A San Luigi Orione (1872-1940) è dedicata un’emissione filatelica delle Poste Magistrali, Sovrano Militare Ordine di Malta.
Emettono, però, lo stesso francobollo anche le Poste Vaticane, Italiane e d’Argentina, nel 150° anniversario della nascita del Santo
Informa Vatican News: “Luigi trascorre la sua fanciullezza tra il lavoro, un po' di scuola, educato dalla madre alle pratiche di pietà. All’età di dieci anni inizia ad aiutare il padre nel lavoro di selciatore di strade: tre anni che gli resteranno impressi e lo aiuteranno a comprendere la fatica del lavoro. Nel 1886, per interessamento del suo parroco, andrà a Torino, dove vivrà per tre anni, presso l’Oratorio Valdocco di don Bosco, tanto che il Santo, cogliendo in lui le qualità, lo inserisce tra i suoi prediletti: “Noi saremo sempre amici”. In questo periodo, inoltre, conobbe le opere di carità di san Giuseppe Cottolengo, dato che erano vicine all’oratorio. Quando sembra pronto per iniziare gli studi, nel noviziato salesiano, decide di rientrare a casa, chiedendo di essere ammesso nel Seminario diocesano. Era l’ottobre 1889. In prossimità dell’estate, chiede di poter restare in Seminario per potersi dedicare maggiormente allo studio: il Rettore gli organizza, quindi, gli impegni estivi, destinandolo al servizio in Duomo. Sarà proprio durante questa esperienza che comincerà a prendere forma, in lui, il sogno che Dio gli stava facendo nascere nel suo cuore: la cura cristiana dei ragazzi. Scrive: «Vi è un supremo bisogno ed un supremo rimedio, per rimarginare le piaghe di questa povera patria, così bella e così infelice! Impossessarsi del cuore e dell'affetto del popolo ed illuminare la gioventù: ed effondere in tutti la grande idea della redenzione cattolica, col Papa e pel Papa. Anime! Anime!». Operò insieme alla “San Vincenzo” a favore dei poveri e mosso dalla necessità di educare i più poveri. Il Vescovo Igino Bandi, comprese che il disegno che coltivava era di ispirazione divina e concesse a Luigi il giardino dell’Episcopio per accogliere i primi ragazzi, nel luglio 1892. L'anno seguente, il 15 ottobre 1893, Luigi Orione, chierico di 21 anni, aprì un Collegio nel rione San Bernardino, destinato a ragazzi poveri. Il 13 aprile 1895, Luigi fu ordinato sacerdote e nella medesima celebrazione, il Vescovo impose l'abito clericale a sei allievi del suo collegio. Attorno a don Luigi, cominciarono a unirsi altri giovani e sacerdoti, che andarono a creare il primo nucleo di quello, che diventerà la Piccola Opera della Divina Provvidenza. Servizio educativo verso i più piccoli, predicazione nelle parrocchie e nelle piazze, visite ai poveri e malati, diffusione della buona stampa erano solo alcune delle attività, che lo vedevano impegnato insieme ai primi compagni. Il 21 marzo 1903 il vescovo Bandi riconobbe la Congregazione maschile, i Figli della Divina Provvidenza, e ne confermò il carisma: «collaborare per portare i piccoli, i poveri e il popolo alla Chiesa e al Papa, mediante le opere di carità», professato con un IV voto di speciale «fedeltà al Papa». Confortato dal personale consiglio di Leone XIII, don Orione pose nelle prime Costituzioni della nuova Congregazione del 1904, lo scopo di lavorare per «ottenere l'unione delle Chiese separate». In occasione del terremoto di Messina del 1908 – che causò 90mila morti – accorse con un gruppo dei suoi, per dare una mano nei soccorsi e, per far sì che la gente non restasse per strada, li inviava nelle sue case. Su richiesta di Pio X, rimase a Messina, tre anni, in qualità di vicario generale. Nel 1913 inviò suoi sacerdoti in Brasile, dove aprirono una Casa. Rinnovò gli eroismi di soccorso ai terremotati dopo il cataclisma del 13 gennaio 1915 che sconvolse la Marsica con quasi 30.000 vittime. A vent'anni dalla fondazione dei Figli della Divina Provvidenza, come una «pianta unica, con molti rami», il 29 giugno 1915, diede inizio alla Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità, e successivamente delineò una serie di proposte per i contemplativi e i fratelli e sorelle laici. Con il lavoro manuale dei suoi chierici innalzò i Santuari della Madonna della Guardia a Tortona (1931) e della Madonna di Caravaggio a Fumo (1938). Don Orione morì il 12 marzo 1940, sospirando: «Gesù! Gesù! Vado». È sepolto nella cripta del santuario della Madonna della Guardia. Il suo corpo, trovato intatto alla prima riesumazione del 1965, venne posto in onore, nel medesimo santuario. Fu proclamato santo, nel 2004, da san Giovanni Paolo II”. Lo ricordano, quest’anno, il 16 maggio prossimo, le Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, le Poste Vaticane, le Poste Italiane e le Poste d’Argentina, con un foglietto, composto di quattro francobolli, ciascuno da € 2,40. La vignetta dei francobolli, in ognuno, la stessa, raffigura, in primo piano, San luigi Orione, che tiene in mano una rosa, scelta come simbolo della sua nascita. In secondo piano, a sinistra, Cristo, avente, sul cuore, la Basilica vaticana e, a destra, la Madre della Divina provvidenza. Completano il francobollo la leggenda “1872 Don Orione 2022”, le scritte “Sovrano Militare Ordine di Malta” e “Poste Magistrali”, lo stemma delle attività dell’Ordine ed il valore facciale “€ 2,40”. Il foglio di quattro francobolli reca un particolare dell’immagine raffigurata nella carta-valore postale e, in basso a sinistra, il logotipo adottato, per le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di San Luigi Orione. A margine dei francobolli, sono inserite le scritte “Emissione Congiunta”, “Città del Vatino”, “Sovrano Militare ordine di Malta” e Argentina. Tiratura: 35.000 minifogli. In occasione dell’emissione, Poste Magistrali disporranno di uno speciale annullo/timbro ‘Primo giorno’.
Pierantonio Braggio