XXII Festa del Marrone di San Zeno: taglio del nastro e premi del Concorso «Marrone d’Oro»
San Zeno di Montagna ha celebrato, il 27 ottobre 2025, nel secondo fine settimana della manifestazione, l’inaugurazione ufficiale della 22ª Festa del Marrone di San Zeno DOP e della 53ª Festa delle castagne – Mostra Mercato dei Marroni. Domenica 26 ottobre, tra un grande afflusso di visitatori italiani e stranieri e la presenza di numerose autorità, si è svolto il tradizionale taglio del nastro e la premiazione del concorso “Marron d’Oro”. Nel suo intervento di apertura, il sindaco Maurizio Castellani ha ricordato che il Marrone di San Zeno ha ricevuto per primo nel 2003 il riconoscimento della DOP, proprio per le sue caratteristiche autoctone della zona, evidenziando che «La castagna rappresenta un pilastro dell’economia locale e un patrimonio agricolo da salvaguardare». «La festa – ha sottolineato – ha l’obiettivo di sostenere l’economia della montagna affinché le persone, e soprattutto i giovani, continuino a coltivarla. È attraverso l’agricoltura che si tutela il territorio. Le nostre bellezze naturali e i nostri prodotti sono unici e non possono essere imitati. Ringrazio le Istituzioni presenti e le invito a farsi parte attiva nella valorizzazione di questi valori». L’assessore al Turismo e all’Agricoltura Elisa Castellani ha illustrato le novità di quest’anno, a partire dalla nuova tensostruttura allestita in Piazza Schena, che ha reso più funzionale e accogliente lo spazio della manifestazione. «La Festa del Marrone – ha spiegato – è il risultato di un grande lavoro di squadra che coinvolge l’intera comunità di San Zeno di Montagna: scuole, castanicoltori, associazioni, produttori e volontari. È anche grazie a loro se la festa continua a crescere ogni anno, offrendo un’esperienza autentica e legata ai valori del territorio. L’obiettivo è far conoscere sempre il patrimonio del nostro territorio, valorizzando l’agricoltura, l’enogastronomia e un turismo che rispetta l’ambiente e le nostre radici». Annata particolarmente positiva per il Marrone di San Zeno DOP, come confermato dal presidente del Consorzio di Tutela Stefano Bonafini: «Quest’anno la qualità e la quantità dei marroni sono davvero eccellenti grazie al clima favorevole e al lavoro attento dei nostri castanicoltori, che con passione e determinazione portano avanti la tradizione dei nostri nonni. Il Marrone di San Zeno rappresenta una ricchezza per tutta la comunità e un elemento identitario che dobbiamo continuare a difendere e a promuovere. È un’eredità che vogliamo preservare e trasmettere alle nuove generazioni, affinché continuino a credere nella forza e nella bellezza della nostra montagna». Durante la cerimonia, il sindaco Castellani, l’assessore Castellani e il presidente Bonafini hanno consegnato gli attestati di merito alle 16 aziende agricole partecipanti al concorso “Marron d’Oro”, la cui giuria si era riunita il 23 ottobre alla Taverna Kus. Sul podio: l’azienda agricola Menegoni Gino Franco (1° posto), l’azienda agricola Scriciol (2° posto) e l’azienda agricola La Fontana (3° posto). I tre vincitori hanno ricevuto una scultura realizzata da Novello Finotti, raffigurante il riccio con la castagna e lo stemma di San Zeno di Montagna. Un riconoscimento speciale è stato inoltre conferito all’ing. Giacomo Peretti, presidente onorario della giuria del “Marron d’Oro”. La Festa del Marrone ha registrato anche quest’anno un grande successo di pubblico, con visitatori provenienti da tutta la provincia e da altre regioni, oltre a turisti stranieri. Il prossimo appuntamento è per il fine settimana dal 31 ottobre al 2 novembre 2025”. Ricordiamo, molto piacevolmente, San Zeno di Montagna e quando, giovanissimi, girando fra i boschi, in cerca di funghi e ammirando la bellezza dello straordinario verde, non smettevamo di osservare e di apprezzare il grandi castani, che, talvolta, già, iniziavano a proporre il loro dolce frutto… Ora, apprezziamo, la saggia rivalutazione del castano, che sta creando grande un nome a San Zeno di Montagna, valorizzando la cittadina e i suoi verdi d’intorni, a mezzo di un buon bicchiere di birra “Castanea”…
Pierantonio Braggio