SICUREZZA NEI CANTIERI. AL VIA IL PROGETTO DI FORMAZIONE NELLE SCUOLE.
Formare una vera e propria cultura della sicurezza nei cantieri edili già dalla scuola, con attività mirate di didattica in aula e operativa sul campo. E’ questo l'obiettivo del progetto ‘La promozione della sicurezza negli istituti tecnici ad indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” della provincia di Verona”, giunto al quarto triennio e presentato questa mattina in municipio.
Un tema, quello della sicurezza sul lavoro e in particolare nei cantieri edili, quanto mai attuale. I dati aggiornati ai primi sette mesi del 2021, fotografano un balzo di 18 punti percentuali tra gli infortuni in Veneto rispetto allo stesso periodo del 2020, numeri che non possono essere trascurati e che richiedono interventi concreti.
Si parte quindi dalla scuola, dove gli studenti devono imparare non solo come costruire, ma anche come farlo in sicurezza. Formazione e prevenzione devono dunque andare di pari passo, motivo per cui fondamentale è l’azione fatta in rete da attori istituzionali e non.
I dati Inail dei primi sette mesi dell’anno 202, rispetto al 2020, dicono che in Italia gli infortuni sono aumentati dell’8-9%, per arrivare a più 24% nel comparto delle costruzioni. Si è tornati a valori pre Covid, visto che nel 2018 c’erano stati 35mila infortuni. In Veneto, a fine luglio 2021, sono 2103 gli infortuni registrati, contro i 1780 dello scorso anno, il 18% in più. Riguardo invece ai dati della Polizia locale, da inizio anno sono stati 24 i cantieri segnalati all’autorità giudiziaria per infortuni.
Il Comune di Verona partecipa convintamente al progetto mettendo a disposizione molti cantieri di varie tipologie per poter far svolgere agli studenti il lavoro sul campo e contribuire a dar loro ogni nozione necessaria essendo i futuri committenti dei lavori e responsabili di ogni aspetto.
Il progetto. Di durata triennale, è stato avviato a partire dall’anno scolastico 2012-2013 dall’ INAIL di Verona, Spisal Ulss 9 Scaligera, ESEV-CPT di Verona, in collaborazione con l’Istituto Cangrande della Scala (capofila degli altri istituti a San Bonifacio, San Pietro Incariano e Legnago che hanno aderito) e, da alcuni anni, con il patrocinio del Comune di Verona e la partecipazione attiva della Polizia Locale e da quest’anno anche dei Vigili del Fuoco.
Fino ad oggi sono state coinvolte 150 classi, per un totale di circa 3.700 studenti, nonostante le difficoltà causate negli ultimi due anni dalla pandemia, con la realizzazione circa 1100 ore di attività diretta di carattere formativo, informativo e di addestramento.
Il progetto terminerà la sua annualità il 28 aprile in occasione della “Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro”, dedicata a esercitazioni di gruppo anche in forma ludica sugli argomenti affrontati nel corso dell’anno progettuale, con la relativa assegnazione di riconoscimenti per le classi partecipanti che si confronteranno, suddivisi per classi, in una sorta di gara.
Obiettivi del progetto. L’obiettivo principale è la promozione della cultura della sicurezza negli Istituti tecnici ad indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” favorendo e sostenendo i docenti nella programmazione, pianificazione e realizzazione di un piano formativo che permetta di raggiungere effettivamente le finalità previste dall’ordinamento scolastico per le classi terze, quarte e quinte.
Si passerà dalla teoria alla pratica, prima incontri formativi specifici, quindi attività di carattere informativo e di addestramento svolta in parte in aula ed in misura prevalente in situazioni reali, sui cantieri.
In tale prospettiva nel corso dell’anno vengono effettuate attività pratiche (laboratori ad hoc per i ragazzi delle classi III, attività pratiche di montaggio del ponteggio, utilizzo delle macchine da cantiere per le classi IV, mentre per le classi V vengono organizzate visite in cantiere sia di edilizia residenziale, che di Cantieri stradali) collegate al settore edile appositamente individuati e programmati per approfondire i temi affrontati in aula e permettere agli studenti di iniziare a coglierne e riconoscerne criticità, problematicità e possibilità di intervento e di risoluzione delle stesse.
Alla presentazione sono intervenuti l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto, la dirigente territoriale INAIL Stefania Marconi, Manuela Peruzzi dello Spisal Ulss 9, presidente e direttore di ESEV-CPT Marco Perizzolo e Giovanni Zampieri, il coordinatore del progetto Carmine Fiorellino, il vicepreside Bruno Maida e la professoressa Daniela Turra dell’Its “Cangrande della Scala”, il dirigente del Comune di Verona ingegnere Michele Fasoli e il Comandante della Polizia locale Luigi Altamura.
“Trattiamo un tema particolarmente delicato e che purtroppo occupa troppo spesso le pagine di cronaca nera– afferma l’assessore Zanotto -. L’argomento non va assolutamente sottovalutato, servono controlli rigidi e costanti nei cantieri, ma soprattutto è importante fare formazione. I nostri ragazzi devono capire quanto sia fondamentale fare prevenzione nei cantieri, dove si svolgono lavorazioni anche delicate e pericolose. L’Amministrazione comunale in questo progetto è presente con i propri funzionari mettendo a disposizione i cantieri, e con la Polizia locale. Ogni errore purtroppo viene pagato a volte anche tragicamente, quindi è importante formare i nostri ragazzi ad affrontare al meglio queste situazioni”.
“Noi purtroppo interveniamo quando accade un infortunio – sottolinea la dirigente Inail Marconi -. Il settore costruzioni ne è flagellato, quindi l’attenzione deve essere massima, mai abbassare la guardia. La forza di questo progetto è la continuità, e noi dobbiamo dare agli studenti gli strumenti per avere una completa cultura della sicurezza”.
“Finora in questo progetto è stato fondamentale coinvolgere i ragazzi in modo attivo e partecipativo, vivendo il cantiere e imparando ogni minimo particolare, come mettersi un caschetto rispettando le regole – ha detto la Peruzzi -. I cantieri sono pericolosi e ogni anno siamo chiamati per 4-5 vittime, spesso per mancanza di protezione. Ognuno di noi partecipa alla sicurezza, nessuno escluso”.
“Per noi questo è un progetto strategico e fondamentale come lo è l’educazione stradale – ha detto il Comandante Altamura -. Cerchiamo di dare tutto il contributo possibile, partire dalla scuola è fondamentale. Questo progetto dovrebbe essere fatto in tutta Italia”.