Confraternite, legate anche a fede e a preghiera, al Santuario della Madonna d’Oropa, Biella. Presente anche la “Confraternita del Tabàr”, Concamarise, Verona.
Onorare la Vergine, questa volta, Madonna d’Oropa: 52 Confraternite, davanti alla “Regina”, nel suo Santuario, con preghiere e con fiori, da Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto. Ce lo segnala l’amico Allegro Danese, che, essendo stato parte del Gruppo della citata Confraternita dei Nostalgici del Tabàr di Sant’Antonio Abate, Concamarise, Verona, recatasi, con quaranta soci, ad Oropa, ci ha fatto, molto cortesemente, avere la pagina de “il Biellese”, del 7 settembre scorso, stesa da Annalisa Bertuzzi, pagina, che meglio ci aiuta a comprendere il perché della Confraternite ad Oropa. Grande iniziativa, quella sopra menzionata, che ci fa sapere, con soddisfazione, come molte Confraternite, oltre ad occuparsi di amicizia, di territorio e di beneficienza, siano molto legate alla preghiera e, quindi, alla religione. Una lettura dell’articolo consente di bene comprendere l’intimo valore dell’incontro d’Oropa, del 5 settembre scorso. “Da Piemonte, Lombardia, Liguria e Veneto, a Oropa, in preghiera, con 52 Confraternite, sabato, sono salite in Santuario per rendere omaggio alla Madonna, dopo l’Incoronazione. Ad una settimana dall’incoronazione, la gente accorre a onorare la Re-gina di Oropa: sabato quasi quattrocento persone di 52 confraternite diverse di Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto hanno reso omaggio alla Madonna e al loro protettore, Pier Giorgio Frassati, ritrovandosi insieme per la prima volta dopo 18 mesi. «È stato un evento, uno stimolo per continuare e una carica di entusiasmo per tutti» commenta Enzo Clerico, coordinatore delle confraternite per il Piemonte e priore della Confraternita della Santissima Trinità e della Santa Croce di Graglia che ha organizzato il raduno, accolto i partecipanti e portato il saluto del presidente nazionale Francesco Antonetti. «Infatti, dalla prima- vera 2020 non ci eravamo più ritrovati. Abbiamo potuto trascorrere un pomeriggio insieme, facendo un atto di de ozione e di fede terminato con la celebrazione della messa presieduta dal vescovo Roberto Farinella». Erano presenti 368 persone di 52 gruppi diversi: la “Confraternita dei Nostalgici del Tabàr di Sant’Antonio Abate di Concamarise Verona con 40 persone, 24 confraternite dal Piemonte con 203 persone di cui 25 della Confraternita di Graglia, 19 dalla Lombardia con 104 persone e 8 dalla Liguria con una ventina di rappresentanti. «Anzi» precisa il “confratello foresto” Carlo Roccato che si è occupato dell’organizzazione «dalla Liguria avrebbero dovuto essere 9, ma proprio il bus della confraternita che avrebbe dovuto venire con il grande crocefisso ligneo che usano in processione è rimasto bloccato dal traffico e con rammarico hanno dovuto tornare indietro». «Abbiamo dovuto» aggiunge Roccato «cambiare un po’ le regole dei raduni tradizionali in base alle norme anti- Covid e alla logistica curata dalla Confraternita di Oropa perché non era possibile fare un vero e pro- prio “cammino” con la processione. Solo qualche confraternita ha “camminato pregando” per il piazzale antistante la basilica. A tutti i partecipanti, man mano che entravano in chiesa, venivano consegnate le istruzioni a cui at tenersi per consegnare l’omaggio floreale durante la “sfilata” finale attorno all’effigie della Madonna, passando sotto il suo lungo manto della misericordia. A ogni confratello è stato consegnato già all’ingresso anche l’attestato individuale e nominativo di partecipazione». Il colpo d’occhio in chiesa era veramente suggestivo con le cappelle della basilica decorate dagli stendardi colo- rati e ricamati e i vari confratelli distribuiti nei banchi che creavano macchie di colori vivaci: a prevalere era il rosso, ma si potevano anche ammirare cappe, mantelli e mantelline blu, azzurre e nere che risaltavano ancor più vicino ai veli bianchi di alcune donne o ai ricami floreali di altre come quelle di Luzzogno. Al termine della funzione tutti hanno portato il loro omaggio floreale, deponendo piante di orchidee e ciclamini ai piedi della Madonna. La confraternita di San Dalmazio di Lavagnola (Savona) ha donato una ceramica che rappresenta la Madonna della Misericordia, patrona delle confraternite, venerata nell’omonimo santuario li- gure. Un membro della confraternita del Santissimo Sacramento di Seregno (Monza-Brianza) ha invece portato a piedi da Biella, per voto, un quadro raf- figurante la Madonna di Oropa, il volto di Cristo e un crocefisso, simboli delle tre regioni del Nord Italia convenute. La messa solenne è stata concelebrata dal vescovo Roberto Farinella con gli assistenti ecclesiali delle confraternite di Piemonte e Lombardia don Mauro Biodo e don Claudio Carboni, il vice- assistente della Liguria don Dario Scopesi e don Enrico Giovannini di Albenga. Il Vescovo, nell’omelia, ha ricordato la storia del Santuario e del culto mariano da S. Eusebio, in poi, invitando tutti a ringraziare Maria porta del cielo, madre nostra e regina di Oropa. «Guardando a Maria», ha spiegato, «riscopriamo la nostra vocazione cristiana, nel mondo e in particolare voi riscoprite la vostra originaria testimonianza e il vostro carisma riconosciuto da papa Francesco e da San Giovanni Paolo”.
Pierantonio Braggio