Emendamento di Lega permette agli agricoltori di raccogliere legname, nei fiumi, nei laghi e nei torrenti. Il plauso dell’assessore veneto all’Agricoltura Caner. Desione saggia e dovuta…
Del 22 dicembre 2022 è la notizia, per cui “Finalmente gli agricoltori si riappropriano di un ruolo, che gli era stato negato da tempo: potranno, infatti, da oggi, grazie ad un emendamento della Lega, raccogliere legname da fiumi, laghi e torrenti. Non solo, in questo modo, riconquisteranno un atavico legame col territorio, ma diventeranno anche i veri protagonisti nella sua salvaguardia. Ricordo, infatti, che il legname abbandonato nei fiumi o nei torrenti, può essere causa di straripamenti e allagamenti e, pertanto, di una grave ferita al territorio. L’emendamento della Lega segna uno spartiacque tra un ambiente in cui si interveniva, dopo la sciagura climatica e un ambiente in cui si fa davvero prevenzione per il bene dell’intera comunità”. L’Assessore regionale veneto all’Agricoltura, Federico Caner, “esprime la sua piena soddisfazione per un documento, a firma del Carroccio, che dimostra, con i fatti come il territorio, con le sue risorse, sia un bene prezioso e pienamente oggetto di attenzione”. Quanto sopra, dal Comunicato n. 2561-2022 (AGRICOLTURA) di Regione Veneto.
Una nuova veramente importante, perché oltre a tornare favorevole agli agricoltori e permettere loro di rifornirsi, non certo, senza fatica, di legname di vario tipo, portato dalle acque, li mette in grado di creare, come sopra evidenziato, indirettamente, costante pulizia in ruscelli, torrenti, fiumi e laghi, mantenendoli liberi da intasamenti pericolosi, per il caso, purtroppo, di precipitazioni improvvise, pesanti e pericolose. Ciò, anche evitando forzati interventi alla già oberata Protezione Civile. meno Una decisione importante, anche perché l’agricoltore, oltre a essere produttore di verdure, frutta e cereali, assolutamente necessari, per la vita, è, al tempo, come amava ripetere – mi si permetta la debolezza – il fratello del sottoscritto, dottore in agraria e forestale, Paolo Ugo Braggio, “sentinella del territorio” e meritevole, quindi, di ogni attenzione, come, ad esempio, quella sopra descritta e realizzata. La voce “sentinella” è, in qualche modo, riconosciuta anche in sede europea, se non andiamo errati, in quanto, un certo documento europeo e italiano del passato, vedendo nell’agricoltore, un importante, possibile ed utilissimo operatore, anche in fatto di cura delle pubbliche strade confinarie di campagna, faceva riconoscere dai Comuni, allo stesso, un pur modesto riconoscimento annuale. Comunque, una saggia decisione e un grande passo avanti! Foto: Protezione Civile-Alpini, al lavoro…
Pierantonio Braggio