Quegli interventi estetici dovevano realizzare i loro sogni. E invece si sono trasformati in incubi. Così brutti da convincere tre donne (due residenti a Padova e una a Modena) a presentare altrettanti esposti in Procura. Documenti da cui è nata un’inchiesta conclusa pochi giorni fa. Quando il sostituto procuratore Sergio Dini ha chiuso il fascicolo, atto che precede di poco la richiesta del rinvio a giudizio, per Alfonso Milone e Alessandro Nube, i due chirurghi estetici accusati di lesioni colpose per le operazioni malriuscite alle tre pazienti.
Ma andiamo con ordine. Sono tre gli episodi contestati dalla magistratura e riguardano un intervento al seno, uno al gluteo e un altro all’alluce valgo. Tutti negli anni che vanno dal 2007 al 2009. Ai professionisti di Padova, che lavorano nel poliambulatorio specialistico della Medical New Center di via Pelizzo 3, zona Stanga, si erano rivolte le tre signore per sistemare alcuni inestetismi e rendere più avvenente il loro aspetto. Interventi attesi da diverso tempo, e desiderati anche per dare una svolta alla loro vita. Sulla scelta erano andate sul sicuro, vista la buona fama di cui gode il centro padovano fondato nel 2006 e diretto dallo stesso dottor Milone. Interventi che inizialmente risultavano ben riusciti, ma una volta svolto il bendaggio, le tre signore si erano rese conto che le operazioni avevano sortito un effetto del tutto contrario a quello desiderato.
Non soltanto un problema estetico, ma secondo l’impianto accusatorio della Procura, i guai avevano causato anche alcune difficoltà nei movimenti di tutti i giorni. Persino nel sedersi nel caso della paziente operata ai glutei. Situazioni che hanno convinto le tre donne (che non si conoscevano e hanno fatto tutto indipendentemente una dall’altra) a portare esposti in Procura, finiti tutti sul tavolo del pm Dini che dopo qualche mese di indagine ha formalizzato la chiusura dell’inchiesta ai due indagati.