“1999 - Vi racconto una storia”… Le opere scultoree, dedicate da Segio Pasetto a William Shakespeare e a Romeo e Giulietta, in una lettera al Direttore del quotidiano L’Arena di Verona. Ideazione ed arte: un glorioso cammino
Il 6 agosto scorso, avemmo il piacere di leggere, su “L’Arena di Verona”, un’accorata “Lettera al Direttore”, inviata dallo scultore veronese Sergio Pasetto, noto, per le numerose, straordinarie sue opere, dedicate ad argomenti diversi, disseminate in Verona, sua terra d’intensa attività, e all’estero. Opere, ovviamente, celebrative, che meritano d’essere osservate e attentamente considerate, perché ognuna di esse ha qualcosa di speciale da comunicare o da evidenziare. Il bronzo parla… Certo, spesso, ogni lavoro raffigurativo è diretto frutto di quanto sente in sé di esprimere o di evidenziare l’Autore, sia in scultura, che in pittura e in poesia, talché, qualche volta, può sfuggire all’Artista, qualche tema estremamente importante, impegnato, com’è egli, a porre tutto sé stesso, nei lavori, in via di realizzazione, talvolta, per iniziativa propria, spontanea, e, talvolta, su suggerimento… A Pasetto, dunque ¬– pur bene conoscendo ed altamente apprezzando egli la cinquecentesca tragedia shakespeariana “Romeo e Giulietta” e la rilevanza, che hanno, per Verona, Shakespeare e i suoi due Innamorati, e, preso, com’è sempre stato, da altri importanti temi, anche a livello mondiale – era sfuggito di prendere in dovuta considerazione l’intramontabile Inglese e i suoi Montecchi e Capuleti…, grande e sempre attraente storia della città scaligera… e, quindi, di mettere in bronzo tali personaggi, donando loro, in tal modo, più eterna eternità… Fu, quindi, nell’ormai lontano 1990 – l’amicizia crea anche sapere e cultura – che, un occasionale, costruttivo incontro – nella sopra, citata lettera al Direttore, dallo stesso Pasetto, dettagliatamente descritto – ha felicemente spinto lo Scultore, a dedicare la sua attenzione, divenuta “massima” e continua, negli anni seguenti e più recenti, al grande William e a Romeo e Giulietta… Pasetto, dunque, nella sua lettera a L’Arena: “Verona, città che incanta, bella e, da sempre, misteriosa. Sono uno scultore curioso, amo la mia città… Stavo presentando una mia opera, intitolata “La Porta sul Mondo”, in “Vivi la casa in fiera”, quando mi si avvicinò un signore, che mi rimproverò dicendo:” Voi, scultori, non fate niente, per Giulietta e Romeo”… “Scusi, con chi parlo?”... “Sono Giulio Tamassia, presidente del Club di Giulietta”, rispose il signore, un po' burbero, ma simpatico, che mi infilò, nel taschino della giacca, il suo biglietto da visita. La cosa ha destato in me curiosità e interesse: la Città dell’Amore non è conscia dell’importanza della storia, che Shakespeare, il bardo, racconta, meravigliato… A Verona, non c’è traccia di questa bellissima realtà. Da quel giorno, ho cominciato, con lena e passione, a darmi da fare, per realizzare la storia di Giulietta e Romeo, raccontandola, in 10 formelle in bronzo: e così nacque l’opera e la presentai, in primis, al Club di Giulietta. La cosa suscitò grande interesse, per cui esposi la mia scultura alla Tomba di Giulietta. Dopo 6 mesi, la Direzione mi chiese di levare l opera. Il Club di Giulietta si ribellò e si rivolse al Comune di Verona, il quale decide che l’opera “deve rimanere, dove si trova, perché desta grande interesse d’immagine”. Nel frattempo, mi accorsi che non esisteva, esposto, in tutta Verona, un busto di Shakespeare. Di mia iniziativa lo faci vivere nella Città, che egli definì dell’Amore. La presentai alla città, incontrando difficoltà, per esporlo, anche se la scultura era stata molto apprezzata dall’Amministrazione Comunale. L’architetto Franco Olivieri suggerì di posizionarla, in Piazza Bra. La Sovrintendenza accolse e approvò la proposta, i giornali ne parlarono e non mancarono le polemiche. Il Comune approvò e il Bardo venne collocato, sotto l’orologio della Bra e per questo ringrazio il Comune di Verona e la generosità della famiglia Rana, che ha partecipato, con un lauto rinfresco. La storia continuò, mi nacque l’idea che Verona e la sua storia meritassero più attenzione. Durante una cena, il famoso regista Franco Zeffirelli mi rimproverò, dicendomi: “L’amore non muore mai: Tu, Pasetto, non dovevi farli morire”. Per onorare il grande regista. creai una grande formella, con relativo supporto, nella quale, la storia finisce, con Amore… Tale formella si trova nei giardini di piazza Bra. Altre sculture si trovano nelle, vie di Verona: Il “Duello”, a Palazzo Carlotti, in Corso Cavour; il “Bacio”, in via Dietro Pallone; La Fuga di Romeo, verso Mantova”, in via Arche Scaligere… Ecco: ora, Verona ha onorato Shakespeare e Romeo e Giulietta. A questo punto, mi accorsi che mancava qualcosa… Da un’azienda di Bussolengo, mi venne chiesto di creare una scultura, in marmo, che rappresentasse il ”Letto” di Zeffirelli. Detto e fatto, ho creato la scultura – denominata “Tra le mani di San Valentino”, il Patrono degli innamorati – che, oggi, si trova posizionata, appunto, a Bussolengo, in Piazza San Valentino… Per oltre vent’anni, il Club di Giulietta ha premiato le lettere d’amore, che riceveva, da tutto il mondo, con le mie formelle… Grazie Giulio! E per finire, nel 2017, la presidente dell’Associazione Russkij dom, Marina Kholodenova, mi aveva chiesto di spedire al Parco “Etnomir”, Kaluga, Russia, una grande struttura, formata da 5 formelle, in bronzo, intitolata a Zeffirelli, struttura, che si trova, ora, nella sede italiana del Parco stesso, dove, si sta progettando la costruzione anche del Balcone, in ricordo della città di Verona e della storia di Romeo e Giulietta”. Cui auguriamo, che quanto sopra appaia sufficientemente dettagliato, per bene comprendere l’impegno di Sergio Pasetto, sia, nel dare maggiore luce, allo shakespeariano tema “Romeo e Giulietta”, si alla scaligera Città, conosciuta, nel globo, come Città dell’Amore. Da notare, che Pasetto ha portato maestosamente, il nome di Verona, tra l’altro, anche in Vaticano e negli Stati Uniti d’America - Casa Bianca, che ospitano due importanti sue opere in bronzo.
Pierantonio Braggio