‘L’ALTRO TEATRO’. DOMANI AL CAMPLOY ‘LA CATTURA DEL SOFFIO’, IL RITO SONORO DI MARIANGELA GUALTIERI E L’URGENZA DELLA POESIA
La voce poetica di Mariangela Gualtieri e l’urgenza della poesia approdano al Teatro Camploy con uno dei riti sonori della poetessa romagnola.
Domani sera alle 20.45 andrà in scena al Camploy “La cattura del soffio”, uno spettacolo intenso e coinvolgente che vedrà il pubblico chiamato, col suo ascolto proteso, a caricare di intensità le parole, in un rimbalzo invisibile fra scena e platea, che si gioca nella quasi immobilità di ognuno.
La rappresentazione nasce dalla certezza che la poesia realizzi la massima efficacia nell’oralità, passando dalla bocca all’orecchio, in un rito in cui anche l’ascolto del pubblico può essere ispirato, quanto la scrittura e quanto il manifestare della voce. La poetessa darà voce a ciò che fa vibrare le nostre vite: l’amore, il dolore, il mistero, i figli, la morte, la riconoscenza, il perdono, la cura degli altri, la natura.
La poesia, parola vestita a festa, condensata, carica di energia, con tutta la sua forza propulsiva mette in contatto l’essere umano con la creazione, ne diventa esperienza, permette di fare esperienza della creazione.
“La poesia è una forma di energia, come la musica che infatti accompagna i nostri giorni – ricorda la poetessa Mariangela Gualtieri – non è solo una espressione colta. È una grande alleata da tenere vicina sempre. C’è fame di parole che dicano ciò di cui più ci importa. E ciò di cui davvero ci importa non è cambiato nei secoli, è sempre l’amore, è il dolore, il mistero indicibile, i nostri bambini, la morte, i fiori, le nuvole, ciò che non muta in questo universo singolare. C’è desiderio di dire grazie, di dire perdonate, di dire noi, tu, aver cura, albero, bosco, amore mio, i morti, la specie, e io metterò lì tutte queste amate parole che adesso vibrano fortissimo, e nel verso mostrano il loro tremare, l’essere in pericolo dentro la povera lingua corrente. E dentro il pericolo lo sprigionarsi di una bellezza che commuove e di cui forse mai, tutti insieme, ci eravamo teneramente accorti. Tutto questo è Cattura del soffio, il soffio che ci tiene in vita e che la fa così delicata e amabile.”
Biglietti. Intero 14 euro - Over65 12 euro - Under30 10 euro - Convenzioni 11 euro
In vendita presso Box Office in via Pallone 16 (lunedì/venerdì 9.30 - 12.30/15.30 – 19, sabato 9.30/12.30 - tel. 045/8011154) – on line su www.boxofficelive.it e www.myarteven.it
Il botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle 20.
Mariangela Gualtieri. È nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.
Fra i testi pubblicati: Antenata (Crocetti ed., 1992 e 2020), Fuoco Centrale (Einaudi, 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, 2007), Bestia di gioia (Einaudi, 2010), Caino, (Einaudi, 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca ed., 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016), Beast of joy. Selected poems (Chelsea Editions, New York, 2018), coautrice di Album dei Giuramenti e Tavole dei Giuramenti di Teatro Valdoca (Quodlibet, 2019), Quando non morivo (Einaudi, 2019), Paesaggio con fratello rotto (Einaudi, 2021), A braccia aperte (Carabba, 2022), L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia (Einaudi, 2022).