. Per questo, è fondamentale valorizzare tutti i prodotti dell’alveare e diversificare le attività: dagli apiari del benessere, all’apiterapia, fino all’Idromele. Hostaria rappresenta il luogo ideale, per raccontare questa nuova sfida, nella città, Capitale della cultura enologica». Durante Hostaria 2025, sarà promosso anche un tavolo di confronto, tra tecnici, aziende e istituzioni, per avviare un percorso normativo, che possa finalmente riconoscere e sostenere la produzione di Idromele in Italia. Un’“Hostaria”, quindi, nuova, ampliata, ad altri prodotti della natura, un’“Hostaria”, che, in grande sviluppo, propone segni di sempre maggiore radicamento in Verona, perché propositrice di prodotti altamente locali e garantiti, in fatto di naturalezza e di qualità. Pierantonio Braggio