“150 Marcantonio Bentegodi” (1818 - 1873). Celebrazioni, a Verona… Intervista, a Francesca Tamellini, presidente della Commissione Pantheon del Comune di Verona.
D.: Presidente, ci vuole, cortesemente, spiegare il significato di “Pantheon”, ospitato, nel Cimitero monumentale di Verona? R.: E’ il luogo in cui vengono onorati – senza esservi, necessariamente, sepolti – personaggi, che hanno dato lustro alla nostra città. Ciò, da quando è stato creato il Cimitero monumentale, nel quale, la prima sepoltura risale al 1828.
D.: Come è organizzato il Pantheon? R.: Esso è costituito, in realtà, da due padiglioni, uno, denominato “Ingenio Claris”, è dedicato a personaggi, considerati illustri, per opere d’ ingegno: arte, letteratura, scienza, ecc.; un secondo padiglione rende omaggio a grandi operatori benefattori, nel campo della solidarietà, dell’impegno civico e politico, ed è denominato “Beneficis in Patriam”.
D.: Chiarimenti importanti, che ci permettono di meglio capire quanto diremo, in seguito. Grazie! Chiarimenti, che mi fanno pensare anche alla commemorazione, tenutasi il 9 agosto scorso, appunto, nel Pantheon “Beneficis in Patriam”, in onore dell’illustre veronese, Marcantonio Bentegodi, Sarebbe interessante qualche Sua delucidazione, su come si è giunti a volgere, finalmente, l’attenzione su Bentegodi e su chi ha operato, per la sua commemorazione, nel 150° anniversario della morte… R.: La Commissione comunale Pantheon ha rilevato, circa due anni orsono, che, nel 2023, sarebbe caduta una ricorrenza molto significativa, per uno degli illustri veronesi, onorati nel citato Pantheon. Si trattava, appunto, di Marcantonio Bentegodi, del quale, quest’anno, ricorre il 150° anniversario della morte. Poiché tale personaggio, o, meglio, il suo nome, è noto a tutti i veronesi, soprattutto, perché lo Stadio e la gloriosa Fondazione sportiva veronese, portano il suo nome, non abbiamo potuto esimerci dal celebrarlo, in tale notevole ricorrenza. Approfondendo, quindi, vita e storia del Personaggio, siamo venuti a sapere che Marcantonio, fece parte, tra l’altro, dal 1867, del primo Consiglio comunale della città scaligera, divenuta italiana. Questo mi ha dato lo spunto, doveroso, di coinvolgere, nell’organizzazione delle celebrazioni bentegodiane, l’attiva Associazione dei Consiglieri Emeriti del Comune di Verona, della quale sono socia e di cui è presidente Silvano Zavetti, attento ricercatore e storiografo, sul tema “Verona” e sulle sue vicende politico-amministrative. Un nome così rilevante, e anche incisivo nella storia di Verona, quale quello di Marcantonio, meritava però una partecipazione più ampia alla realizzazione di possibili celebrazioni, per cui abbiamo poi coinvolto altre istituzioni cittadine, prima, fra tutte, il Comune di Verona, con il Sindaco Damiano Tommasi, che conduce – bella coincidenza! – la delega dell’Assessorato allo Sport, e l’Assessora Marta Ugolini alla cultura, per il rilievo culturale che riveste l’evento.
D.: Quali sono le altre Istituzioni veronesi, che hanno collaborato e collaboreranno alle celebrazioni in corso? R.: Oltre ai già citati assessorati, sarà partecipe anche l’Assessorato all’Istruzione e non possiamo dimenticare la collaborazione fattiva della Fondazione Bentegodi, della Società Letteraria, dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere, dell’Archivio di Stato e, non ultimo, dell’Archivio Comunale. MI è doveroso ricordare anche chi ha affiancato me e Zavetti nel grande lavoro organizzativo svolto per il coordinamento e la realizzazione delle celebrazioni: in primis, Valeria Rainoldi e Matteo Fabris, anch’essi appartenenti alla Commissione Pantheon, oltre ad una schiera di efficienti e grandemente disponibili funzionari comunali.
D.: Quali ulteriori attività celebrative avete in elenco, per i mesi a venire? R.: Dopo la commemorazione citata, in Cimitero, nella quale, peraltro, è stata ritrovata la tomba di Bentegodi, prevediamo, per il 29 settembre, un convegno ad hoc, sulla riscoperta di Bentegodi, e, contemporaneamente, una mostra diffusa, a cura dell’ Archivio di Stato, dell’ Archivio Comunale e della Società Letteraria, che presenta varia documentazione, strettamente riferita al Celebrato, fra la quale il suo importante e prezioso testamento, quindi, da una mappa, che evidenzia in città e in provincia i luoghi, che testimoniano vita e presenza dello stesso, e l’apposizione, sulla sua casa natale, in via Leoncino 5, d’una targa commemorativa. Previsto è anche un convegno, sul tema “Sport e Salute”, a cura di Fondazione Bentegodi, mentre, gli Assessorati all’Istruzione ed allo Sport realizzeranno attività didattiche e sportive, in onore del grande Marcantonio.
D.: Oltre all’importante aspetto materiale delle descritte celebrazioni, quale è l’intimo significato delle stesse? Cosa vogliono dire e fare sapere ai cittadini? R.: Non è solo il doveroso ricordo d’un grande personaggio, che vogliamo evidenziare, ma, al tempo dare chiarissima e definitiva luce a quanto Bentegodi ha apportato, con la sua sensibilità, a Verona, nel corso della sua vita, onde egli brilli, come esempio di massimo impegno civico, per la generazione presente e quelle future.
Grazie, signora Tamellini. Opera molto importante, la Sua, nel ricordare Chi si è impegnato per i suoi concittadini, in diversi campi, come, quello dello sport, quale determinante elemento, in fatto di salute, dell’educazione, dell’istruzione e – grande, eccezionale lungimiranza! – in terreno formativo-professionale, sempre essenziale, ed oggi, più che mai, nei comparti tecnico, con chimica e fisica, industriale ed agrario…, mai trascurando il grande tema della solidarietà.
Pierantonio Braggio

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