Rogo nel deposito, inferno alla Commerciale Brendolan
Caldierino. Fiamme e paura nell'est veronese per un vasto incendio divampato durante i lavori in un'azienda alimentare. Il deposito logistico della ditta Commerciale Brendolan a Caldierino, immobile ex Carrera, è andato quasi completamente distrutto da un rogo che si è sviluppato qualche minuto dopo mezzogiorno. In quel momento, sopra il tetto del capannone che si trova più a sud, stavano lavorando alcuni operai specializzati di una ditta, per sostituire le guaine catramate della copertura.
BOATI. Da sopra il tetto, si sono sentiti degli scoppi e poi nel giro di pochi secondi, hanno iniziato a scatenarsi le fiamme che dapprima hanno avvolto la parte più a sud del complesso, quella più vicina alla ferrovia e da lì poi alla struttura centrale. Nel giro di due ore, l'ultimo dei tre capannoni era già completamente andato distrutto: oltre al tetto anche le pareti ad ovest e i portoni sono collassati.
Nel corso del pomeriggio, poi l'incendio ha devastato anche il capannone centrale. I vigili del fuoco, giunti immediatamente da Verona e non solo, hanno cercato da due autocesti sopra le autogru di arrivare dall'alto con i manicotti per limitare l'incendio ai due capannoni, in modo che non andasse a intaccare anche il terzo più a nord, quello più vicino alla Regionale 11, l'unico che è rimasto inattaccato dalle fiamme.
All'interno del complesso, una volta proprietà della Carrera Jeans e oggi magazzino e deposito merci della Commerciale Brendolan, al momento dello scoppio del rogo, stavano lavorando un'ottantina di persone, di cui 36 dipendenti di una cooperativa, alle quali devono aggiungersi gli operai che stavano conducendo i lavori al tetto.
NESSUN FERITO GRAVE. Tutti sono riusciti a mettersi in salvo. «Per fortuna non si è fatto male nessuno», è il commento al volo di uno dei proprietari della catena di grande distribuzione, Renato Brendolan, giunto in pieno incendio per constatare l'accaduto. Soltanto due operai sono rimasti leggermente intossicati e sono stati trasportati in ospedale dall'ambulanza di Verona emergenza.
Il proprietario e i carabinieri hanno chiesto subito ai responsabili del personale delle tre strutture e della cooperativa di contare se i propri dipendenti erano tutti usciti.
I soccorritori del Suem 118 con l'elicottero, un'auto medica e una ambulanza sono rimasti comunque pronti ad intervenire, prima per verificare se ci fossero feriti, contusi o intossicati tra gli operai e i magazzinieri: successivamente sono rimasti in supporto dei pompieri. I vigili del fuoco sono giunti subito con due autogru e cinque autobotti.
Dopo un'ora circa dall'inizio dell'incendio è giunta la prima motopompa aeroportuale dei vigili del fuoco di Verona, che abitualmente è in servizio allo scalo di Villafranca. Poco prima delle 14.30 ne è sopraggiunta anche una seconda dai vigili del fuoco di Vicenza e nel tardo pomeriggio ne è arrivata una terza.
SPIEGAMENTO DI FORZE. Le autobotti hanno continuato tutto ieri a fare da spola tra i capannoni dei Brendolan e gli idranti delle zone artigianali ed industriali di Caldierino, Caldiero e Colognola. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, un'auto della polizia stradale, gli agenti delle polizie locali dell'Unione Comuni Verona Est e dei colleghi di Lavagno. Prima delle 14 sono giunti anche i tecnici dell'Arpav, l'agenzia regionale, per fare i controlli sia sui fumi che sulle acque di spegnimento che sono andate a sfociare nello scolo Prognolo. Dai primi rilievi dei tecnici Arpav, le condizioni dell'aria sopra Caldierino, Caldiero e Colognola risultavano nella norma.
SCUOLA EVACUATA. Presente fin dall'inizio dell'incendio anche il sindaco di Caldiero, Giovanni Molinaroli, assieme all'assessore alla protezione civile, sicurezza ed ambiente, Giovanni Vesentini. «Prima di tutto ho dato ordine di far uscire i 60 bambini della scuola materna Maria Bambina di Caldierino, per precauzione», spiega il sindaco Molinaroli. «Evacuato l'asilo, ho fatto chiamare i tecnici del consorzio di bonifica Alta pianura Veneta, per effettuare i controlli sulle acque dello spegnimento che sono andate a sfociare nei fossi».
«Abbiamo cercato di vedere con i vigili del fuoco, se c'era in zona un Canadair o un elicottero per lo spegnimento degli incendi boschivi date le proporzioni del rogo, ma non è stato possibile farli venire», conclude Molinaroli. Il lavoro dei pompieri, comunque, è proseguito per tutta la notte.
DANNI INGENTI. La colonna di fumo nero che si è levata sopra i capannoni, si vedeva da Lonigo fino a San Martino Buon Albergo ed ha persino oscurato il sole sopra Caldiero. L'area ex Carrera è grande quasi 50 mila metri quadrati e i capannoni, uno attaccato all'altro, coprono una superficie di circa 25 mila metri quadri.
All'interno delle tre strutture, c'era il deposito «no- food», ossia tutto ciò che non è alimentare, delle catene che fanno capo alla commerciale Brendolan, ossia i supermercati e ipermercati A&O, Famila, Iperfamila, Galassia e C+C. Il danno è nell'ordine dei milioni di euro, tra la merce andata bruciata e l'immobile.